Arrestato il bandito che uccise il giovane mentre tentava di difendere la fidanzata

Arrestato il bandito che uccise il giovane mentre tentava di difendere la fidanzata (Nostro servizio particolare) Roma, 5 novembre. L'assassino di Romolo Montanari, l'operaio di ventiquattro anni ucciso con quattro colpi di rivoltela da un rapinatore che domenica sera lo aveva aggredito mentre con la fidanzata era a bordo della sua utilitaria férma in una stradina di campagna, è stato arrestato stamani ed ha confessato dopo sei ore di stringenti interrogatori. Si chiama Odoardo Mazza. Ha ventidue anni e fino a qualche tempo fa abitava coi genitori e tre fratelli più pìccoli in, un complesso dell'Istituto case ' popolari, in vìa Bernardo da Bibbiena, al quartiere di Primavalle. Con il suo arresto, la polizia è riuscita ad eliminare uno dei più pericolosi delinquenti che in questi ultimi anni abbiano infestato la capitale. Oltre al feroce delitto dell'altra sera, il Mazza ha confessato infatti di essere l'autore di altre rapine e di altri ferimenti. Il diciassette luglio tentò di rapinare due addetti ad un distributore di benzina in vìa Imera. Sparò una revolverata ferendone uno ad una gamba ma fu costretto a fuggire alla pronta reazione dell'altro. Il giorno dopo penetrò nell'ufficio postale di via Albona, alla borgata Gordiani, riuscendo ad impossessarsi di un milione e mezzo. Poi il 24 ottobre, in un prato di Primavalle, si avvicinò ad una macchina su cui si trovavano un uomo e una donna. Anche allora era mascherato e armato e l'uomo fece appena in tempo a mettere in moto il motore e a fuggire. Il rapinatore fece fuoco cinque volte contro la macchina ferendo il guidatore ad un braccio. Infine, domenica sera, l'uccisione del povero Romolo Montanari, che aveva cercato di agguantarlo dopo che aveva rivolto una frase volgare contro la sua ragazza, la ventenne Alessandra Trulli, con la quale avrebbe dovuto fidanzarsi ufficialmente a Natale. Ora, a ventidue anni di età, lo attende l'ergastolo. Le accuse di cui dovrà rispondere sono di omicidio volontario a scopo di rapina, tentato omicidio più rimo e rapina a mano armata continuata. Odoardo Mazza è ' stato tratto in arresto stamane alle 11, in una officina di carrozzeria di via Pisino, al quartiere Collatino, nella zona cioè in cui commise il suo atroce delitto. Alla vista degli agenti, è balzato su una « Giulia » ed ha avviato il motóre tentando di dileguarsi. Due sottufficiali sono stati svelti ad immobilizzarlo/ Nel raccontare agli investigatori il tragico episodio di cui era stata testimone, Alessandra Trulli aveva riferito che il rapinatore era giunto a bordo di una «600» chiara lasciata, ad un centinaio di metri di distanza. Fu ispezionando il tragitto che l'auto aveva dovuto compiere per allontanarsi, che la polizia trovò, in una curva a cinquecento metri di distanza, le tracce di un incìdente capitato appunto a una macchina di quel tipo. Un contadino e un ragazzo raccontarono ai funzionari dì aver notato ieri mattina in quel punto, una « 600 » bianca capotata. E' stata questa la pista che in ventiquattro ore doveva portare all'assassino. Sono state interpellate centinaia di ditte in possesso di carri-attrezzi e alla fine proprio al Soccorso stradale dell'Automobile Club è stata trovata l'annotazione di un intervento compiuto ieri mattina nei pressi di via dell'Acqua vergine. A chiederlo era stato un giovane bruno che poi, una volta raddrizzata la macchina e accortosi che era in grado di viaggiare da sola, s'era allontanato verso la Prenestìna. Il numero di targa segnato dai meccanici risultava tuttavia appartenente ad una auto di cilindrata diversa. Vi era stata evidentemente una qualche posposizione ma gli investigatori, tentando un gioco di numeri, riescono ugualmente a trovare il proprietario della « 600 ». Co stui afferma di averla venduta un mese fa ad Odoardo Mazza. Vanno a casa sua, a Primavalle. Vi trovano il padre, Renato, che, da tempo ammalato, non è in grado di lavorare; la madre, che fa l'infermiera in un sanatorio, e i tre fratelli: Luigi, vent'anni, Anna, sei anni, e Roberto, un anno e mezzo. Di Odoardo non sanno nulla. Si è allontanato un mese fa. forse sta dalle parti del Prenestino dove abitano alcuni parenti Si cerca nelle officine di quella zona e alla fine.-stamane verso le 11, trovano la macchina ed il Mazza in una carrozzeria di via Pisino. La confessione del giovane è stata ampia e senza ombra di pentimenti « Stava per so- praffarmi, mi ha tempestato di pugni — ha detto — ed allora gli ho sparato ». Ha raccontato dell'incidente capitatogli mentre fuggiva a fari spenti, del passaggio chiesto ad un automobilista per allontanarsi ed ha indicato i luoghi in cui aveva na scosto un maglione blu sporco di sangue, i pantaloni, un pacchetto di 126 cartucce altre due rivoltelle Beretta cai. 22, oltre quella che la polizia aveva trovato ieri sera. Gianfranco Franci iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim Pleura luce sul feroce delitto dm bomjh Arrestato il bandito che uccise il giovane mentre tentava di difendere la fidanzata .... E' un ventiduenne, autore di altre rapine-e ferimenti - Ha confessato dopo sei ore. di stringente interroga-, torio s II" rapinatore, mentre'-fuggiva'4^t:lnogo'-déI''delitto' aveva avuto uri incidènte d'auto ed èra ricorso al carro-attrezzi - Seguendo questa traccia.gli investigatori sono giunti alla identificazione e alla cattura Odoardo Mazza, l'omicida arrestato (Telefoto Ansa)

Luoghi citati: Bibbiena, Roma