L'Urss propone a Torino di ampliare le funzioni del Centro Professionale

L'Urss propone a Torino di ampliare le funzioni del Centro Professionale L'Urss propone a Torino di ampliare le funzioni del Centro Professionale Il delegato sovietico, nella riunione di ieri, afferma che l'Istituto è il più organizzato del mondo - Potrebbe servire anche per incontri tra Paesi a sistemi economici e sociali diversi Il « Centro internazionale di perfezionamento tecnico e professionale », di Torino potrebbe assumere in futuro altre importanti funzioni. Nella riunione del Consiglio direttivo del Centro svoltasi Ieri il delegato sovietico signor Melnickhov ha informato che «il governo dell'Unione Sovietica ritiene che il Centro internazionale di Torino possa divenire un centro di riunioni multilaterali e bilaterali per il perfezionamento delle tecniche di direzione delle imprese. Questo permetterebbe ai rappresentanti dei paesi caratterizzati da sistemi economici e sociali diversi di scambiare informazioni sui più recenti risultati ottenuti nelle varie specializzazioni ». TI signor Melnickhov — direttore del centro intersindacale metodologico per l'organizzazione del lavoro e la direzione delle imprese — ha soggiunto: « Le prospettive del centro professionale di Torino sì allargano, e la sua opera continua ad ottenere sempre maggiori consensi in molti paesi di ogni parte del mondo. Il Centro è meglio attrezzato di qualsiasi altro jstituto del genere per riunire le nuove esperienze fatte nei vari paesi ». La riunione del Consiglio era presieduta da David A. Morse, direttore generale del Bit (Bureau international du Travati) l'istituto specializzato delle Nazioni Unite che nel 1965 aprì il Centro di Torino, nel Palazzo del Lavoro di « Italia '61 » per favorire la diffusione dell'insegnamento tecnico e professionale nei paesi in via di sviluppo. Finora 1540 tecnici e dirigenti che già occupano posti chiave in paesi in via di sviluppo hanno studiato presso il Centro, che è sostenuto finanziariamente da vari governi e organismi internazionali. Durante la riunione del Consiglio i rappresentanti della Germania Federale e della Gran Bretagna hanno annunciato che i rispettivi governi hanno allo studio di appoggiare concretamente il centro. Il prof. Ago, delegato dei governo italiano, ha dichiarato che l'Italia sta per decidere un aumento considerevole del numero delle borse di studio per il centrò. Per il decennio 1965-1974 l'Italia si è già impegnata a versare un contributo annuo di circa mezzo miliardo di lire. Nella.stessa riunione il rappresentante canadese ha annunciato che « il Canada continuerà a dare il suo contributo ». Il direttore del Centro Philippe Blamont ha presentato il bilancio del 1968: vengono effettuati 24 corsi per circa 900 persone, provenienti da ogni parte del mondo. s. d. v.

Persone citate: Centro Philippe, David A. Morse