Lo stipendio dell'assistente

Lo stipendio dell'assistente Carriere universitarie, fatiche e delusioni Lo stipendio dell'assistente 11 compenso mensile iniziale dell'assistente di ruolo: in media 150.000 lire nette, comprese le indennità - Dopo 14 anni, e con la libera docenza: 220.000 lire ■ Assistente incaricato: 120.000 lire mensili - Straordinario: da 30.000 a 60.000 lire - Volontario: niente - Gli "arrotondamenti" nelle cliniche Abbiamo parlato nei giorni scorsi dell'assistente universitario; delle fatiche e incertezze e delusioni che incontra. Ma come si sviluppa la sua carriera? Quanto guadagna? Cominciamo dall'assistente di ruolo: ha conquistato il suo posto per concorso, è un effettivo, pagato dal ministero della Pubblica Istruzione. Il suo primo stipendio si • aggira in media sulle 150 mila lire mensili nette: compresi l'assegno integrativo, di 4 mila lire, l'indennità integrativa di 19.200 lire e quella di ricerca scientifica. La tredicesima è formata dallo stipendio puro, senza indennità. Dopo due anni di permanenza in quarta classe, l'assistente passa in terza: stipendio, al netto, sulle 160 mila lire mensili. ' Dopo altri 8 anni è promosso in seconda classe: 200 mila lire nette mensili. A questo punto deve aver conseguito la libera docenza, in caso contrario deve abbandonare il posto. La permanenza in seconda classe dura 4 anni, dopo di che c'è l'ultimo scalino, stipendio al netto 220.000 lire. Raggiunto il traguardo della prima classe, l'assistente pub restarci tutta la vita a meno che vinca la cattedra o, se medico, concorra per un primariato. Ogni due anni beneficia di uno scatto di 5 mila lire mensili. Ci sono alunni che « saltano» le classi, così gli assistenti. Se a tre anni dall'entrata in ruolo consegue la libera docenza, passa senz'altro allo stipendio massimo della categoria. Sì possono arrotondare questi magi-i proventi? E come? I modi sono diversi a seconda della facoltà: attività di libero professionista, pubblicazioni inerenti il lavoro di ricerca, qualche contratto per lo svolgimento di particolari indagini su incarico dì ditte private o del Consiglio nazionale delle ricerche. Capitolo a sé fanno gli assistenti delle cliniche universitarie, presso le quali esistono reparti di assistenza. La maggioranza della popolazione è mutuata, per ogni ricovero, oltre alla retta, gli istituti mutualistici corrispondono una «quota fissa». L'Inam, ad esempio, 14.860 lire per medicina, 18.050 lire per chirurgia, 31.365 per alta chirurgia, 36.575 per altissima chirurgia. Negli ospedali questi compensi fissi vengono divisi così: 4 parti al primario, 2 agli aiuti, una agli assistenti. Nelle cliniche la situazione è diversa: sta al direttore fissare le percentuali per i suoi collaboratori. Alcuni tengono conto anche dell'efficienza e della capacità degli assistenti straordinari e volontari. Assistenti incaricati: vengono nominati quando quello di ruolo è in aspettativa, o quando il posto è vacante. Per lo più sono in attesa del , concorso (interno alla facoltà, anche se vi possono partecipare aspiranti di ogni parte d'Italia). Lo stipendio è di 120 mila lire al mese. Assistenti straordinari: la figura va scomparendo, a Torino ce ne sono pochissimi, i più sono passati in ruolo per concorso. Il loro compenso varia da 30 mila lire al mese, se percepiscono altrove uno stipendio, a 60 mila lire nette se non hanno altri introiti. Assistenti volontari: pur dedicando fatica e ingegno all'istituto universitario, non percepiscono una lira. Per motivi di dignità e di giustizia, la legge li ha aboliti nel '67. Quelli che lo sono già, restano tali per 8 anni; se entro questo periodo non saranno passati in ruolo, dovranno lasciare l'Università. Assistenti borsisti — Tra i « volontari » ci sono alcuni assistenti, assai dotati, aggiu- dicatari di « borse » quadriennali o biennali dello Stato, un milione e mezzo l'anno, o della città, un milione l'anno. * * Trecento studenti del Secondo geometri, 400 del Peano, 150 del professionale Lagrange, Ieri, Invece di recarsi a scuola si sono ritrovati nel palazzo delle facoltà umanistiche per un esame della situazione. Gli iscritti del Secondo geometri intendono continuare la protesta con gruppi di dibattito « per i nuovi programmi da imporre ai professori » e con l'occupazione simbolica della scuola. Il collegio degli insegnanti ha fatto loro rilevare che altre concessioni non sono possibili: o si ristabilisce la calma o si chiude l'istituto. Gli studenti hanno ottenuto: assemblee in ore extrascolastiche, eccezionalmente In tempo di lezione, voto palese, scelta indicativa del membro interno per gli esami di Stato. Alla media Morelli, dove un gruppo di alunni di terza è in sciopero da 3 giorni, la preside ha radunato gli iscritti in palestra. Ha detto che 1 professori sono d'accordo per le interrogazioni con preavviso, il voto palese, 1 cinque minuti di tolleranza per 1 ritardi. Oggi 1 ragazzi potranno tenere assemblea. Tredici giovani che frequentano 1 corsi serali della media Chiara sono stati sospesi per tre giorni. Avevano disertato le lezioni e fatto un vivace picchettaggio di fronte all'istituto. Torneranno a scuola lunedi. Lunedì è convocata l'assemblea Interfacoltà. All'ordine del giorno: elezioni. — Il Consiglio d'amministrazione dell'Università, ascoltata la relazione del tecnici sul gravi atti vandalici avvenuti all'Interno del nuovo palazzo e sul tentativi di furto, ha invitato il rettore e i presidi a concedere l'uso dei locali soltanto agli universitari.

Persone citate: Inam, Morelli, Peano

Luoghi citati: Italia, Torino