Scuole, treni, poste, telefoni in sciopero il 19 novembre

Scuole, treni, poste, telefoni in sciopero il 19 novembre Scuole, treni, poste, telefoni in sciopero il 19 novembre Cgil, Cisl e Uil protestano per il mancato riassetto delle carriere e delle retribuzioni (Nostro servizio particolare) Roma, 9 novembre. I treni, le poste, i telegrafi, i telefoni di Stato, gli stabilimenti dei monopoli e gli arsenali rimarranno bloccati il 19 novembre per ventiquattro ore. Saranno sospese nella stessa giornata le lezioni nelle scuole di istruzione primaria, secondaria e artistica. Gli uffici centrali e periferici di tutte le arnministrazioni statali, compresa quella finanziaria, resteranno completamente chiusi Le tre maggiori confederazioni dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil) hanno proclamato oggi uno sciopero generale nel settore del pubblico impiego con l'adesione di tutte le federazioni e dei sindacati degli statali, dei ferrovieri, dei postelegrafonici, dei dipendenti dei monopoli e degli insegnanti medi ed elementari. Con questa astensione — precisa un comunicato — si vuole esprimere il diffuso malcontento dell'intera categoria e una viva protesta « contro l'atteggiamento negativo assunto dal Governo sia per quanto concerne la richiesta di estendere anche ai pubblici dipendenti il diritto a fruire dell'assistenza sanitaria diretta, sia per le lungaggini e i ritardi frapposti all'applicazione delle norme delegate connesse alla legge sul riassetto delle retribuzioni». Le organizzazioni della scuola, non associate alle tre confederazioni, hanno convocato in seduta straordinaria congiunta i rispettivi organi direttivi per deliberare in merito ai tempi e ai modi delle a iniziative da assumere ». E' quasi certa la loro adesione allo sciopero del 19 novembre. Nella prossima settimana le Federazioni delle varie categorie comunicheranno le specifiche modalità di attuazione dell 'astensione. I ferrovieri dovrebbero sospendere il lavoro dalle ore 21 di lunedì 18 novembre alle ore 21 del 19. Di fronte ad una agitazione di cosi vasta portata è molto probabile che il governo effettui un intervento per tentare di comporre la vertenza. Le prospettive di una solu- GII STATUII FERMI PER 24 ORE zione soddisfacente appaiono assai limitate. I mezzi finanziari a disposizione (350 miliardi) sono ridotti, mentre le numerose richieste sindacali per il riassetto impegnerebbero una spesa rilevante: 2000 miliardi. g. f. ±—

Luoghi citati: Roma