L'on. Rapelli ricoverato in clinica non si presenta al processo Enalc di Guido Guidi
L'on. Rapelli ricoverato in clinica non si presenta al processo Enalc La prima udienza ieri al tribunale di Roma L'on. Rapelli ricoverato in clinica non si presenta al processo Enalc L'accusa contro i dirigenti dell'Ente è di avere male amministrato oltre un miliardo - La difesa ha chiesto una nuova perizia contabile - Tra i coimputati anche il presidente della Confcommercio Casaltoli (Nostro servizio particolare) Roma. 14 dicembre. Il Tribunale ha preso in esame Questa mattina la posizione dei maggiori dirigenti dell'Enalc (Ente nazionale assistenza lavoratori del commercio) tra cui l'ex presidente Giuseppe Rapelli, piemontese e già deputato democristiano, accusati per i metodi con cui è stato amministrato l'ente sino al 1964. Ma la prima iniziativa degli imputati è stata quella dì chiedere ai giudici, attraverso il prof. Giuseppe Sabatini, che venga considerata nulla la perizia contabile con la conseguenza di disporre una nuova indagine perché in quella compiuta e portata a termine nel settembre dello scorso anno sono stati violati i diritti della difesa. Il Tribunale darà una risposta a questa richiesta giovedì prossimo. I personaggi implicati in questa vicenda sono dodici: la somma che costituisce la sostanza dello scandalo ammonta a 1 miliardo 648 milioni 670 mila e 591 lire; i reati quelli di peculato, interesse privato in atti di ufficio ed abuso di ufficio. Gli episodi sui quali debbono pronunciarsi i giudici del Tribunale sono due. Il primo si riferisce alla gestione amministrativa dell'Enalc per cui sono stati incriminati l'ex deputato Giuseppe Rapelli, il dott. Leone Filippi e il dott. Manlio Desidera, rispettivamente ex presidente, ex direttore generale, ex direttore amministrativo dell'Enalc. Il secondo è collegato all'istituzione dei corsi di addestramento per dettaglianti che l'Enalc affidò in subappalto alia Confederazione generale italiana del commercio. Per cui sono stati incriminati oltre che i tre ex dirigenti dell'Ente anche il presidente della Conf commer¬ cio dott. Sergio Casaltoli, il predecessore avv. Gian Maria Solari, l'ex segretario generale avv. Corrado Bertagnolio, il suo successore dott. Eduardo Porena, e il vice segretario generale dott. Pietro Natalini. Inoltre sono incriminati l'imprenditore edile ing. Giuseppe Berardi e tre funzionari dell'Enalc; Bruno Marchetti, Danilo Pandolfl e Tommaso Casini. L'accusa sostiene che i dirigenti dell'Enalc hanno versato circa un miliardo e 500 milioni durante nove anni alla Confcommercio per organizzare corsi destinati a perfezionare la preparazione dei dettaglianti, che in realtà non sarebbero stati effettuati o comunque avrebbero dovuto comportare una spesa notevolmente inferiore. I corsi, cioè, sarebbero stati utilizzati dai commercianti al dettaglio e quindi datori di lavoro anziché dai lavoratori dipendenti da aziende commerciali. L'accusa, inoltre, mette in rilievo che nella gestione amministrativa dell'Enalc sarebbero avvenuti numerosi episodi di favoritismo: anticipi senza giustificazione ai dipendenti; liquidazione maggiorata di 25 milioni all'allora direttore generale dott. Filippi; cumulo per tre mesi da parte dell'on. Rapelli dell'indennità parlamentare e dì quella come presidente dell'Ente. Assente l'on. Rapelli, ricoverato in una clinica romana per una grave malattia, che però non gli impedirà — almeno così ha assicurato l'ex deputato — di venire in un'altra udienza davanti al Tribunale, il dibattimento oggi si è esaurito nella richiesta ai giudici di annullare la sentenza istruttoria. Le critiche del prof. Sabatini hanno investito la perizìa affermando che i tecnici hanno presentato le conclusioni quando era scaduto il termine concesso loro dal giudice istruttore ed hanno messo in rilievo che sono stati violati i diritti della difesa. Guido Guidi
Luoghi citati: Roma
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