Un direttore di clinica accusato di aver sterilizzato ana giovane

Un direttore di clinica accusato di aver sterilizzato ana giovane Ila PROCESSO IN TRIBUNALE A FIRENZE Un direttore di clinica accusato di aver sterilizzato ana giovane A Firenze - Il medico ammette: «L'ho fatto per necessità» - La donna (madre di 3 bimbi) replica: « Non è vero. Fu istigato dal mio amante, che non voleva altri figli » - Il processo prosegue oggi (Dal nostro corrispondente) Firenze, 17 dicembre. Oggi 'si è iniziato al tribunale di Firenze un delicato e singolare processo: una belle signora ventiseienne, Ivana Ferri, nata a Messina e che ha abitato a Roma e a Lerici, sostiene di essere stata sterilizzata da ' un noto medico, il professor Wladimiro Ingiulla, direttore della Clinica ostetrica e ginecologica dell'Università di Roma, già titolare della cattedra di Ostetricia e ginecologia presso l'Università di Firenze. Ecco'i fatti che hanno con- dotto al dibattito odierno. Il 7 marzo 1967 Ivana Ferri presentò una denuncia contro Albino. Buticchi di 42 anni — un industriale di La Spezia al quale era legata da una lunga relazione — e il professor Ingiulla per averle volontariamente cagionato, il 16 giugno 1966, lesioni personali gravissime, consistenti nella procurata impotenza alla procreazione^ mediante sterilizzazione. La Ferri, un'avvenente signora bionda, affermava che nel 1958 aveva iniziato col Buticchi una relazione dalla quale erano nati tre figli. I parti erano avvenuti nel '60, -64 e nel '66, anno in cui il Buticchi la abbandonò. Fu in occasione della nascita del terzo figlio — sempre secondo la denuncia confermata oggi in tribunale dalla Ferri— che il professor Ingiulla praticò il taglio cesareo effettuando poi la sterilizzazione senza interpellare né la Ferri né la madre che era presente all'intervento. Secondo la denunciante era stato il Buticchi — nell'intento di non aver più figli da lei — à volere la mutilazione, non giustificata da alcun motivo di ordine medico-sanitario. Da questa accusa l'industriale è stato pienamente prosciolto in istruttoria. La sterilizzazione è avvenuta realmente, ha detto il professor Ingiulla ai giudici. Il ginecologo ha però negato di aver agito su istigazione del Buticchi. « Decisi la sterilizzazione nel corso dell'intervento quando rilevai un iniziale smagliamento delle cicatrici interne. Per evitare una prevedibile rottura d'utero in una successiva gravidanza, decisi pertanto la sterilizzazione ». « Tale pratica —' ha soggiunto il ginecologo — viene spesso usata dopo tre tagli cesarei per evitarne un quarto; può non essere obbligata in tutti i casi ma figura con una certa frequenza in tutte le casistiche. Nell'episodio specifico la sicurezza dell'esclusione della via vaginale per un parto successivo era elemento decisivo per la sterilizzazione ». Il professor Ingiulla, ad Ivana Ferri in Tribunale ieri a Firenze (Telefoto) una domanda del presidente, ha dichiarato di non ricordare se ne mise al corrente la paziente ma, immediatamente dopo l'intervento, « avvertì la madre della signora Ferri la quale, conosciuti i motivi dell'intervento, si mostrò soddisfatta ». Il prof. Cesare Chiodi, preside della facoltà di Medicina di Firenze e titolare della cattedra di medicina legale, ha confermato la tesi del prof. Ingiulla: « Non si usa chiedere al paziente il consenso per iscritto. E' frequente (e potrei citare centinaia di casi) che il chirurgo si trovi nella necessità di eseguire un intervento diverso e più ampio di quello programmato. Allora, senza il consenso del paziente, procede quando lo ritiene indispensabile ». I tre periti d'ufficio — i professori Pietro Quinto, Aldo Cucchi e Giulio Giunti — hanno concluso affermando che la sterilizzazione non era necessaria per salvare la Ferri ed il nascituro ma « esisteva pericolo grave di danno rappresentato dalla rottura dell'utero in rapporto ad una successiva gravidanza ». L'avv. Vitalone (Parte civile) ha rilevato che « mancavano i requisiti dello stato dì necessità: l'attualità di un pericolo e l'urgenza di provvedere ». La Ferri, (elegan¬ tissima in un abito scuro con risvolti bianchi) ha confermato che « Buticchi le disse che il professore aveva espresso l'opinione che era meglio operare la sterilizzazione ». Sono poi stati ascoltati alcuni testi, fra i quali il prof. Luigi Carenza di Roma, attualmente assistente del prof, Ingiulla. L'udienza è sfótti poi rinviata a domani pomeriggio, g. c.