Grande impresa molti rischi

Grande impresa molti rischi Grande impresa molti rischi Con una puntualità astro nomica, l'immane missile composito « Saturno 5 » si è levato da Cape Kennedy, tra una nube di vapori e di fiamme, come un vulcano eruttante all'ingiù. Mentre scriviamo, la capsula, unita alla sua sezione di servizio, già si è distaccata dall'orbita di parcheggio intorno alla Terra e viaggia verso l'appuntamento natalizio con la Luna. L'impresa è rischiosa: ha voluto anni di laboriosa preparazione; una spesa folle di miliardi; una fatica intellettuale immensa, non soltanto per le difficoltà tecnologiche intrinseche, ma per la complessità della struttura organizzativa. Moltitudini di scienziati e tecnici sono all'opera da posti di osservazione disseminati ovunque nel mondo; flotte incrociano su vari oceani; sono messi a punto i calcolatori elettronici, perché ad ogni possibile variante rispetto al previsto deve corrispondere un mutamento di programma. La capsula «Apollo», col suo modulo di servizio, e cioè con il razzo ausiliario che servirà nei prossimi giorni per manovre d'importanza vitale, è dunque diretta verso la Luna. Si faranno lungo il viaggio dei rilevamenti di posizione e delle correzioni nella traiettoria. Adesso però bisogna attendere: di qui alla vigilia di Natale è il tempo che ci vuole perché l'astronave giunga nelle vicinanze della Luna. Durante questo tragitto, la velocità del veicolo andrà via via diminuendo, perché esso si sta muovendo in direzione opposta all'attrazione della Terra, e questo sottrae ad ogni istante un qualche po' della spinta ricevuta. Approssimandosi poi il veicolo alla meta, la Luna incomincerà a far sentire l'attrazione sua propria, producendo un aumento della velocità tale che questa andrà poi frenata. Nelle vicinanze della Luna sarà necessaria una manovra di grande delicatezza: l'inserimento del veicolo, all'altezza giusta (rispetto al terreno lunare) con la velocità e la direzione esatte, in un'orbita intorno alla Luna. La circumnavigazione di quell'astro si protrarrà per una decina di giri, dopo di che un'altra ben dosata manovra dovrà provvedere al distacco per il ritorno. Finalmente, l'ultima difficile manovra sarà il rientro nell'atmosfera terrestre, il frenamento, la separazione dalla capsula della sezione di servizio, la discesa della capsula stessa, rimasta spoglia di tutte le suppellettili di grandi e piccoli razzi di cui era munita al principio. Essa sarà attesa, da sola, in una regione equatoriale del Pacifico e ciò dovrebbe avvenire fra la notte e il primo mattino del giorno 27. Ma saranno poi rispettati tutti questi prestabiliti orari? Quel che importa ò che gli ardimentosi tornino salvi, con il prezióso bottino di cose viste e apprese e di cui faranno parte a noi tutti. Noi facciamo voti per il felice ritorno di questi uomini. Se l'impresa avrà il compimento previsto dal suo programma ottimale, sarà il miracolo del secolo. Didimo

Persone citate: Cape, Kennedy