Viaggio fra gente coraggiosa del Belbo e della Val Cenimi

Viaggio fra gente coraggiosa del Belbo e della Val Cenimi Drammi sofferti in silenxio Viaggio fra gente coraggiosa del Belbo e della Val Cenimi I soli aiuti sono quelli de «La Stampa» ma non si lamentano: « Quelli della Valle Strona hanno più bisogno di noi » (Dal nostro inviato speciale) Asti, 16 novembre. Per molti dei comuni alluvionati dell'Astigiano, del Belbo, della Val Cerrina l'aiuto de « La Stampa » è stato il primo e forse sarà l'unico. Non se l'aspettavano nemmeno. I danni ci 'sono: crolli, frane, vigne distrutte. L'acqua è defluita dai campi ma il terreno è molle, fangoso, si affonda a metà polpaccio. I contadini scuotono la testa: impossibile lavorare; quest'anno pochi raccoglieranno grano, gli orti non daranno frutto. Ancora sacrifici, privazioni, in qualche caso fame. Questa gente è abituata a fare da sola. Durante l'alluvione hanno salvato automobilisti bloccati dalla piena, fa miglie isolate nei cascinali, bestiame. Ora asciugano le cantine, rinforzano i muri, cercano di arrestare le frane. Se i mezzi dell'Anas non arrivano, riaprono da soli strade smottate, costruiscono ponti di fortuna. Uniti nella disperazione e nell'orgoglio. Così a Rocca d'Arazzo, a Pezzolo, a Rocchetta Belbo. Gente semplice, onesta. Si commuovono pensando alla tragedia di Valle Stronat « Quelli stanno peggio di noi. Ci sono famìglie rovinate, in miseria. Fate bene ad aiutarli». Delle loro disgrazie non parlano. Poi, a chiedere, si scoprono drammi sofferti in silenzio: contadini rimasti senza casa, senza raccolto, operai che da due settimane non hanno paga. Accettano l'aiuto dei nostri lettori con riconoscenza. Preoccupati di impiegare bene questo denaro. Il sindaco di Canelli lo distribuisce personalmente. Trascura i propri interessi e il lavoro per andare di casi in casa e sincerarsi degli effettivi casi di bisogno. A Villadeati il sindaco consegna alle famiglie alluvionate buoni-acquisto che possono essere spesi nei pegozi del comune: «Così aiuto anche i negozianti più danneggiati ». In tutti i paesi il consiglio comunale si è riunito immediatamente per preparare l'elenco delle persone da soccorrere, il denaro è stato distribuito il giorno successivo, nello spirito della sottoscrizione: « dare a chi ha bisogno un aiuto immediato». Vi sono sindaci che hanno dichiarato di non avere nel comune danni gravi né famiglie particolarmente bisognose: «Non vogliamo togliere un aiuto a chi ne ha più diritto». E' accaduto a Serra lunga di Crea, a Calliano, a Bubbio, e in altri paesi. Questa onestà fa onore. Oggi abbiamo ancora distri buito nell'Astigiano un milione e mezzo; 500 mila lire ad Azzano; 500 mila a Rocca d'Arazzo e 500 mila a Cerro Tanaro. Abbiamo poi visitato nove paesi della Val Cerrina. Ecco i nomi e tra parentesi le somme consegnate: Murisengo (500 mila lire); Odalengo Grande (500 mila); ViUadeati (500 mila); Odalengo Piccolo (200 mila); Cerrina (500 mila); Gabiano (500 mila); Mombello (500 mila); Solonghello (500 mila). Il torrente Stura ha alla gato tutta la valle, è arrivato al primo piano delle case: distrutti orti e raccolti, sono crollati i ponti, alcune frazioni sono rimaste isolate per una settimana. Anche in collina ci sono stati gravi danni provocati da frane e torrenti. Pietro Squillerò

Persone citate: Cerrina, Crea, Mombello, Pezzolo, Serra