Catalano pensava di lasciare il calcio Ora, a trentanni, ritorna in serie A

Catalano pensava di lasciare il calcio Ora, a trentanni, ritorna in serie A Catalano pensava di lasciare il calcio Ora, a trentanni, ritorna in serie A Il neo-acquisto del Torino debutterà a Palermo - Dice: « Farò del mio meglio per sostituire Ferrini » - Sposato, padre di due bimbe, Catalano è un « professionista» serio e maturo che potrà essere di grande aiuto al club torinése Dopo quindici anni di attività, ormai vicino alla trentina, Catalano farà domenica il suo esordio in una « grande » squadra di serie A: il Torino, lo ha acquistato dal Padova per sostituire l'infortunato Ferrini e Fabbri, a quanto pare, ha intenzione di farlo debuttare già a Palermo. Catalano non è mai stato un « divo », non ha mai avuto ingaggi e stipendi favolosi come parecchi suoi colleghi, è sempre stato ih squadre il cui massimo obbiettivo era niello di salvarsi dalla retrocessione: passato con il Mantova in serie B aPaicdsmpprn al termine della scorsa stagione, era stato trasferito al Padova e si era rassegnato a concludere la carriera tra i cadetti. Poi, improvvisa,, la chiamata del Torino. « Non avrei mai osato sperare una cosa del genere — dice —, pensavo già che presto sarebbe giunto il momento di ritirarmi Facevo progetti per il futuro: tra un paio di stagioni sarei tornato nella mia città, a Bari, ed avrei iniziato un altro lavoro. Proprio quando meno me i'aspettavo, il Torino mi ha offerto la più grossa occasione della mia carriera. Il com¬ pito di sostituire un campione come Ferrini sarà molto difficile, me ne rendo conto. Farò del mio meglio: di più non posso promettere ai tifosi granata ». Catalano non è più giovanissimo, ma il suo fisico è quello di un atleta: è alto un metro e 75, pesa 70 chili, per non ingrassare si è sempre sottoposto a diete rigorosissime: « Da quindici anni a questa parte — dice — il mio menu è sempre lo stesso: riso in bianco, un po' di carne magra, magari un pezzo di formaggio. Tutto qui, senza eccezioni. Soltanto il lu- nedì, dopo la partita, mi conceda qualche variante ». Il nuovo acquisto del Torino, che compirà trent'annl il prossimo 2 dicembre, è sposato ed ha due bimbe: la prima ha un anno e mezzo e si chiama Vittoria, la seconda ha soltanto quattro mesi e si chiama Caterina. Attualmente Catalano vive in albergo, la famiglia lo raggiungerà da Padova tra qualche giorno: «Mia moglie — dice — non viene più allo stadio a vedermi, e forse è meglio così. Mi sento più tranquillo, quando gioco. E poi, la sera, non parliamo quasi mai di calcio. Le ore trascorse in famiglia sono le più belle, il lavoro è un'altra cosa». Gli svaghi di Catalano sono quelli di un uomo semplice: « Ogni tanto — dice — vado al cinema e scelgo sempre un film western, per distendere i nervi. E poi mi piace la musica leggera, le canzoni melodiche. Sono troppo vecchio per apprezzare i " beat ", preferisco Luciano Tajoli, Claudio Villa». Catalano smise di studiare dopo la terza media. I genitori avevano dei negozi di macelleria ed il neo-granata, prima dì diventare calciatore, fece per un certo tempo il cassiere. Poi cominciò a tirare i primi calci, a quindici anni, nei ragazzi del Bari: a quei tempi sognava la maglia della Nazionale, fino a pochi giorni fa sperava di finire onorevolmente la carriera in serie B. Adesso il Torino gli ha dato fiducia. Sono passati quindici anni, ma l'entusiasmo di Catalano è quello di sempre. m. car.

Luoghi citati: Bari, Padova, Palermo