L'altra faccia di Torino

L'altra faccia di Torino L'altra faccia di Torino La pagina della cronaca riporta ogni giorno le notizie più importanti della città: problemi di amministrazione comunale, vertenze del lavoro, scuola, economia. La brevità si impone per informare il lettore senza tediarlo. Riporta anche fatti sconvolgenti, che turbano e commuovono: l'operaio decapitato dalla gru, la disperazione della miseria, il suicidio. Cose che non si possono trascurare e che è giusto denunciare nel dovuto rilievo: perché la collettività sia consapevole, il legislatore provveda, l'autorità intervenga. Lo riconosciamo; dall'insieme della cronaca si può trarre talvolta l'impressione negativa di un profondo turbamen¬ to sociale: rapine, furti, truffe, brutalità, squallore morale, famiglie in dissoluzione. E' tutto così il nostro presente? E' questa la città, cresciuta dalla sua tranquilla vita provinciale e borghese alle dimensioni di una metropoli dai margini oscuri e selvaggi? Non esageriamo. Vivono a Torino 380 mila famiglie; poche decine di persone, ogni giorno, si affacciano alle colonne della cronaca nera con il segno della violenza e della corruzione. Il resto, la grande massa anonima del milione e mezzo di cittadini che vivono e lavorano, è sano e pulito. La famiglia media torinese, formata dal ceccWo ceppo e dai nuovi vigorosi inne¬ sti, è ordinata, solida, seria. I suoi obbiettivi sono Jl lavoro e l'educazione dei figli, il miglioramento e il progresso del tenore di vita. Ansie e inevitabili dolori sono affrontati con forza d'animo, tenacia e serenità. Gente che alla sera va a letto presto per essere pronta il mattino agli impegni quotidiani: la fabbrica, il negozio, la scuola, l'ufficio. Gente che è parte integrante dello sviluppo economico di Torino e della nazione. 1 protagonisti della cronaca nera continueranno a comparire sul giornale proprio per questa caratteristica: sono eccezioni. Ma il male non si deve ignorare. E' la faccia buia della vita.,

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