Domani cominciano gli scioperi per fare abolire le zone salariali di Giancarlo Fossi

Domani cominciano gli scioperi per fare abolire le zone salariali Us&m ssgx*ìg gii ffjravi affitmxioMMl Domani cominciano gli scioperi per fare abolire le zone salariali Dureranno tutta la settimana: da lunedi a sabato ferme per 24 ore le industrie in Calabria, Sardegna, Sicilia, Emilia, Puglie, Abruzzo, Toscana - A Roma venerdì niente tram e autobus (Nostro servizio particolare) Roma, 7 dicembre. Sono state interrotte le trattative fra Conflndustria e sindacati per la graduale abolizione delle zone salariali (disparità di trattamento fra una località e l'altra). Da lunedì comincerà una serie di scioperi regionali. Nell'ordine le manifestazioni dovrebbero aver luogo in Calabria (lunedì), in Sardegna (martedì), in Sicilia (mercoledì), nell'Emilia e Romagna e in Puglie (giovedì), in Abruzzo e in Toscana (venerdì) e interesseranno tutte le industrie. Sabato ci saranno scioperi nelle altre regioni. Lo sciopero ad oltranza dei medici dell'Inali, cominciato il 28 novembre, prosegue in tutta Italia. A Roma ed in alcune altre città è intervenuto il prefetto che ha intimato la ripresa del lavoro ai medici dei centri traumatologici. La manifestazione infatti ha determinato una situazione molto grave nei vari « centri » dell'Inail. L'assistenza sanitaria ai malati è stata sospesa, non vengono più effettuare visite di controllo, non si diméttono gli infermi guariti, non vengono accettati nuovi ricoveri. E' in atto dal 2 dicembre anche una astensione a tempo indeterminato dei medici degli ospedali psichiatrici. Un altro grave sciopero colpirà Roma dopo l'astensione generale dell'altro giorno. Venerdì 13 nessun autobus, filobus o tram circolerà; la metropolitana non funzionerà, e resteranno fermi i pullman che collegano la città con le zone vicine. La paralisi dei trasporti urbani ed extra urbani è stata decisa dai sindacati provinciali degli autoferrotranvièri in seguito al mancato rinnovo dei contratti integrativi aziendali. La Prefettura sta predisponendo un « piano d'emergenza »; dovrebbero essere utilizzati mezzi dell'esercito. Giancarlo Fossi