Occupare le scuole medie sta diventando di moda

Occupare le scuole medie sta diventando di moda Manifestazioni in diverse città d'Italia Occupare le scuole medie sta diventando di moda A Bologna le prime reazioni: un gruppo di liceali si rivolge al questore chiedendo che sia assicurato il diritto a frequentare la scuoia - Aule sgombrate a Milano e Ferrara per il mancato riconoscimento dell'assemblea da parte del preside, oggi hanno ripetuto la manifestazione; è intervenuta la polizia che ha sgombrato l'aula. Non sono avvenuti incidenti. All'uscita alcuni allievi hanno lanciato monetine in direzione delle forze dell'ordine e dei professori. Anche a Cento (Ferrara) alcune centinaia di alunni dell'Istituto tecnico commerciale hanno proclamato lo sciopero chiedendo il riconoscimento della loro assemblea. Una folta rappresentanza di giovani dell'Istituto tecnico statale industriale di Ferrara ha dimostrato la propria solidarietà con gli occupanti d'uno zuccherificio. Scioperano gli scolari di una frazione in Val Susa I genitori chiedono alcuni miglioramenti alla scuola (Dal nostro corrispondente) Condove, 13 novembre. (g. d.) Gli alunni delle scuole elementari di Celle, in Val dì Susa, sono in sciopero: le loro famìglie chiedono che siano migliorati riscaldamento e servizi igienici. Questa mattina la maestra Graziella Giuglard in Maffiodo, di 22 anni, abitante a Novaretto, ha tenuto lezione a un solo alunno: gli altri sei componenti la scolaresca sono rimasti a casa. (Nostro servizio particolare) Roma, 13 novembre. (/. fr.) Le manifestazioni degli studenti medi si estendono di giorno in giorno. Stamane circa cinquemila giovani hanno percorso il centro per recarsi alle facoltà di Architettura e di Lettere dove hanno tenuto delle assemblee. L'obiettivo comune è quello di ottenere dai presidi il diritto dell'assemblea; gli studenti degli istituti tecnici avanzano richieste particolari quali un orario di lezioni più funzionale e attrezzature adeguate alle esigenze della preparazione professionale. Gli alunni del liceo classico « Vivona » non sono entrati a scuola ed hanno tenuto un'assemblea sulla riva del lago artificiale dell'Eur, poco distante dall'istituto. Le assemblee più numerose si sono tenute alla facoltà di Lettere e in quella di Architettura dove gli studenti hanno discusso i loro problemi manifestando l'intenzione di proseguire nell'azione fino a quando non verranno accolte le richieste. Per i prossimi giorni sono previste riunioni pomeridiane con la partecipazione di studenti dei diversi istituti. Lo scopo è quello di «sensibilizzare » il maggior numero di studenti in modo di estendere l'agitazione a tutti gli istituti superiori. Bologna, 13 novembre. (I. s.) GU studenti medi bolognesi hanno continuato oggi le manifestazioni di protesta davanti a vari istituti. Parecchi giovani hanno disertato le lezioni per sfilare to corteo con gli universitari. Un tentativo di occupazione, effettuato nelle magistrali « Laura Bassi », è stato impedito dalla polizia; gli agenti si sono recati nelle prime ore di stamane anche all'istituto « Belluzzi », occupato da ieri. Alle richieste di lasciare l'edifìcio gli occupanti hanno aderito. In quel momento si trovavano nei locali 57 studenti e due professori. L'istituto è stato chiuso per due giorni su ordine del provveditore. Oggi hanno scioperato anche gli scolari degli istituti tecnici commerciali che si sono riuniti in assemblea comune nell'aula magna della sede centrale dell'Università. Parecchie sono però le scuole dove la maggioranza degli allievi è contraria alle manifestazioni. Tra queste il liceo scientifico « Fermi » e il liceo classico « Galvani »; gli alunni hanno inviato una lettera di protesta al preside, al provveditore e al questore, al quale chiedono sia tutelato il diritto di frequentare le lezioni. Milano, 13 novembre. (.g. m.) Gli studenti del liceo ginnasio « Berchet i: e del liceo scientifico « Leonardo da Vinci » hanno attuato una manifestazione di protesta: chiedono di potersi riunire in assemblee antimeridiane facendovi intervenire anche persone estranee. Nella sede dell'istituto «Leonardo da Vinci», una quarantina di giovani si sono rifiutati di entrare in classe sdraiandosi nei corridoi del primo piano. Dopo essere stati ripetutamente invitati dal preside, prof. Arlandi, ad entrare nelle aule, il capo dell'istituto ha chiamato la polizia, che ha allontanato dalla scuola i giovani contestatori. Un gruppo di 150 studenti del liceo « Berchet » (frequentato da 1400 giovani), ha disertato le lezioni e innalzando cartelli contro l'autoritarismo scolastico, si è recato all'Università statale, dove, in un'aula, si è svolta un'assemblea. AH' uscita della Messa di inaugurazione dei corsi dell'Ateneo Cattolico, il « Movimento studentesco » ha distribuito parecchi volantini nei quali si invitano gli universitari « a non ascoltare i presidi di facoltà nelle loro magniloquenti promesse ». « Discutiamo invece di questi fatti — continua il documento — che vengono sempre taciuti per individuarne le loro reali motivazioni ed organizzarci per cambiarle » Gli studenti sono intervenuti alle prolusioni con le quali i presidi delle singole facoltà hanno inaugurato l'anno accademico. Dopo alcune interruzioni, diversi universitari hanno abbandonato l'aula di facoltà di Lettere e Filosofia mentre stava parlando il preside prof. Pertusio. Ferrara, 13 novembre. (c. g.) Gli alunni del Li ceo scientifico « A. Roiti », che ieri hanno occupato IT- stituto in segno di protesta I

Persone citate: Arlandi, Berchet, Galvani, Graziella Giuglard, Leonardo Da Vinci, Novaretto, Roiti, Vivona