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Sulla barca «Specchio dei tempi» affronteranno le piene del Tanaro Consegnata la scialuppa agli abiianti di Cerro Sulla barca «Specchio dei tempi» affronteranno le piene del Tanaro Così gli abitanti del piccolo paese astigiano hanno voluto chiamare il natante donato dai lettori de «La Stampa» - Il commosso grazie dèi sindaco: «In tanti anni è il primo vero aiuto 'al nostro comune» (Dal nostro inviato speciale) Asti, 12 novembre. Al balcone del municipio di Cerro Tartaro oggi sventolava il tricolore. Non per commemorare qualche festività di giorni lieti ne conosce pochi, il piccolo Comune dell'Astigiano bersagliato dalla brina, dalla grandine, dalle piene del Tanaro —, ma per accogliere l'arrivo della barca di salvataggio donata da «La Stampa». Come abbiamo accennato ieri, il paese è lambito dal fiume che due o tre volte all'anno inonda le campagne e assedia le case, costrìngendo gli occupanti a rifugiarsi nei sottotetti e attendere che i vigili del fuoco accorrano a prelevarli. Il sindaco, dott. Guglielmo Paiuzza, aveva chiesto a « Specchio dei tempi » un natante come quelli in dotazione ai pompieri: ieri eravamo riusciti ad acquistarne uno, oggi lo abbiamo portato alla popolazione. Cerro Tanaro conta 560 abitanti: solo gli invalidi (e gli sfollati, in seguito all'alluvione di dieci giorni fa) non erano radunati sulla piazza per salutare, con una manifestazione spontanea e commovente, la barca che recava su un fianco della prua il nome da essi voluto: « Specchio dei tempi». In caso di emergenza il mezzo di soccorso sarà prezioso anche per i Comuni limitrofi, Rocchetta Tanaro e Castello d'Annone, presenti alla semplice cerimonia attraverso i rispettivi sindaci, cav. Stefano leardi e geom. Orazio Stillo. A bordo di un'autocarro della ditta costruttrice — la « Cigola e Bertinetti » di Torino — il « Manta 68 » è giunto a Cerro alle 16. Ci accompagnavano il dott. Coret¬ ti, direttore del reparto nautico dello stabilimento, e il titolare della «Nautica Mirafiori », signor Claudio Carena, che ha anch'egli collaborato alla nostra iniziativa di solidarietà procurandoci, a condizioni convenientissime, un moderno motore « Mercury » che permette al natante di affrontare con assoluta sicurezza le insidie del fiume e gli ostacoli nelle zone allagate. Tra l'entusiasmo della folla, la barca è stata scaricata e deposta davanti al Municìpio. Il sindaco, attorniato dalla Giunta e dai consiglieri, ha espresso la gratitudine del paese con voce inceppata dall'emozione. « Questo dono di " Specchio dei tempi" — ha detto — ci è caro per due motivi: perché proviene da un giornale sempre all'avanguardia nelle opere di fratellanza, e perché in tanti anni è l'unico aiuto veramente efficace che Cerro Tanaro riceve. Il Comune è povero, non ha industrie di alcun genere. E' abitato da piccoli contadini mai sicuri del loro raccolto, anche quando non si verificano alluvioni disastrose come quella abbattutasi nei giorni scorsi e in epoche precedenti. Custodiremo questa barca come una reliquia. Saremo pronti, in qualsiasi momento, a portarla nei Comuni che ne avessero bisogno. Alla solidarietà de "La Stampa" vogliamo rispondere con la nostra solidarietà verso i compagni di sventura ». A nome della popolazione, il dott. Paiuzza ci ha pregato di accettare una damigiana di vino e un cesto di pane casareccio: «Non possiamo offrirvi che un po' dei prodotti della nostra terra. Considerateli un modesto simbolo di riconoscenza sincera» (come in altre occasioni, porteremo il dono di Cerro Tanaro a qualche istituto di beneficenza). L'arciprete don Fiorenzo Ferrerò ha poi benedetto la barca recitando — con l'accompagnamento corale dei parrocchiani — le preghiere di buon auspicio. L'augurio nostro e dei lettori è che la scialuppa resti a lungo inoperosa. Purtroppo il Tanaro deluderà ancora questa speranza: lo dimostrano le statistiche. Le' famiglie bloccate dalle inondazioni avranno almeno la possibilità dì essere raggiunte rapidamente e sottratte ai pericoli più gravi. Giorgio Lunt La gente di Cerro Tanaro attorno alla barca inviata ieri dal nostro giornale