Banditi sparano e tentano di investire tre passanti che corrono per fermarli

Banditi sparano e tentano di investire tre passanti che corrono per fermarli Ladri sempre più pericolosi, allarme nella notte a Carmagnola Banditi sparano e tentano di investire tre passanti che corrono per fermarli Avevano svaligiato un negozio - Mentre s'allontanano, un operaio lancia un mattone contro la loro auto - Rispondono con la pistola Poi gli esplodono contro altri colpi e si avventano con la macchina su due giovani che accorrono: questi si salvano rotolandosi sull'asfalto Altro fatto: assaltano una cassaforte a colpi di mazza e svegliano tutto il quartiere Ladri sorpresi a svaligiare un negozio hanno tentato di uccidere tre passanti che cercavano di fermarli: un grave e drammatico episodio di delinquenza ieri mattina a Carmagnola, poco prima dell'alba. I banditi sono tre, e hanno preso di mira la tabaccheria-drogheria che Michele Brossa, 33 anni, ha rilevato sette mesi fa. Dice: « Ho già subito un furto, e tre il mio predecessore ». Ieri notte i ladri sono di nuovo all'attacco. Tentano di entrare dalla finestra della retrobottega: infrangono un vetro, ma dietro ci sono degli sportelli metallici che non riescono ad aprire. Allora scendono in cantina, con una scala raggiungono una botola nel soffitto che dà nella tabaccheria. Incominciano a svuotarla metodicamente. Dietro una scatola di antipasti hanno trovato la chiave della saracinesca calata sull'ingresso principale e l'hanno aperta. Di qui caricano la refurtiva sulla loro automobile: una « 124 » che, ogni volta che è piena, parte e va a depositare il bottino. Poi torna a prendere un altro carico. Così per tre o quattro volte: non si sa. Scompaiono sigarette per un milione e mezzo e un paio di milioni in scatolette di carne, caffè, zucchero, detersivi, olio, rasoi e profumi. Deve essere stato un lavoro di ore. Alle 4,30 11 negozio è vuoto. Due ladri hanno atteso nel negozio il ritorno della « 124 » con il complice al volante: quando la vedono arrivare, escono tranquilli, abbassando la saracinesca. Di fronte, c'è la fermata del La proprietaria del negozio - Due degli operai che hanno cercato di fermare i banditi pullman.per Torino e, in attesa, uh'operaio del primo turno della Fiat ' Miraflori: Battista Toschino, 35 anni, via Mussetti 8. Li vede e, poiché conosce bene il padrone della tabaccheria, si chiede chi possano essere. Attraversa la strada verso di loro, gesticolando é gridando: « Chi siete! Fermatevi ». I due lo squadrano, poi corrono ' verso l'automobile che sopràggiunge a passo d'uomo. Il primo spalanca la portiera e si getta accanto al guidatore. Racconta 11 Toschino: « Mi sono guardato attorno cercando un'arma. Ero. davanti alla palizzata di. un cantiere edile, presso di me c'erano dei pezzi di mattone. Ne ho preso uno é l'ho scagliato, cercando di infrangere il parabrezza. Ma è caduto sul cofano ». ,11 bandito rimasto a terra si volte vii scatto. E' di piccola statiwà.vcoh i bàffetti,;.le mani.aff fondate nelle tasche dèi giaccotfe ó^pWléV " La' «ésta» compare fulminea, stringendo una pistola.' Una detonazione, una vampa di fuoco: « La pallottola — dice Toschino — mi è passata a quaranta centimetri dalla testa e ha perforato la lamiera della palizzata ». Si getta nel cantiere, al riparo, mentre 11 bandito balza sull'auto che parte con,uno scatto rabbioso. II colpo di pistola ha messo in' allarme altri due operai che stanno arrivando alla fermata dei pullman. Sono Aldo Curto, 35 anni, via Lajolo 16 e Bartolomeo Dominici, 34 anni, via Bellini 18. Dicono: « Abbiamo visto l'auto accelerare, e ci siamo, messi in mezzo alla strada, allargando le braccia, per fermarla ». L'auto gli punta addosso, con il motore che rugge nello sforzo: « Dal finestrino posteriore è comparsa una mano armata di pistola, abbiamo visto due vampe, poi siamo stati Investiti dal fascio degli abbaglianti che il guidatore ha acceso ». Accecati, hanno appena il tempo di balzare a lato, 11 Dominici cade e si rotola nell'asfalto mentre i pneumatici sibilano a pochi metri dalla sua testa. Poi la vettura spegne tutte le luci e scom- pare nel buio. Invano i carabi- meri, .subito avvisati, hanno cer- cato , di raggiungerla ' con una battuta nella zona. ' — Nel tentativo di sfondare una HiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii I | | sceso a protestare, è stato aggredito e picchiato dai delinquenti. L'episodio è avvenuto alle 4 della notte. I ladri entrano negli uffici della ditta dopo avere divelto la inferriata di una finestra; 11 loro obiettivo è la cassaforte a muro, che contiene un milione in contanti. Tentano di forzarla, ma non ci riescono e decidono di sfondarla con una mazza di 25 chili trovata sul posto. I colpì di mazza echeggiano nel silenzio della notte. A questo punto Antonio Maccagno, 39 anni, operalo alla Lancia, abitante al 6 della stessa via, va a vedere che cosa succede. Scende in strada, convinto che nella vicina ditta stiano scaricando casse; alle finestre si affacciano alcuni inquilini: tutti sono stati svegliati dal rumori e osservano la scena pronti a lanciare invettive contro 1 disturbatori della pubblica, quiete. Davanti alla Pai un uomo è Infermo sul marciapiede, sembra ubriaco, grida frasi incomprensibili: è il «palo» del ladri. Il Maccagno lo affronta: « La smetta di tirare sassi, non si rende conto che sveglia tutto il quartiere? ». Non ha finito di parlare che un altro individuo balza fuori da una finestra del locale e lo aggredisce. Colto di sorpresa l'operaio non ha il tempo di reagire, cade a terra stordito. Quando si rialza vede i due, con un terzo complice, fuggire verso piazza Campanella. Nell'interno della ditta c'è la cassaforte, ha qualche ammaccatura ma ha resistito all'assalto. / cassaforte alla filiale della società Pai, in via Planceri 10, i ladrihanno fatto tanto rumore da svegliare tutti gli inquilini dei palazzi circostanti. Uno di questitiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiii illuminili im

Persone citate: Aldo Curto, Antonio Maccagno, Bartolomeo Dominici, Battista Toschino, Dominici, Michele Brossa, Toschino

Luoghi citati: Carmagnola, Torino