Rumor espone ai tre partiti il programma del governo di Fausto De Luca
Rumor espone ai tre partiti il programma del governo Si primo incontro giudicato soddisfacente Rumor espone ai tre partiti il programma del governo In politica estera: alleanza atlantica difensiva - In politica interna: programmazione, scuola, regioni, riforma dei codici, diritti dei lavoratori - Ognuno di questi temi sarà esaminato da speciali commissioni di esperti - Alle riunioni partecipano anche esponenti delle minoranze: Giolitti per il psi e Misasi per la corrente democristiana "Base" (Nostro servìzio particolare) Roma, 2 dicembre. Stasera durante le trattative, iniziate stamane, per la formazione del nuovo governo di centro-sinistra, l'on. Rumor ha comunicato la notizia dei tragici avvenimenti di Avola ai rappresentanti dei tre partiti che erano riuniti con lui a Montecitorio. Rumor ha potuto soltanto comunicare le luttuose notizie, senz'altri particolari. La comunicazione si è inserita nel dibattito politico generale come un ulteriore elemento che dimostra la necessità di formare subito un governo che affronti non soltanto i gravi problemi economici del paese ma prenda vigorosamente in mano la gestione quotidiana degli affari nazionali in tutti i suoi aspetti. Sotto questo punto di vista gli incontri di oggi possono dirsi positivi. Nella riunione del mattino durante un'ora e mezzo Rumor ha fatto una esposizione generale della situazione politica, con particolare attenzione ai problemi economici e finanziari, fornendo ^(inventario» chiesto da La Malfa. Il presidente incaricato ha insistito sull'esigenza della stabilità del governo e sulla necessità di «un'azione impegnata verso alcuni ben definiti obiettivi, da perseguire con efficienza e serietà amministrativa». Ha quindi esposto le linee di politica estera (Alleanza atlantica come patto difensivo e geograficamente circoscritto, e azione per l'Europa unita) e i criteri d'impostazione per i grandi settori di attività: politica economica e programmazione, scuola e università, riforme istituzionali (regioni), diritti civili (codici, diritto di famiglia), problemi sociali e diritti dei lavoratori. Per ognuno di questi cinque settori le delegazioni hanno deciso di nominare commissioni di esperti, che entreranno in funzione domattina lavorando in parallelo con le delegazioni politiche che intanto manderanno avanti il loro lavoro. Le conclusioni degli esperti, via via che saranno raggiunte a livello tecnico, saranno portate alle delegazioni politiche per il loro inquadramento nell'accordo generale di governo. La nomina delle commissioni, avvenuta già stasera, ha fatto rientrare una polemica che, iniziata ieri da un discorso dell'on. Sceiba, rischiava di turbare le trattative. Sceiba aveva esortato a non allungare le trattative cercando accordi particolareggiati e minuziosi tanto più che l'esperienza ne ha dimostrato l'inutilità, poiché governo e parlamento hanno regolarmente modificato gli accordi precedenti. I socialisti hanno replicato aspramente, e una loro nota dice che seguendo il criterio di Sceiba sarebbe inutile fare le trattative, poiché basterebbe dire « sì » al presidente incaricato e rimettersi alle sue decisioni. Occorre invece che gli accordi siano chiari e precisi per evitare che i programmi concordati «risultino irrealizzabili o cambino natura e significato lungo il cammino ». Dalle impostazioni programmatiche, aggiungono i socialisti, dipende anche l'impegno di forze più o meno vaste dei partiti di centro-sinistra per la loro attuazione. Nel pomeriggio dopo la comunicazione della nomina degli esperti, è cominciata la discussione sulla relazione di Rumor. Ogni delegazione ha espresso i propri orientamenti e giudizi. Fra gli altri, è intervenuto Nenni, occupandosi particolarmente della politica estera. A conclusione della giornata è stato concordemente dichiarato che l'atmosfera dei colloqui è «serena» e che l'esame dei problemi politici generali procede «in modo soddisfacente». E' stato anche notato, come un elemento positivo, che tra gli esperti democristiani e socialisti figurano anche esponenti delle minoranze, come Giolitti per il psi e l'on. Misasi per la corrente-di «Base» per la de. Nessuno ha però voluto formulare previsioni sulle conclusioni della trattativa, anche se risulta confermato il tono generale di « prudente ottimismo», come dice il giornale ufficiale della de, facendo presente che i problemi da risolvere non sono «né pochi né facili». Domattina presto le commissioni si riuniranno separatamente e alle 11 riprenderanno la discussione collegiale. Fausto De Luca Il ministro americano Dean Rusk intervistato alla televisione (Telefoto U.P.I.)
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