Battaglia tra terroristi arabi e truppe israeliane: tre morti di Franco Martini

Battaglia tra terroristi arabi e truppe israeliane: tre morti LO SCONTRO A CINQUE CHILOMETRI DM GERICO Battaglia tra terroristi arabi e truppe israeliane: tre morti Le vittime sono due guerriglieri e un ufficiale superiore di Tel Aviv - Il « commando » di El Fatali era diretto a Gerusalemme e Betlemme per compiere attentati la notte di Natale (Dal nostro corrispondente) Gerusalemme, 21 dicembre. Il « commando di Natale », che ieri pomeriggio aveva varcato il Giordano diretto a Gerusalemme, è stato annientato a cinque chilometri a sud-ovest di Gerico. Il « commando » era costituito da otto uomini di El Fatah; è stato intercettato da forze israeliane in una località rocciosa e dopo un breve combattimento è stato accerchiato. Nello scontro, due terroristi sono stati uccisi. Gli altri sei, due dei quali gravemente feriti, sono stati fatti prigionieri. Da parte israe¬ ltmciiiiiiiiiiuiiiiiiiiiii liana c'è stato un solo morto, il comandante della formazione, che era un tenente colonnello. L'ufficiale superiore, Zvi Hoffer, 37 anni, prima di riprendere il comando effettivo delle-truppe era stato governatore militare delle regioni di Hebron e di Naplousa. Lascia la vedova e quattro bambini. Dall'interrogatorio dei prigionieri e dall'enorme quantità di materiale che il « commando » trasportava, è risultato che l'obbiettivo dei terroristi erano Gerusalemme e Betlemme dove avrebbero dovuto compiere una serie di azioni di sabotaggio alla vigilia di Natale. El Fatah aveva pubblicato un comunicato a Beirut con il quale dichiarava che non poteva garantire « la sicurezza dei pellegrini e dei turisti che si recheranno per Natale nelle città occupate di Gerusalemme e Betlemme ». Oltre a un grande quantitativo di bombe e dì granate, il « commando » trasportava un numero imponente di « saponette » di dinamite, abiti civili e vettovaglie per parecchi giorni. Quest'ultimo particolare indica, secondo gli israeliani, che i terroristi non contavano di trovare l'appoggio e la collaborazione della popolazione araba. La morte del tenente colonnello Hoffer porta a tre il numero degli ufficiali superiori uccisi in combattimenti contro i « commandos » di El Fatah. Si porrà sicuramente il problema se è conveniente permettere agli ufficiali superiori di esporsi in operazioni di modesta portata. Dopo la morte del colonnello Reguev, avvenuta qualche mese fa nella stessa regione, gli ufficiali superiori avevano respinto un simile interrogativo posto dai giornali. Allo Stato Maggiore si ritiene che non c'è motivo per cui gli ufficiali superiori siano meno esposti degli altri militari. Franco Martini

Persone citate: Fatah, Hoffer