Gli allevatori di vitelli chiedono controlli severi di Giulio Mazzocchi
Gli allevatori di vitelli chiedono controlli severi Dopo la scoperta della «bistecca drogata» Gli allevatori di vitelli chiedono controlli severi Il presidente dell'Associazione nazionale afferma che gli interessi dei consumatori coincidono con quelli degli allevatori onesti - Proposta una carta di identità per ogni animale (Nostro servìzio particolare) Roma, 21 dicembre. Oggi anche gli allevatori di vitelli hanno riconosciuto la necessità di creare efficienti crcitrolli pubblici sulla genuinità delle carni. La difesa del consumatore — si è avvertito — coincide anche con la difesa degli allevatori, travolti dall'allarme per l'uso di estrogeni e di tireostatici nell'ingrasso di vitelli, che ovviamente finisce col coinvolgere ogni industriale della carne, senza distinzione tra frodatori e onesti. Il dottor Carlo Veruno, presidente dell'Associazione nazionale degli allevatori bovini, ha dichiarato oggi all'« Agenzia Italia » che « l'inefficienza dei servizi di sorveglianza e di controllo sanitario è la causa prima delle infrazioni che si commettono nel settore annonario ». La ineificienza riguarda sia i controlli interni che quelli sulle importazioni, tant'è vero che proprio da animali importati sono venute l'afta del gruppo « C » e la peste africana, che tanti danni hanno recato in Italia rispettivamente ai bovini e ai suini. Bisogna che r. — ogni capo di bestiame condotto sui mercati della carne si possa stabilire, attraverso una bolletta di accompagnamento, la sua provenienza. Insomma: una « carta d'identità » che accompagni la carne sino alla macelleria. Il dottor Venino ha anche detto che il fenomeno della sofisticazione di bovini deve essere ridimensionato. E' un punto sul quale s'è espressa, dopo un'indagine accurata tra i, propri consulenti scientifici, anche l'Associazione dei consumatori. L'organizzazione ha osservato che, dopo l'allarme e le indagini dei carabinieri, si deve ora aver minori timori d'acquistare carne ottenuta da animali trattati con preparati chimici proibiti. iitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiini Quanto all'allarme, l'Associazione dei consumatori ha però confermato che esso ha origini documentate. Dire che v'è solo una percentuale, anche relativamente modesta, di vitelli « nutriti » artificiosamente equivale a dire che la maggior parte degli allevatori italiani è esente da colpe. Ma per i consumatori ai quali sono toccate in acquisto carni all'estrogeno, il pericolo è stato ed è reale. La frode commerciale è stata piena. Il presidente dell'Associazione allevatori ha detto infine che non vi sono state denunce « contro una quarantina di allevatori. Risulta invece che sono stati fatti unicamente prelievi per sottoporli ad analisi ». Per l'esattezza, il ministero della Sanità aveva comunicato negli scorsi giorni che, nell'anno, vi sono stati 39 allevatori denunciati dai carabinieri al magistrato. Per le ultime 19 denunce il magistrato ha ordinato perizie prima di aprire i procedimenti. Giulio Mazzocchi *
Persone citate: Carlo Veruno, Venino
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