Assaltano un orefice ad Avigliana mezz'ora dopo un libraio a Venaria

Assaltano un orefice ad Avigliana mezz'ora dopo un libraio a Venaria Assaltano un orefice ad Avigliana mezz'ora dopo un libraio a Venaria I delinquenti viaggiano su un'auto rubata a Cuneo - Al gioielliere hanno sottratto preziosi per due milioni - Il cartolaio li ha affrontati e quelli sono fuggiti a mani vuote Due rapine sono state compiute a distanza di mezz'ora l'una dall'altra. La prima è avvenuta ad Avigliana, alle 18,15 di ieri. In corso Torino 53 c'è l'oreficeria di Margherita Chiaffrino, 45 anni, abitante a Bussolenó dove ha un altro negozio. In quello di Avigliana a quell'ora c'è il figlio della Chiaffrino, Vincenzo Cuatto, di 25 anni, il quale si trova nel retro con la fidanzata, maestra Maria Baron, 23 anni, abitante a Susa. II Cuatto e la Baron sentono la porta esterna aprirsi in maniera brusca e subito dopo lo scatto dello sportello della vetrina. L'orefice balza nel negozio e vede un giovane che sta afferrando due plateaux di catenine, spille e altri oggetti d'oro. Gridando gli si avventa contro, ma l'altro è agilissimo, sta già scappando con il bottino. Il Cuatto 10 raggiunge in strada, ma lo sconosciuto gli sferra una gomitata al ventre. Eacconta l'orefice: « Non so se fosse proprio un colpo dato con. 11 gomito o con un ferro. Per un istante ho avuto un dolore atroce e ho dovuto piegarmi su me stesso e fermarmi. Cosi il bandito ha avuto il tempo di balzare sull'auto con un complice al volante e fuggire. Ho notato che era una Fiat "125" chiara e ho potuto leggere il numero di targa Cn 162438». Il Cuatto è poi salito sulla propria Fiat « 850 coupé » e ha provato ad inseguire i banditi: li ha visti dirigersi verso Almese e prendere la strada « militare » verso Torino, quindi li ha perduti di vista. Sul plateaux c'era- L'orefice Vincenzo Cuatto con la fidanzata - Il negoziante Giuseppe Castelli no gioielli per un valore di 2 milioni. I due rapinatori sono stati visti anche dal barbiere Francesco Capraro che ha il negozio di fronte alla gioielleria e dal suo aiutante Andrea Pomi. In serata iiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii la vittima e i due testimoni si sono recati in questura per esaminare le fotografie segnaletiche del pregiudicati. Ore 18,50 a Venaria. Nella cartoleria Vottero Ripamonti, in via Palestro 63, ci sono i proprietari, coniugi Giuseppe e Laura Castelli, di 24 e 22 anni; lui, accademico del Club Alpino, ha preso parte a diverse spedizioni. Sono nella retrobottega. Sentono il rumore di un cassetto. Il Castelli corre nella bottega, sorprende un giovane alto circa 1,60, bruno. Gli balza addosso, lo afferra per la gola e lo scuote. Il ladro cerca di divincolarsi e in piemontese dice: « Non ho preso niente ». Riesce a sfuggire, getta tra le gambe del commerciante il cassetto e si precipita fuori dove c'è una Fiat « 125 » bianca in sosta con un complice al volante. « Via, via » grida il fuggitivo balzando a bordo. La macchina parte verso Torino. Il Cuatto e il Castelli hanno detto che la macchina era una « 125 » bianca o chiara; il primo ha anche indicato il numero di targa. Dalla questura di Cuneo si apprende che una macchina con quella targa è stata rubata venerdì ad Ettore Costa, ma si tratta di una « 124 ». O 1 due aggrediti hanno interpretato male 11 tipo della vettura, oppure i banditi hanno usato la targa della <( 124 » su una « 125 ». — Abiti per otto milioni sono stati rubati la notte scorsa nel magazzino di Carlo Amateis in corso Monte Grappa 84. Il furto è stato scoperto ieri mattina dal proprietario. — Anche a Nichelino è stato compiuto un furto nel negozio di abbigliamento di Teresa Rufflnatto, via Giusti 34. Sono scomparsi 800 capi di maglieria, 6 giacche di renna, completi da caccia, giacche a vento, camicie fulminee rs&pix&e nella cintala/sotto la pioggia per 4 milioni