Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Un ragioniere e un dottore sono d'accordo - Un altro afferma: sembravano un gregge di pecore - La «contestataria» non saluta più .suo padre - Anche la ragazzina che fuma per la strada alle 10 del mattino ha «valide idee» nella testa - Come vivere con 125.000 lire al mese? - Una medicina che migliora i malati di cancro? Sugli scioperi degli studenti abbiamo ricevuto ieri decine di lettere. Ne pubblichiamo alcune: 'Un lettore ci scrive: -■-««Ho letto su "Specchio dei tempi" di venerdì la lettera di quella signora che con molto semplicismo giudica tutto un movimento. studentesco sulla scorta di episodi marginali ed Insignificanti. Io sono il padre di uno studente medio superiore che non ha undici anni e che, caso strano, non fuma; e mi permetto dire che sono pienamente solidale con mio figlio che desidera 11 rinnovamento di una scuola assolutamente Incapace di seguire l'evolversi dei tempi. « Se in questo sciopero esiste qualcosa da rimproverare, va rimproverato a gran parte delle autorità scolastiche che Invece di aiutare gli studenti nelle loro giuste richieste e di adoperarsi a Incanalare nel loro verso gli eccessi giovanili. hanno assunto un atteggiamento assolutamente negativo, trincerandosi dietro la legge che oltre tutto è del tempi fascisti. Con la palese conseguenza che quanto non sarà ottenuto oggi con la democrazia non tarderà a ritornare domani in veste totalitaria. Quindi, prima di giudicare, cara signora, si Informi a fondo quali sono 1 problemi che agitano la scuola e forse dovrà modificare il suo giudizio. Tengo a precisare che non partecipo alla politica, né sono iscritto ad alcun partito ». Rag. Giorgio Allegri Vn lettore ci scrive: « Caro "Specchio del tempi", debbo rispondere alla signora del "pan e pruss..." anche se forse non leggerò queste righe decennio segretaria dell'ing. Gabrielli, direttore della divisione « Aviazione » della Fiat), la rag. Silvia Brunetti della Banca Popolare di Novara, la signora Marisa Bessone Barbero delle officine « Bongioanni » di Possano, la signora Albertina Ferrerò Mana della « Cassa di Risparmio », e le loro colleghe. Anche i giornalisti hanno le loro preziose collaboratrici: quest'anno una medaglia d'argento è stata assegnata alla signora Marnicela Zacco, segretaria del « Circolo della stampa ». Tra le premiate figura inoltre Maria Tondini, segretaria della media « Giovanni XXIII » di Pianezza. Come si diventa segretarie? Esistono scuole pubbliche e private per la preparazione in que sto genere di lavoro, che richie de non solo una buona cultura ma grande dinamismo e discrezione. Di segretarie ce ne sono molte, purtroppo non tutte hanno la fortuna di affermarsi e di ottenere un compenso adeguato. Le « cenerentole » sono — sotto l'aspetto economico e la qualifica — le oscure signorine che prestano la loro opera negli studi professionali, con orario faticoso e stipendio modesto: spesso non usufruiscono neppure dei contributi assicurativi, sono senza mutua, non potranno quindi contare sulla pensione. su "La Stampa". Premetto ohe sono una persona matura (o "matusa", se preferite). Ma è possibile che si debba ad ogni pie sospinto1 sentire la frase: "ai miei tempi..."? « Vediamoli, questi bei tempi andati: guerre mondiali con decine di milioni di morti, di feriti, di Invalidi;. dittature — subite o sostenute — quali 11 fascismo e il nazismo. Sarebbe questo l'amore patrio? Io ho un figlio che fa l'ultimo anno di liceo e mi schiero pienamente dalla sua parte quando la sua generazione protesta e contesta (senza approvare, per questo, le degenerazioni violente) l'attuale sistema scolastico, in cui l'abuso ed il "padreternismo" di tanti Insegnanti sfalsa ed adultera una delle più nobili missioni dell'uomo. « L'esperienza ci insegna che qui da noi, per ottenere qualcosa, occorre scioperare e fare la voce grossa: c'è veramente da augurarsi che i moti studenteschi valgano a dare alla nostra scuola quel volto umano e democratico basilare per una società civile, fondata sul rispetto e sulla libertà dell'altrui persona ». Un dottore Segue la firma Un lettore ci scrive: « Recandomi a lavorare ho visto stamattina (ore 8,25 in corso Vittorio) un corteo di studenti contestatori. Alcune centinaia di giovani guidati da cinque o sei persone al massimo. « Sembravano un gregge di pecore, senza Iniziativa personale, quasi fosse una scampagnata. Hanno almeno un'Idea chiara di ciò che vogliono, del motivi validi per cui protestano, o seguono 1 caporioni per il gusto di non andare a scuola, per incoscienza, per paura? Pongo un quesito: sarà questa la fine degli italiani che lavorano, alla mercé di quattro gatti che ben sanno ciò che vogliono? ». Segue la firma Una lettrice ci scrive: « Ho una nipote diciassettenne, studentessa liceale, buona e brava, però dopo un fatto accaduto tempo fa non riesco più a rendermi conto se sono troppo severa nel giudicarla o se disapprovando il suo comportamento ho ragione. Suo padre ha aperto una lettera scritta da uno studente, e poiché 11 contenuto non era gradito (i frasari degli studenti sono tutt'altro che delicati) ha rimproverato la figlia. Da quel giorno la signorina, offesa, non saluta più il papà, non perdonandolo perché secondo lei 1 genitori non hanno diritto di aprire la corrispondenza dei figli e interessarsi della loro' vita privata. Se questo mio esposto viene pubblicato e letto da qualche padre di famiglia o qualche psicologo, ringrazio fin d'ora per 11 suo giudizio. Confido nella risposta ». Segue la firma Una lettrice ci scrive: « Vorrei rispondere alla signora che venerdì si è pronunciata piuttosto superficialmente sul ragazzi protestatari. Voglio dire che c'ero anch'Io, in quel corteo, a "protestare": per prima cosa eravamo studenti delle medie superiori — non inferiori all'età di quattordici anni e non superiori a quella di dlciotto — e non "ragazzetti e ragazzette di undici o dodici anni". « Comunque questo è 11 meno: mi chiedo come faccia certa gente a giudicare cosi superficialmente gli altri, basandosi solo sulle apparenze esteriori. Anche se una ragazza fuma non è detto che non debba avere delle idee valide su cosa sta facendo. Allora sarebbe tutta una pagliacciata, faremmo queste dimostrazioni, questi scioperi, questi cortei solo per l'ambizione di metterci in mostra? Non è cosi: la maggior- parte di noi ha le idee ben chiare in proposito, e se noi crediamo che la scuola sia da riformare, questa nostra Idea non ce la può togliere nessuno, nemmeno con i provvidenziali ed educativi (più o meno) scapaccioni ». Segue la firma Due lettrici ci scrivono: « Ci riferiamo alla trasmissione "Classe unica" messa in onda dalla Rai-tv giovedì alle ore 18 circa, tenuta da una professoressa di Economia domestica. Tale professoressa ha asserito che una famiglia-tipo, composta da genitori e due figli "sani", può vivere con una cifra mensile di L. 125.000, cosi suddivisa: 47.000 mensili per vitto; 6000 mensili per divertimenti domenicali (gite, cinema ecc.); 25.000 annue per vestiario procapite; 32.000 affitto mensile (quale sogno!); 1000 mensili di gas; 8000 trimestrali luce. Con l'avanzo di L. 9500 che costituirebbero il... congruo risparmio. « Per quanto riguarda le ferie, la professoressa ha asserito: "i bimbi possono andare in colonia (e questo va bene), i genitori possono andare nei posti convenuti dalle proprie aziende" (quali posti, se togliamo quelli di qualche grande complesso?). Siamo due signore che gradirebbero una dettagliata chiarificazione scritta di come la suddetta professoressa considera le voci "vitto, divertimento, vestiario, eccetera". Facciamo presente che il nostro nucleo familiare è inferiore a quello in esame e gli stipendi del nostri mariti superano la cifra in questione, ma che comunque non solo non ci è possibile suddividere le spese come asserito da tale professoressa, ma neppure sono sufficienti per risparmiare le 9500 mensili ». Giovanna Crispl Guglielmina Ansaldi Per scrupolo di coscienza e con ogni riserva pubblichiamo la seguente lettera: « Tempo fa una lettrice chiedeva aluto per il marito operato di cancro. Anch'io ho un congiunto ammalato cosi. Da circa quattro mesi si cura con K11 (6 confetti al giorno), oltre a forti ricostituenti di ogni genere. « In questi giorni abbiamo rifatto li controllo radiografico ottenendo un risultato sorprendente. Il nostro stesso medico curante, che era contrarissimo, ha dovuto ammettere un sensibile miglioramento (regresso) del male. L'ammalato è stato il primo a risentirne, non avendo più quegli atroci dolori allo stomaco. Allego il foglietto che si trova nella confezione del farmaco. In Italia probabilmente non si trova ancora, viceversa in tutte le farmacie svizzere — dietro ricetta medica — si può avere. Serve anche la ricetta di un medico italiano. Sono due tubetti da 50 confetti caduno e comprandola in Svizzera costa circa 14.500 lire ogni confezione. Se quella signora desidera l'Indirizzo del medico che cura con H11, richiedilo con la tua rubrica e io te lo farò avere. Pare che, in ogni caso, ritardi molto lo sviluppo del male. Noi eravamo increduli, ora slamo sorpresi. Tanti auguri ». Sofia Soffi

Persone citate: Albertina Ferrerò Mana, Bongioanni, Gabrielli, Giorgio Allegri, Giovanni Xxiii, Guglielmina Ansaldi, Maria Tondini, Marisa Bessone Barbero, Marnicela Zacco, Silvia Brunetti

Luoghi citati: Indirizzo, Italia, Novara, Pianezza, Sofia