la Simca: un'industria automobilistica dalle ambiziose prospettive

la Simca: un'industria automobilistica dalle ambiziose prospettive Quelli Che fabbricano le nOStre automobili I la Simca: un'industria automobilistica dalle ambiziose prospettive La forza della giovane industria europea in questo momento, quando riaffiora il tema delle concentrazioni - La previdente alleanza con la potente Chrysler, e modelli molto attuali e competitivi, sono gli elementi che fanno la fortuna della Simca - Il successo sul mercato italiano Parigi, novembre. L'industria automobilistioa europea è in un delicato momento di riflessione, di ristrutturazione. I manager» del settore hanno capito che non sempre e facile procedere da soli e si sono riproposti m termini più realistici il problema di alleanne con grossi partners. In questo quadro acquista particolare risalto la figura ' di una delle più giovani e dinamiche industrie europee dell'automobile: la Simca, La Marca fondata dall'italiano Pìgozzi ha scoperto la sua grossa carta vincente da alcuni anni, nello stesso momento in cui si unì con la Chrysler. Al momento della fusione la Simca era una attivissima industria avviata a grossi traguardi e non furono in pochi a stupirsi della decisione presa dalla Calia di Poissy. Ma i risultati diedero ragione alla Simca, Cosa ha rappresentato per la Simca l'alleanza con la Chrysler? Non sarà inutile ricordare che il gruppo americano è uno dei più potenti su scala mondiale, ed è la terza industria automobilistica m termini di produzione. E' comunemente ammesso «he entro il 1978 non più di dieci marche sopravviveranno a contendersi u mercato europeo: tra queste il gruppo Chrysler-Simca. L'alleanza con la Chrysler Alla luce del recenti avvenimenti, questa previsione appare più che mai valida. Sopravviveranno quelle industrie che dispongono di mezzi di ricerca imponenti, quelle marche che potranno effettuare tnvestimentt grandiosi. La Simca, grazie all'alleanza con la Chrysler è una di queste. L'industria' americana — tome si diceva — è uno dei giganti mondiali dell'automobile; un fatto meno noto è che la Chrysler è una marca dì conquista che opera in tutto il mondo attraverso i suoi stabilimenti e gli stabilimenti Simca, Rootes, Barreirós. L'industria di Detroit svolge un ruolo dì leader anche in altri settori come, ad esempio, in quello spaziale. Il primo lancio nella stratosfera degli astronauti Sheppard e Grissom veniva effettuato nel 1961 con un razzo Mercury-Redstone concepito «j realizzato dalla Chrysler. I fantastici Jupìter, Juno, Saturno, sono altrettante realizzazioni Chrysler. II complesso fondato da Walter Chrysler produce oggi, nei suoi stabilimenti dislocati in tutto il mondo, un'infinità di altri prodotti, dai motori marini ai condizionatori d'aria, ecc. La cifra investita dalla Chrysler nelle ricerche rappresenta una grossa fetta del bilancio: sono soldi ben spesi che vanno a beneficio del costante miglioramento della produzione e in definitiva delle vendite, dei profitti. La politica Simca La Simca si è subito avvalsa delle enormi possibilità che questa unione con il gruppo americano le offriva, ha sfruttato il grandioso lavoro di ricerca compiuto dalla Chrysler. I risultati di tutto ciò, si vedono nell'apparato industriale attuale della Simca. A Poissy, alle porte di Parigi, un grosso complesso industriale, definito dagli esperti l'unità di produzione automobilistica più moderna del mondo; a La RocheU le, uno stabilimento che si estende su un'area di 500.000 mq, ha arricchito e modificato profondamente il modo di vita dì una delle regioni più tradizionaliste della Francia; presto ci sarà lo stabilimento di Nord-pas-deCalais, il raddoppio di quel- lo di La Rochelle e l'ingrandimento delle installazioni del Vieux-Condé. Con intelligenza e tenacia, la Simca ha giocato la carta del Mercato Comune per uscire dai confini francesi, per passare da un mercato di 50 .milioni ad un mercato di 200 milioni di individui 4000 Concessionari e Agenti Simca coprono oggi l'Europa del Mec. Per esemplificare la vocazione esportatrice di questa Marca basterà dire che il 55** della produ ■'ine viene esportato, una Una veduta aerea del complesso Simca di Poissy nel pressi di Parigi' percentuale che è superiore a quella di ogni altra marca francese. La Simca sul Mercato italiano La Casa di Poissy — rappresentata sul nostro mercato dalla Simca Italia (che distribuisce inoltre i modelli della Chrysler e della Rootes) — prevede per il 1968 una quota di immatricolazioni superiore alle 30.000 unità, cifra che pone la Simca tra le primissime Marche estere e ne fa di gran lunga la prima delle marche francesi. Il particolare successo che la Simca riscuote sul mercato italiano è certo dovuto alle caratteristiche tecnico-estetiche dei suoi modelli, caratteristiche che sono senza dubbio molto con¬ geniali al nostro gusto. Ci trovkìmo di fronte a delle vetture francesi che non solo presentano quelle doti di praticità, di confort e sicurezza tipiche della produzione transalpina ma bensì offrono pure una lìnea molto gradevole, e italiana», di ottimo gusto. Le Simca hanno poi altre caratteristiche molto richieste dall'automobilista italiano: scatto, accelerazione e ripresa; e tutto questo, possibilmente, al minimo costo. La Simca 1000, uno dei più grandi successi automobilistici degli ultimi anni, sembra sintetizzare questo tipo di vettura molto «brillante» e pur molto economica. Questo modello — sulla breccia da anni in Italia e all'estero — si è rinnovar to costantemente pur man¬ tenendo sostanzialmente ti suo volto j simpatico. Recentemente la Casa francese ha presentato una nuova versione della 1000, la «Special» dotata di un più potente motore, dalle caratteristiche sportive accentuate, molto ben rifinita e abbondantemente «accessoriata». Un altro modello su cui la Simca conta molto è la «1100», una vettura dalla tecnica modernissima (trazione anteriore, motore trasversale inclinato) e dalle soluzioni estetiche improntate ad una grande praticità ed eleganza. Pur avendo tutte le caratteristiche di una berlina, la 1100 ha la praticità di una « tuttofare » con la sua porta posteriore « mascherata» nella coda. Anche nella categoria delle medie cilindrate — una delle più contese dalla con¬ correnza europea — la Simca ti presenta con modelli competitivi. La 1301 è un modello — venduto ad un prezzo molto interessante — che alla linea gradevolissima, filante e armoniosa, accoppia grosse doti di confort, di sicurezza e di economia. La 1501 esalta' le caratteristiche della 1301 con prestazioni e finiture accentuate. In settembre la Simca ha presentato una nuova versione della 1501, anch'essa definita «Special»; si tratta di una vettura con finizioni di alta classe, dall'equipaggiamento completo e accurato, dì elevate prestazioni sia sotto il profilo della tenuta di strada che dell'accelerazione e della ripresa. La potenza del motore è passata a 81 cv DIN e consente una velocità massima di 160 km/ora. Della nuova Special la Simca schiera anche la lussuosa station wagon agganciando in questo modo un altro settore di clientela. La «sportiva» della gamma è il Coupé 1200 S che ha beneficiato da poco di ulteriori miglioramenti e rappresenta una alternativa allettante per chi al coupé di alte prestazioni (175 kmf ora) e di linea aerodinamica e aggressiva (quello della Simca si avvale del bellissimo disegno del torinese Bertone) vuole accoppiare l'economia, sia nel costo iniziale che nei costi chilometrici. Come si vede non è difficile per la Simca incontrare il successo con questa gamma che copre intere fasce •di mercato e riesce ad appagare le più disparate aspirazioni dell'automobilista-tipo.

Persone citate: Calia, Grissom, Juno, La Marca, Redstone, Rochelle, Saturno, Sheppard, Walter Chrysler

Luoghi citati: Detroit, Europa, Francia, Italia, Marche, Parigi, Poissy