I tre partiti indicano i nuovi ministri Domani Rumor dal Capo dello Stato di Fausto De Luca

I tre partiti indicano i nuovi ministri Domani Rumor dal Capo dello Stato Anche i grappi parlamentari votano l'accordo per il governo I tre partiti indicano i nuovi ministri Domani Rumor dal Capo dello Stato E' quasi certo che nel nuovo governo entreranno le due correnti di sinistra della de, De Martino e Giolitti per il psi - L'assegnazione dei dicasteri dovrebbe essere completata entro questa sera - Il centrosinistra conta di presentarsi al Parlamento a metà mese e di ottenere il voto di fiducia prima di Natale (Nostro servizio particolare) Roma, 10 dicembre. Anche i direttivi dei gruppi parlamentari di centro-sinistra, dopo le direzioni, hanno ratificato l'accordo per il programma del nuovo governo presieduto da Rumor. I direttivi hanno anche formulato le loro designazioni per i posti dì ministro e di sottosegretario, in ampie rose di nomi all'interno delle quali Rumor, nelle trattative con i ire partiti, dovrà ritagliare la lista del governo. Il direttivo socialista del Senato ha designato Viglianesi; Brodolini e Zannier, oltre a Pjeraccini e a Tolloy che hanno rinunciato. Il direttivo fui chiesto | anche che sia riservato, ai socialisti uno dei ministeri finanziari o le Partecipazioni statali. Per i sottosegretari è stata indicata una rosa di quattordici nomi. Il direttivo dei deputati ha dato invece un mandato fiduciario al segretario Ferri circa la designazione dei ministri, facendo eccezione per Nenni che è stato invitato ad accettare gli Affari esteri e per De Martino per il quale è stata chiesta la vicepresidenza del Consiglio come capo della delegazione socialista al governo. I nomi dei deputati, probabili ministri restano, cojnunque quelli già ■nàti: ..Mancini, Preti, Mariotti, \ Giolitti,1 Tanassì. Nella de, come di consueto', la rosa dei nomi ha compreso tutti i membri di go- verno uscenti più altri nomi. In particolare, il direttivo del Senato ha raccomandato l'ingresso del suo capo gruppo, Silvio Gava, nel governo, in un incarico di prestigio (Interno o Giustizia). I problemi per Rumor sono particolarmente complessi poiché la frantumazione della de e del psi in correnti limita le sue possibilità di manovra. Ogni corrente, dopo aver dato il proprio appoggio politico, chiede un numero dì rappresentanti in ragione della sua forza nel partito. Così nella de, essendo ormai quasi certa la partecipazione delle correnti di sinistra, ne è scaturita la richiesta di due ministeri per «Forze nuove» (Donat Cattin e Vittorino Colombo) e di uno per la «base» (Misasi). « Forze Nuove » ha chiesto per Donat Cattin le Partecipazioni Statali. Per i morotei entrerebbero due ministri: Gui, probabilmente alla Difesa (si tratterebbe di una conferma) e Scaglia per il quale si chiede pure la conferma alla Pubblica Istruzione. E' noto però che il vicesegretario Piccoli, ove -entrasse nel governo, aspirerebbe proprio alla Pubblica Istruzione. I fanfanìani correbbero due o tre posti: Forlani, ove decidesse dì abbandonare la vicesegreteria della de, Natali, Bosco. Oltre a Taviani, che aspira alla Cassa per. il Mezzogiorno, e ad'AhdYèòtti;~c'è il gruppo scelbiano che dovrebbe avere due ministeri: candidati sono Sceiba, Restivo, Scalfaro. I dorotet, infine, avrebbero quattro-cinque ministeri per Colombo, Piccoli, Gava, Ferrari Aggradi, Mazza, Spagnol'li. Russo. L'ingresso dei due vicesegretari Piccoli e Forlani è in parte legato alle vicende interne della de. Ieri sera la corrente di Moro e quella dì Fanfani si sono dichiarate, accogliendo le richieste della sinistra, per la formazione della nuova maggioranza interna anche prima del congresso, cioè nel prossimo Consìglio nazionale. Qualcuno ha interpretato queste dichiarazioni come il segno di un'intesa.tra morotei e fanfanìani per la designazione di Moro alla segreteria e di Forlani come vice. In realtà pare che i fanfanìani puntassero sul nome di Forlani come segretario. In queste condizioni, il problema della nuova maggioranza sembra nuovamente rinviato a data più lontana, se non proprio al congresso di primavera. E' comunque assai probabile che Piccoli entri nel governo, mentre Forlani è ancora indecìso. Anche tra i socialisti si sono rinfocolate le polemiche interne. Dopo l'accordo per il governo, il gruppo Mancini-Ferri preme per far posto ai demartiniani anche' nella guida del partito. I tanassiani si oppongono affermando che l'accordo per il governo non è ancora un'intesa sulla linea politica, e ricordano che de Martino ha mantenuto le sue riserve sugli indirizzi generali. I manciniani hanno oggi replicato affermando che l'accordo per il governo è la premessa per « rimescolare le carte » anche nel partito. Per adesso, comunque, queste discussioni non dovrebbero influire sul governo. I socialisti sono adesso collegialmente impegnati nella trattativa con la de per strappare i posti dì maggiore qualificazione. A Rumor questa sera hanno chiesto la Cassa per il Mezzogiorno o i Lavori Pubblici, poi il Bilancio o le Finanze o le Partecipazioni Statali, e infine il Lavoro. Queste richieste riguardano solo i po- sti in contestazione, non coprono tutte le richieste del psi. Rumor dovrebbe concludere domani quest'ultima parte delle trattative e recarsi entro giovedì al Quirinale con la lista dei ministri. Il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche comincerebbe a metà mese e si protrarrebbe fin nelle feste di Natale. L'opposizione di sinistra ha oggi anticipato i temi della sua battaglia in un convegno, tenuto a Roma al Teatro delle Arti, con la partecipazione dei parlamentari pei, psiup, indipendenti di sinistra (Parri) e socialisti autonomi. Pajetta ha detto che il nuovo governo è « miserevole e precario » e che la lotta nel Paese è in grado già oggi di far fallire il nuovo centro-sinistra e imporre soluzioni diverse, in cui abbiano peso le forze dei lavoratori. Vecchietti ha detto che si pone j ormai in termini di concreta realizzazione una alternativa di sinistra, che faccia perno sulle forze che combattono il governo Rumor. Fausto De Luca

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