Israele rivela come l'Egitto ha respinto l'offerta di negoziati di Franco Martini

Israele rivela come l'Egitto ha respinto l'offerta di negoziati Discorso del ministro degli Esteri Ebon alla Camera Israele rivela come l'Egitto ha respinto l'offerta di negoziati Il 4 novembre (attraverso il mediatore delTOnu) Gerusalemme chiese agli arabi di precisare le condizioni per la pace - li Cairo rispose: prima ritirate le truppe, poi tratteremo - II gen. Dayan denuncia un « accordo segreto » di re Hussein con i terroristi (Dal nostro corrispondente) Gerusalemme, 27 novembre. Abba Eban ha rivelato in Parlamento i termini della nota che ha fatto pervenire il 4 novembre al ministro degli Esteri egiziano Riad attraverso il mediatore dell'Orni Gunnar Jarring. E' la prima volta che il testo del documento (già in parte conosciuto) viene diffuso ufficialmente. Eban chiedeva agli egiziani di precisare a quali condizioni essi avrebbero permesso che le linee di « cessate il fuoco » fossero sostituite da una frontiera accettabile da entrambe le parti. Tel Aviv chiedeva anche al Cairo di precisare le condizioni di pace e come pensava di assicurare la libertà di navigazione nelle vie d'acqua internazionali. Per tutta risposta, ha dichiarato Eban, Riad ha lasciato New York dopo aver indirizzato a Jarring una lettera nella quale esigeva il ritiro immediato delle truppe israeliane. « Ciò significa — ha aggiunto il ministro — che il governo del Cairo esige semplicemente un ritorno alla situazione che ha provocato la guerra del giugno '67». Nel rispondere a sua volta alle domande di alcuni deputati, il generale Dayan ha sottolineato la responsabilità della Giordania nelle azioni compiute dai terroristi palestinesi che hanno le basi sul suo territorio. « Il 16 novembre — ha detto — re Hussein ha firmato un accordo con le organizzazioni palestinesi lasciando loro completa libertà d'azione contro Israele. Il sovrano ha dimenticato che egli aveva anche firmato un accordo di " cessate il fuoco " (da lui stesso richiesto), accordo che vietava ogni atto dì ostilità proveniente dal suo paese contro Israele ». Il ministro della Difesa ha aggiunto che dalla firma del patto fino ad ieri, cioè a dire in dieci giorni, i palestinesi hanno aperto il fuoco contro Israele ben 31 volte. Esiste dunque una « rottura di fatto » della tregua e « il governo di Amman dovrà assumerne l'intera responsabilità », ha concluso Dayan. Durante una riunione del suo partito Abba Eban ha messo in guardia gli ascoltatori contro ogni dichiarazione che possa essere interpretata come un rifiuto di Tel Aviv a concessioni territoriali in cambio della pace. Eban ha espresso il timore di vedere gU americani unirsi ai russi nel chiedere ad Israele «un prezzo che il paese non sarebbe in grado di pagare» per una soluzione del conflitto. Il ministro ha dichiarato di prevedere una primavera difficile sul piano politico e militare. Franco Martini

Persone citate: Abba Eban, Dayan, Eban