Gollarini alla conquista del titolo europeo contro Gonzales a Roma

Gollarini alla conquista del titolo europeo contro Gonzales a Roma Gollarini alla conquista del titolo europeo contro Gonzales a Roma Importante impegno per il pugile toscano Jo Gonzales ritorna a combattere sul ring di Roma Sfida italo-francese stasera al Palazzo dello Sport per la categoria dei superwelters - Attualmente il titolo è vacante dopo la rinuncia di Mazzinghi - Nella stessa riunione l'americano Little affronta Sugar Boy Nando, un olandese di 37 anni (Dal nostro inviato speciale) Roma, 28 novembre. Il pugile livornese Remo Golfarini tenterà domani sera, sul ring del Palazzo dello Sport di Roma, di conquistare il titolo europeo dei pesi superwelters, lasciato vacante da Sandro Mazzinghi dopo aver ottenuto il primato mondiale dei pesi medi junior. Avversario dell'atleta toscano sarà l'ultimo antago nista dello stesso Mazzinghi per la corona continentale: quel Jo Gonzales che Sandro, poco meno di un anno fa proprio qui a Roma, stroncò in quattro riprese, quando erano in molti a temere che l'eccezionale potenza di pugno della « speranza » francese potesse essere un ostacolo insormontabile per il nostro campione. In un anno molte cose sono cambiate. Ricordiamo l'arrivo baldanzoso di Jo Gonzales, accompagnato dalla pittoresca « troupe » del regista cinematografico Claude Lelouch, che intendeva filmare l'immancabile trionfo del suo « pupillo » per inserirlo in un lungometraggio di soggetto pugilistico. Ricordiamo la cieca sicurezza di Jo Gonzales nel suo pugno da k. o. ed il suo sguardo smarrito, impaurito, dopo aver visto distrutte sul ring le illusioni sue e del suo seguito. Stavolta è diverso, Gonzales è venuto a Roma senza cineasti, vestito coi panni della modestia; il suo arrivo è passato quasi inosservato, senza il « pepe » di tracotanti dichiarazioni. Il « guardia destra» di Narbonne si è fatto prudente, misura le parole, la terribile lezione inflittagli da Mazzinghi gli ha insegnato che l'umilità è la strada migliore, alla vigilia di un importante combattimento. L'unico, velato accenno di ottimismo nel pugile francese sta in una dichiarazione che è più che altro una constatazione: « Golfarini non è Mazzinghi. Penso che siamo più o meno sullo stesso piano, può vincere lui, ma posso vincere anche io. La sconfitta dell'anno scorso forse mi ha insegnato a soffrire. Credo di essere maturo per il titolo europeo ». Remo Golfarini, dal canto suo, ostenta una tranquilla sicurezza. Al livornese non si può certamente lanciare l'accusa di mancare di coraggio e di fiducia nei propri mezzi: non molti mesi fa, ha osato addirittura sfidare i pugni di Griffith. Il match fini con il logico k.o. dell'italiano, ma il tentativo serve comunque a dimostrare che la paura non è certo tra i difetti dell'attuale pretendente al titolo europeo. Golfarini anzi non nasconde certe sue precise ambizioni: vuole ereditare il primato lasciato libero da Mazzinghi, per crearsi un titolo di merito onde sfidare lo stesso Mazzinghi per la corona mondiale, o addirittura Freddie Little, se nel frattempo la rivincita avrà dato ragione al fuoriclasse negro. Circa il match di domani sera, la fiducia di Golfarini è piazzata su basi che egli giudica sufficientemente solide: « Gonzales è un picchiatore, ma non è resistente quanto me. Io penso di poter assorbire i suoi pugni, ma lui forse non resisterà ai miei assalti. In ogni caso è un match che non ammette mezze misure: finirà con uno dei due al tappeto. Io non mi tirerò certo indietro ed il titolo di Mazzinghi sarà mio ». Tutti i discorsi ruotano intorno al nome di Mazzinghi, pur se il campione del mondo si sta riposando a Pontedera ed ha già fatto sapere che non sarà presente alla riunione. Anche il più importante degli incontri che fanno da contorno al campionato d'Europa è legato indirettamente al nome del pugile toscano. Salirà infatti sul ring Freddie Little che gli organizzatori ripresentano al pubblico romano opposto al negro olandese Sugar Boy Nando, in attesa di allestire la piccante rivincita tra Sandro ed il fuoriclasse venuto dall'America. Negli ambienti pugilistici romani, anzi, il match tra Little e Boy Nando assume forse un'importanza maggiore dello stesso cGtzlnlmnip campionato d'Europa tra Golfarini e Gonzales. Sarà senz'altro un combattimento emozionante. L'anziano Boy Nando, visto all'opera recentemente a Torino contro Duran, è un pugile che nasconde disinvoltamente i suoi trentasette anni grazie ad un fisico ancora integro e che ha mestiere e potenza sufficienti per impe¬ gnare a fondo chiunque. Little vuole il k. o., per dimostrare al pubblico che, a dispetto dell'assurdo no contest dell'ottobre scorso, è lui il più forte del mondo. Dopo avere liquidato la partita con Boy Nando, forse Freddie Little accetterà di concludere gli accordi per la rivincita con Mazzinghi- Gianni Pignata