L'ultimo saluto di Dogliani alla salma di Donna Ida Einaudi di Giorgio Lunt

L'ultimo saluto di Dogliani alla salma di Donna Ida Einaudi Ora riposa accanto atta tomba del marito L'ultimo saluto di Dogliani alla salma di Donna Ida Einaudi Il feretro, giunto da Roma, deposto nella minuscola chiesa accanto alla villa dove i coniugi Einaudi trascorsero la maggior parte della loro serena esistenza - Poi, seguito dai familiari, dalle autorità e da una grande folla commossa è stato trasportato al cimitero (Dal nostro inviato speciale) Dogliani, 26 novembre. Donna Ida Einaudi riposa nel sepolcreto della famiglia, a Dogliani. Le spoglie della consorte dell' ex presidente della Repubblica avevano lasciato Roma ieri pomeriggio — in un feretro modesto, intonato alla semplicità che caratterizzava la compianta signora —, subito dopo le solenni esequie in Santa Maria Ausiliatrice. Sul furgone, giunto a Dogliani questa mattina alle 10, adzMg«itdpcscrm avevano viaggiato due nipoti dell'estinta, Roberto e Lorenzo. I figli di Donna Ida — Mario, Giulio e Roberto — e gli altri parenti erano già a « Villa San Giacomo », dove i coniugi Einaudi avevano trascorso la maggior parte della loro serena esistenza. Dal poggio che domina il paese guardavano i vigneti, i campi fertili, i contadini, che spesso salivano alla villa per chiedere un consiglio, parlare della vendémmia, esprimere il timore che la gran¬ dine distruggesse il frutto di J tante fatiche. La salma di Donna Ida è stata deposta nella cappella attigua all'abitazione: in quella chiesetta minuscola si raccoglieva in preghiera, accanto alla gente dei cascinali della borgata. E' stata questa gente1 umile e commossa, la prima a renderle l'estremo omaggio. Poi sono venute le autorità, gli intimi, molti allievi del «professore», come chiamavano Luigi Einaudi anche quando aveva ormai là- sciato la cattedra universitaria per il più oneroso compito di statista. Alle 15, le spoglie di Donna Ida si sono avviate verso l'ultima dimora. Il lungo corteo di auto che seguiva il furgone si è snodato lentamente tra le colline immerse nella nebbia. All'inizio del paese erano ad attendere le confraternite, \e scolaresche, il clero, altre personalità. Il Sena to era rappresentato dal vicepresidente Secchia, c'erano anche i sen. PéHà e Càgnassòj'gli on. Badini'tJònfalóiue^ ri e Duranti de La Penne, il prefetto di Cuneo dott. Cenerino, il questore dott. Pipi tone, il comandante la Legione carabinieri di Alessandria col. Ridella, il prof. Martini per rAmmtaistrazione provinciale di Cuneo (quella di Torino era presente nella persona del segretario generale, dott. Cicotero). L'Ateneo torinese — in cui Luigi Einaudi profuse, per tanti anni il suo insegnamento — era rappresentato dal rettore prof. Allara e dal preside della Facoltà di Giurisprudenza, prof. Grosso. Scortata da carabinieri e guardie di P.S. in alta uniforme, la bara si è avviata verso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, seguita dai familiari, dalle autorità e da una folla imponente sulla quale spiccavano le bandiere abbrunate e i gonfaloni di Dogliani, Carni, Farigliano e Monforte. La banda musicale scandiva il passo della funebre sfilata, tutti i negozi avevano le saracinesche abbassate, altre centinaia di persone facevano ala o sostavano sul sagrato del tempio. Tra le corone quelle del presidente Saragat, del Senato, del Comune di Dogliani, della Fiat, del sen. Pella, del prefetto di Cuneo. Portato a spalle dai nipoti dell'estinta, il feretro è entrato nella chiesa fra i tristi rintocchi delle campane. Ha officiato la.Messa di suffragio — e impartito l'assoluzione — il vescovo di Fossano, mons. Dadone, con l'assistenza del parroco don Conterno. Al termine del rito, dalla scalea il sindaco di Dogliani, Luigi Taricco, ha rievocato la figura esemplare di Donna Ida, la sua attività benefica verso i diseredati, l'attaccamento al paese in cui avrebbe desiderato chiudere gli occhi, ma dove è tornata per essere per sempre al fianco dello sposo e degli altri congiunti. La bara è stata quindi collocata sull'antico carro a cavalli, che ha affrontato la salita verso il camposanto. La nebbia si era infittita, ovattando l'eco delle preci. Alle 17 le spoglie di Donna Ida raggiungevano la tomba delle famiglie Einaudi e Pellegrini, ai lati del grande crocifisso di legno verso cui si protendono tralci di rose rampicanti. Alla destra del crocifisso c'è il loculo di Luigi Einaudi, a sinistra è stata murata la salma della consorte. Prima che la toccante cerimonia si concludesse uno dei figli di Donna Ida ha posato sul feretro un garofano, con mano tremante. Giorgio Lunt I figli, tra i parenti e gli amici, accompagnano il feretro di Donna Ida a Dogliani (iiiiiif if iiiiiiiiiiiiiiiiiiititiiiiiiiiriiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiJiiiiiiiiiiiiiif iiiiiiiiiiititiiiiijiijiiiiiiiiitiiiiiiiiitiitiiiiiiiiiiiiitBiiiiiiiiiiiiiiiititiiiiiiiiiiiiiiiii