Sciare nelle valli «minori»

Sciare nelle valli «minori» Sciare nelle valli «minori» Le migliaia di sciatori che ogni domenica percorrono in auto la statale della vai elùsone diretti verso il Sestriere avranno notato, passando da Perosa Argentina, la deviazione sulla sinistra che porta nella Val Germanasca. Poco più di uno sguardo distratto al cartello indicatore; ben pochi abbandonano la strada principale per inoltrarsi in questa vallata secondaria. Eppure, per quanti amano la montagna, sarebbe un'esperienza bellissima. Una ventina di chilometri e si arriva a Ghigo di Prali, un tipico paesino valdese: una chiesetta linda, un gruppo di case antiche, un'atmosfera tranquilla di abitudini e cose sempre uguali. Ma Ghigo è anche un centro sciistico di notevole interesse. Mancano certo le attrattive mondane di località più famose, la valle conserva la sua quiete anche nei giorni festivi quando arrivano i turisti, l'ambiente è di tipo familiare. Sono queste cose che permettono di apprezzare appieno il fascino della montagna. Vi sono alcuni skilifts ed una funivia, che porta sulla cima della Cappelle d'Envie. Dalla cima della Cappelle, inoltre, è possibile compiere una gita stupenda, che d'inverno acquista un sapore fiabesco. Sci ai piedi, si scende in neve fresca all'altipiano dei Tredici Laghi e sembra di scoprire un altro mondo. La conca bianchissima è circondata da una bastionata di montagne, un paesaggio che sembra inventato. Era questo l'ultimo rifugio dei valdesi che abitavano la Val Germanasca ai tempi delle persecuzioni, un rifugio imprendibile che li poneva al sicuro dai soldati francesi e piemontesi. La Val Germanasca e Ghigo di Prali non sono che un esempio, caratteristico e singolare, delle innumerevoli possibilità che le montagne del Piemonte e della Valle d'Aosta offrono agli appassionati dello sci. Accanto alle stazioni di sport invernali che tutti conoscono, da Sestriere a Cervinia, da Courmayeur a Bardonecchia, a Sauze, a Cesana, a Claviere, a Limone; ve ne sono-moltissime altre che .vai l&'peiaakdi conoscere. Non avranno la varietà di piste e l'imponenza di impianti dei centri più famosi, ma ognuna di esse ha caratteristiche affascinanti. * * Abbiamo parlato brevemente di Prali, possiamo accennare al complesso del Lago Mucrone, sopra Oropa. Dal santuario si dipartono due reti di funivie: una porta sull'anticima del Mucrone, l'altra sul Monte Camino. Ogni montagna ha un « suo » panorama, ma quello che offrono queste due sommità è certamente inusuale: alle spalle e sulla destra le vette delle Alpi Pennine davanti, come in un'immensa carta geografica, la pianura fino a Torino. * * Per quanti alla passione per lo sci uniscono quella per la buona cucina, si possono consigliare le montagne del Cuneese, che oltre a Limone Piemonte, meta tradizionale non solo dei torinesi ma anche degli sciatori liguri e di molti francesi, vantano parecchie altre stazioni invernali. Lurisia, Crissolo, Frabosa, Artesina, Ponte Chianale, Bagni di Vinadio, Prinardo, Prazzo, Montegrosso Grana per la massa degli sciatori torinesi sono soltanto dei nomi, ma si tratta di località deliziose, con ottime piste e numerosi locali tipici dove è possibile gustare i « piatti » tradizionali delle vallate alpine. Remo Griglie

Persone citate: Artesina, Ghigo, Ponte Chianale, Prazzo