Scarcerato il presunto «attentatore» di Nixon
Scarcerato il presunto «attentatore» di Nixon Pagata una cauzione di 15 milioni Scarcerato il presunto «attentatore» di Nixon Restano in carcere i due figli dell'arabo: non hanno trovato il denaro necessario per tornare in libertà (Dal nostro inviato speciale) Washington, 16 novembre. « Sono innocente. Amo l'America. Come potrei fare del male al suo nuovo Presidente? ». E' Ar-med Nahmer che parla, l'arabo yemenita, ma cittadino statunitense, rinviato a giudizio sotto l'accusa di aver «cospirato», a New York, per assassinare Richard Nixon. Nahmer attende il processo a piede libero. Un magistrato di Brooklyn, riduceva ieri la sua cauzione da 100 mila a 25 mila dollari (da 62 milioni di lire a circa 15) e questa somma veniva rapidamente raccolta o garantita da amici e vicini dell'imputato e da una società di assicurazione. Il procuratore distrettuale ha cercato invano di opporsi alla sua liberazione. Il giudice gli ha risposto: «Ho ricevuto le necessarie garanzie. Il codice non mi permette di prolungare oltre la prigionia di quest'uomo ». Resteranno invece in carcere i due figli di Nahmer, Hussein, di 20 anni e Abdo, di 18. Le accuse sono eguali a quelle che gravano sul padre, ma i due giovani non sono riusciti a trovare i 25.000 dollari ciascuno, richiesti per la libertà. I capi d'imputazione contro la famiglia Nahmer sono in realtà tre. Di aver complottato « per commettere un omicidio », di aver « tentato di persuadere un'altra perso?ia ad uccidere » e di essere in possesso di « armi e strumenti pericolosi ». « L'altra persona» è un quarto arabo yemenita, colui che i Nahmer avrebbero cercato di «assoZdare» per assassinare Nixon ma che invece informò la polizia. Quest'individuo è tuttora in «custodia protettiva». m. ci. »
Persone citate: Abdo, Nixon, Richard Nixon
Luoghi citati: America, New York, Washington
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