Un miliardo (al giorno) per le ricerche in Italia

Un miliardo (al giorno) per le ricerche in Italia segnalazione: di libri utili Un miliardo (al giorno) per le ricerche in Italia Ai duecento miliardi destinati dallo Stato per il 1968 alla ricerca scientifica e tecnologica si sono aggiunti di recente (secondo la delibera'zione del Consiglio dei ministri del 26 luglio) altri cento miliardi, affidati per questo scopo all'Istituto Mobiliare Italiano. Sarebbe ingiusto perciò ripetere che la ricerca in Italia manca di mezzi. Sono peraltro legittimi i dubbi sulla capacità di impiegarli bene, questi mezzi. Allo scopo di indicare una politica per la scienza in Italia, un gruppo di studio (presieduto da Luigi Rossari), comprendente tecnici, dirigenti aziendali, responsabili della ricerca e professori universitari, si è radunato nell'ambito della Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, e ne è stato elaborato un libro bianco (Per una politica della Innovazione e "Tecnica, a cura di un Gruppo di lavoro, ed. Fast, Milano 1968). Il testo, che ha il pregio della brevità indica i criteri da seguire affinché il denaro pubblico, stanziato per la ricerca, non vada disperso o resti inutilizzato. Il documento è diretto soprattutto a coloro che, per i posti che occupano, sono responsabili delle scelte (sarebbe assurdo infatti pensare di poter far progredire tutto in parallelo). Ogni scelta va fatta in relazione ai programmi di investimento pubblico, agli indirizzi tecnologici più promettenti di per sé e per i benefici che possono derivarne ad altri settori; alla preesistenza di gruppi di ricerca che conviene adoprare. Sono anche scelte politiche, come quelle che hanno attinenza con l'incremento- del reddito, lo sviluppo della occupazione, l'attenuazione dei divari con paesi esteri o fra aree diverse del nostro Paese. In un tempo in cui la potenza delle armi purtroppo fa sentire il suo peso, non vanno trascurate le esigenze di carattere militare. Non va dimenticato soprattutto che da noi vi è ancora inesperienza e timidezza nell'adoprare gli strumenti capaci di attivare il sistema produttivo: basti pensare a quel che significano altrove i contratti di ricerca in materia scientifica e gli inceppi di natura burocratica e legale che essi incontrano in Italia. Questi inciampi sono dovuti anche alla costellazione delle responsabilità amministrative chiamate in causa, ai conflitti di competenza Gli studiosi, chiamati a redigere questo libro, suggeriscono di suddividere chiaramente le competenze tra i seguenti organi: il Comitato interministeriale per la Programma¬ zione economica (per le enunciazioni delle direttive generali e per il coordinamento operativo); l'istituendo ministero per la Ricerca scientifica e tecnologica (che dovrebbe avere configurazione analoga al ministero delle Partecipazioni Statali rispetto agli enti che ne dipendono); infine l'ente che potrebbe risultare da una opportuna riforma del Consiglio Nazionale delle Ricerche, come organo incaricato della gestione dell'intervento pubblico nel settore scientifico, d.

Persone citate: Fast, Luigi Rossari

Luoghi citati: Italia, Milano