I primi mille anni del Papato di Carlo FalconiMario GozziniCarlo Falconi

I primi mille anni del Papato La storia «laica, non laicista» di Carlo Falconi I primi mille anni del Papato Dalla difficile affermazione della Chiesa romana alla rottura con l'Oriente La .cronaca registra tensioni e conflitti in aumento nella Chiesa cattolica. Non mancano certo, nel passato, analogie con la situazione presente. La storia insegna che, fin dalla sua fondazione, la Chiesa sperimentò due sollecitazioni contrastanti: la fedeltà alle origini, la custodia dei valori tradizionali e la necessità di rinnovarsi, sia nelle strutture istituzionali, sia nella dottrina. Altre due cose ci dice la storia: su tale rinnovamento influirono sempre le vicende del mondo cosiddetto profano («La Chiesa fa tesoro dello sviluppo della vita sociale umana per conoscere se stessa più profondamente » ha affermato il Concilio); l'esito del rinnovamento è legato al coraggio, all'intelligenza, alla tempestività della Chiesa nello scoprire il senso delle aspirazioni operanti nell'anima dei contemporanei. Non sfugge alla crisi presente l'istituzione più alta e più caratteristica del cattolicesimo: il papato. Il Vaticano I, col dogma dell'infallibilità e del primato di giurisdizione, determinò una sorta di squilibrio nella struttura della Chiesa, quasi questa si identificasse totalmente nel Papa. Il Vaticano II ha promosso un equilibrio più avanzato, che rispetti, sì, le ormai irriformabili prerogative pontificie, ma integrandole con la partecipazione collegiale dei vescovi al governo della Chiesa universale: nel quadro di un'ecclesiologia dinamicamente fondata sul mistero del popolo convocato da Dio piuttosto che staticamente eretta sul diritto canonico. Proprio ispirandosi, in primo luogo, alle nuove prospettive teologiche sul primato, Carlo Falconi sta scrivendo una Storia dei papi e del papato (Comp. Ediz. Internazionali) di cui sono usciti i primi due volumi, dalle origini al 1054. Altri tre volumi (fino a Paolo VI) seguiranno fra breve. Si tratta di un'impresa davvero imponente per mole ed impegno: insolita dovizia di apparati (con un'antologia di testi dei papi), moltissime illustrazioni, spesso inedite e suggestive. Scrittore (e giornalista) di eccezionale produttività, con una preparazione teologica di prim'ordine, Falconi è venuto sempre più rasserenando il tono dei suoi interventi, cosicché, pur rimanendo estraneo ad ogni forma confessionale, egli è oggi un osservatore laico di sincera e appassionata sensibilità ai fatti religiosi. Così questa sua opera — scritta in uno stile piano, non senza intenti divulgativi (esce anche a dispense) — può a giusto titolo definirsi « laica » ma non « laicista ». Storia « secondo verità », ci mostra l'istituzione del papato lenta e faticosa nel suo formarsi (Falconi ritiene che Leone Magno, nel sec. V, sia il « primo » papa), nonché largamente influenzata dal mondo (la struttura dell'impero, la svolta costantiniana). Libero poi il teologo di stabilire se e in qual misura l'istituto papale risponda alla coscienza progressiva che la Chiesa ha di se stessa: alla coscienza, cioè, del disegno divino che in lei si attua. D'altronde, sembra piena¬ mente legittimo anche il giudizio di Falconi sul mancato contemperamento fra le ecclesiologie di Oriente e di Occidente, democratica e federalista la prima, tendente all'autoritarismo gerarchico la seconda. La verità scientifica — il metodo positivo applicato alla storia — ha permesso di riconoscere che lo scisma del 1054 fu determinato, più che da insanabili divergenze teologiche, da intrighi ed ambizioni politiche, di umano, troppo umano prestigio. L'opera di Falconi è certamente un contributo alla « demitizzazione » cara al¬ la teologia contemporanea. Smontare il « mito » del papato: per il credente cattolico si tratterà di recuperare, proprio dall'umile, controversa, torbida realtà storica, il senso del mistero che vi presiede e solo può spiegare la permanenza dell'istituzione pur attraverso vicende così drammatiche. Non già in chiave apologetica, quindi polemica; ma per cercarne modi nuovi di esercizio, in vista, soprattutto, dell'ideale ecumenico. Mario Gozzini Carlo Falconi: Storia del papi e del papato, ed. CEI, primi 2 voli., 778 + 743 pagine.

Persone citate: Carlo Falconi, Falconi, Leone Magno, Paolo Vi