Un sindaco: «Eravamo nel disastro ma gente sconosciuta ci ha aiutati»

Un sindaco: «Eravamo nel disastro ma gente sconosciuta ci ha aiutati» Un sindaco: «Eravamo nel disastro ma gente sconosciuta ci ha aiutati» Così ha scritto a « La Stampa» il primo cittadino di Cortemilia - E conclude: i Non scorderemo mai quello che i vostri lettori hanno fatto » Farà piacere alle migliaia dei nostri lettori che hanno aiutato le vittime dell'alluvione — conoscere la lettera del signor Carlo Dotta, sindaco di Cortemilia. E' una lettera che si può riassumere così: « Eravamo nel disastro, disperati perché non sapevamo come uscirne. Ma della gente che non ci conosce, forse non sa nemmeno dov'è Cortemilia, ci ha aiutati ». Ma una lettera indirizzata a migliaia di persone non va riassunta, merita di essere conosciuta. Ecco, scrìve il sindaco: « Ancora una volta " La Stampa " è stato l'unico quotidiano d'Italia che ha capito il nostro dramma ed ha provveduto tempestivamente ad organizzare la sottoscrizione che ha raggiunto una cifra sbalorditiva. Voglia il giornale essere così gentile da ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato, ed assicurarli che Cortemilia non li dimenticherà. « A Cortemilia capoluogo la vita riprende il suo corso normale: tutto questo è stato possibile grazie agli aiuti che ci sono giunti tempestivamente, malgrado le moltissime frane sulle strade. A tutt'oggi mancano i ponti, altre frane sono cadute, le ruspe hanno aperto alcune strade che ora sono in condizioni disastrose per il fango. Abbiamo bisogno di ghiaia, tanta ghiaia e di pale meccaniche per liberare i fossi, eccetera. L'inverno è alle porte, non è possibile attendere oltre. Se mi è possibile, userò i denari offerti per i miei contadini e liberarli così dall'isolamento. A lavoro ultimato, invierò a "La Stampa" una relazione con il relativo rendiconto finale. Grazie, grazie di cuore ». C'è, nella lettera di questo sindaco cuneese, la preoccupazione di tutti gli altri sindaci — del Novarese, dell'Astigiano, dell'Alessandrino — di rendere conto dell'aiuto ricevuto. Ci arrivano dai Comuni elenchi con i nomi dei sinistrati, accanto una cifra, segue la firma del ricevente. I conti tornano sempre. Ma sono distribuiti equamente? I nostri inviati hanno visto le giunte comunali riunite per censire i sinistrati, valutare il loro danno, fare una graduatoria e ripartire proporzionalmente l'aiuto ricevuto. E il sindaco del comune di Valdengo, dott. Barazzotto, dove non è ancora stata fatta questa graduatoria, si affretta a scriverci: « Al fine di assicurare una equa ed obiettiva distribuzione, è stata nominata apposita commissione per il vaglio delle richieste e necessità e sarà mia cura provvedere, con ogni sollecitudine, alla consegna delle somme assegnate ». Ancora una lettera di un sindaco, quello di Strona: «Prego estendere il nostro doveroso ringraziamento a tutti i lettori de "La Stampa" ed agli enti che, con le loro offerte, hanno permesso a tante famiglie di superare un momento particolarmente crìtico e di sperare in un avvenire migliore ». A decine giungono i ringraziamenti delle famiglie aiutate. E' la gratitudine, la commozione di gente semplice. Gente che si è presa una dura batosta e che ha grossi problemi da risolvere, che scava tutto il giorno nel fango per recuperare qualcosa della sua casa, ma che non si dimentica di chi gli ha teso una mano. « Che il Signore vi benedica tutti» ci scrive, ringraziando, una famiglia di Strona. E una famiglia di Cascine Ferrera « col cuore colmo di lacrime saluta tutti». Non c'è spazio per pubblicare tutte le lettere dei sindaci e delle famiglie. Terminiamo con questa di un sacerdote, don Leto: «A nome della signora Audisio Clara e dei quattro bambini che hanno avuto il marito e papà disperso nella recente alluvione di Vallestrona, ringrazio con tutto il cuore "La Stampa " e tutti i lettori della medesima per la somma ricevuta (lire un milione) e per la tempestività dell'intervento. Intendo rivolgere il mio plauso personale e la solidarietà che ci lega a quanti hanno sofferto e ancora soffrono per la dolorosa calamità ».

Persone citate: Audisio Clara, Barazzotto, Carlo Dotta, Ferrera, Leto

Luoghi citati: Cortemilia, Italia, Strona, Valdengo