Stasera Caio Gracco tribuno della plebe

Stasera Caio Gracco tribuno della plebe CRONACA TELEVISIVA Stasera Caio Gracco tribuno della plebe Rievocazione sceneggiata nel ciclo « I giorni della storia » - Sul secondo « Cordialmente» - Ieri il film «I compagni» di Monicelli sulle prime battàglie sindacali Stasera spicca per singolarità, o importanza, la trasmissione del canale nazionale: per la serie « I giorni della storia » andrà in onda to sceneggiato « Caio Gracco » di Giorgio Prosperi, protagonista Paolo Graziosi (fra gli altri numerosi attori figurano Lilla Brignone, nella parte di Cornelia, Enzo Taraselo, Carla Greco, Guido Lazzarini, Roberto Chevalier). Chi sia Caio Gracco è noto a tutti coloro che anche sommariamente abbiano studiato la storia romana. Tribuno della plebe, morì nella lotta contro i privilegi del potere oligarchico, com'era morto dodici anni prima il fratello Tiberio: una duplice tragedia che di recente è stata accostata — in un paragone che tuttavia è più sentimentale che razionale — all'assassinio dei due Kennedy. Ad ogni modo la fine di Caio Gracco non è l'epilogo di un episodio isolato, ma la spia di una profonda inquietudine che scuoteva alla base la vecchia struttura aristocratica dello Stato romano e inizio di un rivolgimento sociale che avrebbe trovato di lì a non molto in Mario un fautore pugnace e deciso. Rammentiamo che « I giorni della storia» è una rubrica che si propone di illustrare momenti-chiave dì determinate epoche o sistemi. Sino ad ora il ciclo ha offerto due cose pregevoli, « L'incoronazione di Carlo Magno» (che era firmata dallo stesso regista di « Caio Gracco », Piero Schivazappa), e «L'affare Dreyfus ». * * Il programma di stasera comprenderà inoltre, dopo lo sceneggiato, il reportage « Europa, diritti umani » nel ventesimo anniversario della Carta dei diritti dell'uomo; e sul secondo canale «Cordialmente », uno show di Celentano che ripresenterà tutti i suoi successi, e infine dalle 23 in avanti la cronaca da Palermo dell'assegnazione del premio per "ìt teatro « Luigi Pirandello ». i ,., * * ùiHAtiu Ieri sera la rassegna cinematografica curata da Fernaldo Di Giammatteo ha riproposto « I compagni » di Mario Monicelli, un film girato nel 1963 e variamente accolto dai recensori e dal pubblico. Si tratta della rievocazione delle prime battaglie sindacali e politiche condotte dagli operai nella Torino degli ultimi anni del secolo scorso e del nascere, pur tra gravi difficoltà, di idee socialiste e progressiste. Riconsiderata a distanza di tempo, la pellicola ha confermato i suoi limiti che si identificano nella carenza di un impegno profondo e rigoroso; il film non è un aspro affresco, ma uno scorrevole pozzetto dove quello che dovrebbe essere il ricordo, o meglio ancora l'interpretazione, di una fase critica ed eroica della storia italiana contemporanea si frantuma in tanti piccoli fatti e personaggi di una maniera ora sentimentale ora ironica. Monicelli ha saputo costruire senz'altro uno spettacolo, ricco di mezzi, con attori del calibro di Mastroianni e della Girardot; ma non è uno spettacolo convincente perché resta alla superficie. Finalmente ci si è rammentati che cadeva il centesimo anniversario di Rossini e il secondo canale ha trasmesso un'documentario che in tre quarti d'ora circa ha incluso la biografia del musicista, testimonianze critiche e brani delle sue opere. Il documentario era ben realizzato, ma le celebrazioni rossiniane sono terminate qui, con un programma di tre quarti d'ora nascosto sul « secondo» e schiacciato inesorabilmente dalla concorrenza del film? * * Eccezionalmente è in allestimento uno show dedicato al jazz. S'intitolerà Jazz primo amore, farà parte della serie « Incontri musicali » e avrà come ospiti Lelio Luttazzi, Lucio Dalla, Minnie Minoprio, Nini Rosso e Dora Musmeci. u. bz. .-,

Luoghi citati: Europa, Lilla Brignone, Palermo