Riconoscenti per una offerta «che ci fa sperare nel futuro»
Riconoscenti per una offerta «che ci fa sperare nel futuro» Riconoscenti per una offerta «che ci fa sperare nel futuro» Così hanno scritto a «La Stampa» gli operai del Lanificio Albino Botto di Strona - A decine arrivano lettere di sindaci e di privati delle zone colpite per l'intervento immediato del nostro giornale La posta ci recapita ogni giorno lettere di decine di sindaci di paesi alluvionati del Biellese, delle Langhe, dell'Astigiano e della piana di Vercelli che esprimono commossi ringraziamenti, a nome della cittadinanza, «per i pronti e fraterni aiuti dei lettori de " La Stampa " ». Quaregna, vicino a Cossato, è un Comune di 900 abitanti. Molte case sono state distrutte, altre non saranno abitabili sino a primavera, perché ancora piene di fango o con i muri che trasudano acqua. Il sindaco Leandro Salvai ci scrive: « A nome mio e della popolazione tutta del Comune di Quaregna, così duramente colpita dalla recente alluvione, ringrazio fervidamente " La Stampa " e tutti i suoi lettori. L'immediata distribuzione dei tondi assegnatimi ha permesso alle famiglie maggiormente sinistrate di far fronte alle prime, più impellenti necessità causate dal disastro. Vi siamo profondamente grati per la solidarietà umana dimo stratacì in questo triste trangente ». Incontrammo il sindaco di Quaregna il giorno dopo il diluvio. Con la moglie e aldini familiari stava spalando il fango dalla cucina e dalla camera da letto della sua casa. Firmò, con la mano impastata di terra, la prima ricevuta da 2 milioni. Interruppe il lavoro; alla sera aveva già distribuito i primi sussidi. (A Quaregna, fino ad oggi, abbiamo consegnato 11 milioni). Da Castagnole Lanze il sindaco ci ha fatto pervenire tutte le ricevute delle famiglie alluvionate che hanno avuto l'aiuto dei lettori de « La Stampa ». Accompagna l'elenco con una lettera: « A nome mio, dell'Amministrazione comunale e delle famiglie, ringrazio di tutto cuore " La Stampa " ». I Comuni di Castelletto Cervo e di Borgo Vercelli esprimono « la più viva riconoscenza, per il provvidenziale soccorso elargito da " La Stampa " ». Le ricevute dei Comuni di Narzole, Niella Belbo, San Benedetto Belbo, Cravanzana, Feisoglio, Borgomale, Perletto, Camerana, Torre Bormida, Bosia, Castino, Dego, Prunetto, Cortémilia e Saliceto contengono espres¬ sioni di vivo ringraziamento: « Siete arrivati subito e ci avete dato la certezza che non saremmo stati lasciati soli ». La Manifattura Felice Tabasso di Chieri, che ci aveva inviato una offerta per gli alluvionati, ieri ci ha scritto per esprimere approvazione: « Ci complimentiamo con voi per l'opera che svolgete, con profondo senso di umanità e con sollecitudine, nelle zone alluvionate sin dal primo momento ». Operai del Lanificio Albino Botto di Strona scrivono di aver ricevuto « il sussidio dei lettori de "La Stampa"» ed aggiungono: « Siamo profondamente riconoscenti per l'offerta che ci ha spronati a sperare nel futuro, dopo che la nostra ditta è stata fortemente colpita ». Dall'Ospedale di Biella, dove sono ricoverati una cinquantina di feriti ai quali abbiamo portato direttamente un aiuto, i coniugi Carmela e Luigi Conti ci scrivono: « Commossi e riconoscenti per il concreto aiuto offertoci in questo momento doloroso, ringraziamo di cuore e formuliamo auguri per le vostre benefiche iniziative ». Molti altri ci hanno scritto direttamente. Per tutti riportiamo la lettera di C. B. abitante a Carpignano . Sesia: « La mia casa è stata una delle più colpite dalla piena del fiume Sesia. Mia moglie si trovava all'ospedale per la nascita del nostro terzo figlio. Mio suocero è ammalato e da parecchi mesi non lascia il letto. Gli altri due figli sono ancora bambini. Io ero in sanatorio: sono tornato solo per l'alluvione e il battesimo del mio bambino. Potete quindi immaginare con quanta gioia ho ricevuto il vostro contributo. Ancora una volta i torinesi hanno dimostrato un grande cuore ». Tra le iniziative deve essere segnalata quella di una ventina di dipendenti della Cassa di Risparmio di Torino che sabato e domenica sono andati a Valle Mosso a spalare fango ed a pulire gli stabilimenti. Il viaggio è stato organizzato dalla commissione interna e in parte finanziato dall'Istituto. Inoltre i dipendenti della Cassa di Risparmio e dell'Esattoria hanno aperto una sottoscrizione aziendale, s. d. v.
Persone citate: Carpignano, Luigi Conti, Tabasso
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