Pianelli: «Non trovo gli assi adatti a rinforzare il Torino» di Bruno Bernardi

Pianelli: «Non trovo gli assi adatti a rinforzare il Torino» La squadra granata in difficoltà dopo l'infortunio a Ferrini Pianelli: «Non trovo gli assi adatti a rinforzare il Torino» Il « presidente sotto accusa » spiega le difficoltà del mercato calcistico - Per ingaggiare nuovi giocatori che non valgono più di quelli a disposizione dei granata, tanto vale dare fiducia ai giovani - Chiesti dal Padova cento milioni per il trentenne Catalano? E' bastata la sconfitta di j Verona, la prima della stagione, a mettere in discussione il lavoro dei dirigenti del Torino. I tifosi sono in agitazione: soscengono che se la squadra si fosse adeguatamente rafforzata durante la campagna acquisti estiva, adesso Fabbri non si troverebbe in difficoltà per rimediare all'assenza di Ferrini, operato di menisco. Il presidente granata Pianelli, rientrato in sede da Milano dove l'altro ieri al termine della riunione di Lega, ha avuto numerosi contatti con esponenti di altri clubs per trattare eventuali nuovi acquisti ha così risposto alle accuse: « Ripeto quello che ho detto alcuni mesi orsono. Questa estate Vieri, Ferrini, Combin, Poletti, Agroppi e qualche altro sono stati chiesti da grosse società. Li abbiamo tenuti, rinunciando a cifre elevate. In pratica, non vendendo, il Torino ha fatto sacrifici notevoli, proprio come e avesse riacquistato i suoi ^ssi. Per quanto riguarda i nuovi, il Torino aveva bisono di fuoriclasse; ma le ciire di Riva, Mazzola, Rivera, posto che venissero immessi sul mercato, sarebbero salite a quotazioni eccezionali. Per questo motivo, ci siamo tenuti i nostri giovani quelli già affermati e quelli molto promettenti e mi pare che dal punto di vista economico sia stata buona politica ». « Il Torino di oggi, però non riesce ad offrire il gioco brillante della scorsa stagione. Come si spiega? ». « Prima di rispondere a queste domande vorrei ricordare ancora un particolare. E' trascorso appena un anno dalla scomparsa di Meroni. Il pubblico dimentica quale vuoto questo giocatore abbia lasciato dietro di sé ». « Esatto. Ma veniamo al Torino attuale ». « Gli infortuni occorsi a Poletti e Ferrini prima dell'inizio del campionato, gli incidenti che hanno privato la squadra di altri titolari, giustificano in buona parte la flessione di rendimento. Un Torino incompleto, anche se guidato da un trainer di valore come Fabbri, non può rendere al massimo. Noi siamo favorevoli alla politica della valorizzazione dei giovani. Essa, l'anno scorso, ha dato buoni frutti. Tutti ci invidiano sotto questo aspetto. Ma ì giovani debbono logicamente acquistare esperienza prima di esprìmere in pieno le loro qualità. Fino a domenica scorsa la nostra squadra era imbattuta. Ha perso a Verona, ma non si deve creare un dramma per questo. Contro i veneti, che tornavano sul lorc campo dopo tanto tempo ed erano particolarmente lanciati, i granata hanno incontrato una giornata negativa: non erano nelle migliori condizioni psicologiche anche per l'assenza di Ferrini. La sconfitta di Verona non sarà l'unica, purtroppo. Ogni squadra ne deve subire in campionato. Per quanto ci riguarda dobbiamo sempre reagire con decisione. La direzione continua ad aver fiducia nell'allenatore, nella squadra nei giovani ». « Acquisterete un giocatore sul mercato d'autunno? ». « Se qualcuno trova un elemento disponibile di classe superiore a quelli in forza al Torino, gli metto senz'altro a disposizione la somma necessaria ed approvo l'acquisto...» « A che punto sono le trat tative con il Padova per Ca talano? ». « Si sono arrestate. La mez zala costa troppo. Giocatori a cifre ragionevoli non ne esi stono. Noi abbiamo bisogno di un attaccante che sostituì sca Ferrini per in. mese. Si tratterebbe insomma di un rincalzo. Ed e assurdo pagarlo cifre come quelle che ci sono state chieste ». Negli ambienti del « mercato milanese » correva ieri voce che per il trentenne Catalano il Padova volesse circa 100 milioni. Il presidente granata non ha però fornito particolar' in proposito. « In conclusione — è stato ancora domandato al comm. Pianelli — il Torino non compra nessuno? ». « Non posso escluderlo. Le liste si chiuderanno fra otto giorni C'è tempo per studiare una soluzione diversa. Ma al momento attuale c'è poco da scegliere. Come tifoso capisco certe reazioni dei nostri sostenitori, ma come diligen¬ te debbo rimanere con i piedi a terra ». « Lei pensa che il Torino, in queste condizioni, riesca a far fronte a tutti i suoi impegni di campionato, Coppa delle Coppe e Coppa Italia? ». « Certamente. Ci riuscì quando il torneo era di 34 partite: arrivò in semifinale nella competizione europea e in final" nel trofeo nazionale. Ogii dispone di una "rosa" di giocatori forse superiore. A maggior ragione può fare di più. Non i miracoli, beninteso, ma buoni risultati. In definitiva non ci sono problemi. In campionato abbiamo perso una sola volta, in Coppa delle Coppe, con il sorteggio favorevole, siamo già qualificati agli ottavi di finale e in Coppa Italia siamo ammessi al secon '-* turno. Se nel torneo dovremo rinunciare a Ferrini ani ira per qualche partita, penso che il "capitano" sarà già in campi, per le Coppe. Chiedo ai tifosi un po' di pazienza e molta fiducia. Voler bene al Torino significa sostenerlo nei momenti dir 'Hi e non pretendere spese pazze che intacchino la solidità del Club. E chissà che prima della chiusura del mercato di novembre non si verifichi una sorpi-esa lieta. So che ì tifosi la desiderano. Anch'io sono dispo 'j a compiere sacrifici economici per rinforzare il Torino. Ma il niocatore adatto chi me lo trrva? ». Bruno Bernardi -f

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