Chi sono i tre candidati

Chi sono i tre candidati Chi sono i tre candidati Il democratico Humphrey (57 anni) ha condiviso con Johnson l'onere del potere - Il repubblicano Nixon (55 anni) fu per otto anni il vice presidente di Eisenhower : Kennedy lo sconfisse nel 1960 con lieve margine di voti - Il razzista Wallace (49 anni) rappresenta i conservatori più reazionari Hubert Humphrey Hubert Horatio Humphrey è nato nel 1911 a Wallace nel Sud Dakota. Ha ereditato la passione politica dal padre, un modesto droghiere rovinato dalla grande crisi del 1929. Entrato all'Università, tu costretto ad interrompere gli studi per ritornare a lavorare nel negozio paterno. Nel 1936. sposò una giovane cliente, Muriel Buck (da cui ha avuto 4 figli) Aiutato dalla moglie, che si impiegò, riu sci a tornare agli studi ed a laurearsi in scienze politiche. con una tesi sul New Deal. Insegnò per un anno all'Università del Minnesota e in guerra si occupò dell'organizzazione della manodopera bellica. Senza una particolare esperienza politica, si presentò nel '43 alla carica di sindaco a Minneapolis e fu sconfitto con uno strettissimo margine di voti. La vittoria gli arrise due anni dopo Riuscì a sconfiggere i rackets cittadini della malavita con l'aiuto di amici volenterosi, tra cui Eu gene McCarthy. Fu tra i fondatori del Democratic far mer labor party, un partito vagamente, socialista. Nel '48 divenne senatore per il Minnesota: giunse a Washington ancora infatuato delle idee romantiche e progressiste del New Deal, meravigliando i colleghi che gli rimproveravano la sua eccessiva foga e un « ingenuo idealismo » Tuttavia egli sostenne per primo molte delle idee e dei programmi che turano poi condivisi dai kennedyani. Nel '60 si presentò contro John Kennedy alle primarie per la candidatura alla Casa Bianca e fu sconfitto. « Mi sentivo — confidò in seguito — come il droghiere della bottega all'angolo in lotta contro una catena di supermercati». Nel '64, Johnson lo scelse come vicepresidente per l'influenza che Humphrey aveva negli Stati del Nord. Costretto a seguire per quattro anni la politica della Casa Bianca (il vicepresiden te, secondo la Costituzione, non può trovarsi in disaccordo con il presidente), Hum phrey ha cercato negli ultimi mesi di crearsi una personalità autonoma pur senza con dannare apertamente Johnson: « Il fatto che non siano stati commessi errori non significa che non si possa fare meglio », ha dichiarato. Questo il suo programma: « La guerra in Vietnam deve cessare, ma non con una nostra resa. Con il denaro salvato dal conflitto affronterò il problema razziale e quello della povertà ricostruendo dalle fondamenta gli slums delle grandi città ». Lo slogan di Humphrey è stato: « Il 1968 sarà l'anno del buon senso ». Richard Nixon Richard Milhous Nixon è nato nel 1913 a Yorba Linda, un piccolo villaggio della California, in una casa di legno che « il padre aveva costruito con le sue mani ». Il giovane Richard, con altri quattro fratelli, trascorse la prima giovinezza a insaccare salsicce nel negozio d'alimentari della famiglia, ma ebbe una infanzia più serena di Humphrey: pur non vivendo nell'agiatezza riuscì a studiare senza difficoltà, laureandosi in legge. In guerra prestò servizio tra le truppe da sbarco nel Pacifico del Sud. Congedato, rispose ad un annuncio economico del partito repubblicano che cercava un « giovane energico ». ed entrò nella politica attiva. Ha sposato una maestra. Thelma Ryan. detta « Pat », ed ha due figlie. Fu eletto al Congresso nel '46 e quattro anni dopo al Senato. In quegli anni si distinse per la sua acerrima lotta alle infiltrazioni comuniste nel paese e alla corruzione fra gli alti funzionari governativi. Nel '52. Eisenhower lo scelse come candidato alla vice-presidenza perché condivideva la sua politica di aiuto all'Europa, mentre la maggioranza dei repubblicani era isolazionista. Durante la campagna elettorale Nixon fu accusato dì corruzione: avrebbe accettato una torte somma da finanzieri della Florida. Il giovane senatore si presentò piangendo davanti alle telecamere (insieme con la moglie e le giovani figlie) e riuscì a rintuzzare le accuse. A causa dell'età avanzata di Eisenhower. Nixon, rieletto nel '56, fu tra i vicepresidenti che ebbero una maggiore influenza alla Casa Bianca. Nel '60 si scontrò con Kennedy per la presidenza e iu sconfitto con uno strettissimo margine di voti, appella 160 mila. Nel '62 pose la sua candidatura a governatore della California e fu ancora sconfitto. Tornò a fare l'avvocato a New York annunciando il suo « definitivo » ritiro dalla politica. « Non avrete più un Nixon da prendere a calci » disse ai giornalisti. E' ritornato in gara quest'anno soprattutto per la mancanza dì alternative in seno al partito repubblicano iche nel '64 gli aveva prete rito il razzista Goldwater). Durante la campagna elettorale ha cercato di presentarsi come «il nuovo Nixon»: il suo nome, tra gli elettori, era diventato infatti sinonimo di sconfìtta. Pur non avendo intimamente idee molto diverse da Johnson, ha tentato di opporre ai demo- oratici soluzioni diverse sia all'interno che all'estero. Pur non personalmente razzista, per trovar voti al Sud ha scelto un vicepresidente segregazionista (Spiro Agnew) ed ha promesso di far tornare la pace « pur senza perdere la guerra ». George Wallace George Corley Wallace è nato nel 1919, a Clio, un paese di mille abitanti dell'Alabama. Suo padre, funzionario del fisco, morì ad appena quarant'anni lasciando la famiglia nella miseria. Wallace fu costretto ai più svariati mestieri per pagarsi gli studi: fu giocatore professionista di rugby, campione regionale dei pesi gallo, camionista. Durante la guerra compì nove missioni sul Pacifico a bordo di un bombardiere B-29. Congedato, tentò con poco successo la carriera legale. Sposò una commessa di grande magazzino, Lurleen Burns (morta quest'anno), da cui ebbe quattro figli. Ha iniziato la carriera pubblica nel '47 facendosi eleggere nella legislatura dello Stato. Divenuto giudice di distretto, cercò di impedire una inchiesta dell'F.B.I. sul rispetto dei diritti civili della popolazione di colore nel territorio sotto la sua giurisdizione. Rifiutò di fornire dei documenti e fu denunciato per « disprezzo » verso l'Alta Corte di Giustizia. Nel 1958 si presentò candidato alla carica di governatore dell'Alabama con un programma « moderato »: fu sconfitto. Quattro anni dopo si appoggiò agli ambienti razzisti e riuscì a farsi eleggere. Ha promesso di «mettere a posto i negri » se sarà eletto dando più poteri (e più mezzi) alla polizia, e impostando un rigido programma segregazionista; è contrario agli interventi dello Stato e al potere federale. Per il Vietnam ha sposato le idee del suo vicepresidente, il generale LeMay (61 anni). «Non m'importa se questa guerra è giusta o no — ha detto — ma che mezzo milione di americani combattono laggiù. Se i negoziati di pace falliranno dovremo bombardare il Nord Vietnam finché sarà ritornato all'èra della pietra». E' contrario all'uso della bomba atomica. r. gi.