Aggredita e seviziata da tre giovani che imitano gli eroi dei fumetti neri
Aggredita e seviziata da tre giovani che imitano gli eroi dei fumetti neri Avventura notturna di una cameriera diciassettenne Aggredita e seviziata da tre giovani che imitano gli eroi dei fumetti neri La donna, sposata e in attesa di un figlio, è rapita su un'auto all'uscita dal lavora - Sotto la minaccia di una pistola deve subire le violenze - Riconosce uno dei teppisti da una foto pubblicata su «La Stampa» - I tre sono appestati Una cameriera di 17 anni, sposata e in stato Interessante, è stata sequestrata ieri notte da tre giovani, che l'hanno portata in auto in un prato fra Brandizzo e Chivasso, l'hanno seviziata, getiiiiiiHiiiiiiiiitiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiii tandola quindi fuori dalla vettura alle porte di Torino. La Squadra Mobile dopo poche ore ha identificato e arrestato i responsabili. Alle 21 di mercoledì Santa Pungente, 17 anni, via Monfalcone 109, cameriera in un ristorante del centro, esce dal lavoro e percorre a piedi un breve tratto di strada per raggiungere la fermata di corso Bramante, davanti all'Ospedale Infantile. Attende 11 pullman 55 per tornare a casa, dove è attesa dal marito, Giorgio Cavallero, 22 anni, anch'egli cameriere. Accanto al marciapiede si ferma una « 1100 » blu, 11 giovane che è al volante le domanda il nome di una via. Poi si offre di accompagnarla a casa e la donna accetta. Da quel momento ha Inizio la drammatica avventura. La « 1100 » svolta in via Madama Cristina e si ferma a un semaforo; due uomini che erano sul marciapiede salgono sul sedili posteriori. La cameriera si spaventa e vorrebbe scendere, il guidatore la tranquillizza: « Non abbia timore, sono amici miei, porto a casa anche loro ». L'auto riparte veloce. La Cavallero è lnrequieta, quando la vettura svolta in corso Vittorio, in direzione opposta a quella di casa sua, urla terrorizzata. I due che le sono alle spalle l'afferrano al collo, uno le punta un coltello alla gola: « Sta zitta, o è peggio per te ». Viene trascinata sul sedile posteriore e imbavagliata. Si dibatte, sperando che qualcuno si accorga di quel che accade nell'auto e intervenga, ma 1 suoi aggressori la colpiscono col coltello alle gambe. L'angosciosa corsa nella notte si conclude oltre Brandizzo. I tre rivelano le loro intenzioni: la denudano e la violentano. Quello che ha il coltello si comporta con sadismo, le tagliuzza il collo, le gambe e il petto. Un suo compagno Interviene per farlo smettere, i due si azzuffano. Per evitare che la giovane ne approfitti per fuggire, il terzo le punta una pistola: « Non ti muovere o ti fac- ciò fuori ». Sono momenti terribili, la cameriera singhiozza e Implora: « Lasciatemi andare ». La fanno risalire sull'auto e alla periferia di Torino la gettano In strada. Fuori di sè dall'angoscia, con gli abiti a pezzi, con le piccole ma profonde ferite che sanguinano, la Cavallero si reca in questura. Crede di ricordarsi della foto di uno dei tre pubblicata su « La Stampa » di qualche settimana fa, sotto 11 titolo: Malmena moglie e suocera. Le fanno vedere il giornale, è lui: Giuseppe Mazza Bruni, 22 anni, Balangero. Il dott. Montesano manda a prenderlo, la cameriera lo riconosce e lui fa il nome del complici: Costantino Biosa, 19 anni e Pasquale Sciamanna, 19 anni, anche loro di Balangero. Confessano: si sono fatti prestare l'auto da un amico e sono venuti a Torino per ripetere le gesta di un personaggio del fumetti: un eroe sadico che usava violenza alle sue vittime. TI coltello è del Biosa: lo usa per lavoro alla cartiera di Balangero, dove è occupato. Santa Cavallero viene accompagnata alla Cllnica ostetrica dell'Università e visitata dal dottor Giannlce; forse non perderà 11 bimbo, ma è In grave stato di choc. ♦ La Pro Natura, esaminati danni dell'alluvione, ha emesso un. ordine del giorno nel quale richiama « l'attenzione del Paese sull'importanza sempre maggiore che assume la conservazione del la natura e delle sue risorse » ed auspica « che le autorità responsabili, in particolare il governo e il parlamento, si rendano conto della gravità del prò Ulema e della necessità che venga risolto al più presto ». La sposa Santa Cavallero, 17 anni - Uno degli aggressori: Giuseppe Mazza Bruni
Persone citate: Cavallero, Giorgio Cavallero, Giuseppe Mazza, Montesano, Sciamanna
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