Si teme per la vita dell'industriale rapito

Si teme per la vita dell'industriale rapito Dopo l'accordo con i banditi Si teme per la vita dell'industriale rapito I familiari di Peppino Ticca avrebbero pagato i 120 milioni del riscatto ma non hanno ancora avuto nessuna notizia del congiunto Nuoro, 4 novembre. Il prolungarsi della prigionia dell'industriale Peppino Ticca di 64 anni da Dorgali (Nuoro), sequestrato l'il ottobre dai banditi sulla strada Dorgali-Nuoro, dopo che i familiari hanno versato il riscatto richiesto dai fuorilegge, desta serie preoccupazioni. Non si nasconde il timore che i banditi abbiano soppresso l'ostaggio. , . Secondo quanto è dato sapere, i familiari hanno pagato lunedi 28 ottobre l'ultima parte dei 120 milioni richiesti per il rilascio del- l'ostaggio. Al momento del pagamento dell'ultima rata, gli emissari della famiglia Ticca hanno chiesto una prova determinante per stabilire se il loro congiunto fosse ancora in vita e fosse effettivamente tenuto prigioniero dai fuorilegge. La prova — sempre secondo quanto è dato sapere — consisteva in una serie di risposte ad alcune domande alle quali soltanto Peppino Ticca. poteva rispondere. I fuorilegge hanno fornito le risposte del sequestrato agli emissari della famiglia e l'accordo si era concluso con l'impegno che l'ostaggio sarebbe stato rilasciato tre giorni dopo o, al più tardi, la notte tra il 31 ottobre e il 1", novembre. Sino ad oggi non si è però avuta alcuna notizia dell'industriale rapito. , . (Ag. Italia)

Persone citate: Peppino Ticca, Ticca

Luoghi citati: Dorgali, Italia, Nuoro