Vecchi libri e donne nuove

Vecchi libri e donne nuove Vecchi libri e donne nuove Sbirciato obliqitaraente dal riventKe, meco IcggeiMlo a sbalzi le mosclio, hiji'Jgliato a lungo il vecchio volume senaa'opertina di Elicti Key: comporandolo ano per dargli piet-csa sepoltAira, quale ro^tne spirituale della mia adolescenza, al gìrto prezzo di soldi trentotto. Questo libro corse l'Europa in dii^iscimo verso il novecento, tempo del fll'alismo libertario, del monismo evoluzioni/i, dell'Eva novella, di Ibson, della cuocal'u-ginia che mi apriva le rosse braccia|ossenti, della repubblica di libero amproRedento lavoro di cui ella mi rendeva oaiiie l'immagine odorosa di rosmarini e nocsioscata. Vi si legge santo essere l'amore, ixin -l'individiio, santa la donna, e mancatdibertà soltanto a mettere in opera tutta;«Rsta santità. All'amore si commette di jrificare la società da poligamia e proStnzione, legali © illegali. Al sentimento aoroso individuale si rimetto la sorte delljeamiglie da dovere essere separate quado l'amore non più le santifichi. E sopranni cosa si proclama il riconoscimento alle jt-nne della pensonalità piena affincliè posàlio, 'conformo loro natura, essere tutte amjiti e tutte madri... Perchè dunque, o -[Ina personalità della cuoca "Virginia, lura amazzone temuta al mercato e in becch|a, inferocivi tu di spavento al sospetto dia maternità., e gli amori schiusi con gli sikragi regolarmente obliavi con l'insaa,mento del porco a San Martino? *** Come tuttora in America, anche in Europa, a quegli anni, gli anni opimi corsira il settanta e il quattordici, il genere unino ammirava sé stesso. On ne gobait. Vivido a buon mercato, i borghesi credevai o al proprio perfezionamento morale e oonf^avano la religione dell'umanità, a In |el« lezza, agitando ramo di palma, asccpi, « Uomo, il pendio del secolo: in bell«a, n in altiera virilità! ». Ma poi fu un'anna ventosa e bugiarda, un'anima di ottimìno servile che nello spengersi esalò l'umanitco secolo salutato a.l nascere con la fiera oostrofe del poeta Schiller. Taciute le feto interiori, la gente rimirava facili e triiali visioni di beatitudine sociale — pacifisio, socialismo, femminismo — alla cui satnpiaggine salivano, incensi di sacrifizid le flatulenze della die;ustiono felice. À qSalsiaai bipede di cui si consacravano gii istiti, bisognò, oou evidente arbitrarietà, atribuire una eticità che li governasse. Cosìloll'atto che scatenava la guerra di tutti copio tutti, potette il borghesume felicitarsi jon quella sua fraternità sciropposa e attasatiocia di cui la falsità morale si dissetai In tale chiarore di paralume azzurrò la sarittrioe Ellen Key (^che chic, a quel tmpo, essere svedese !) vide il problema feitninile, posto in astratto dal giusnatnralismdndividuaJista e in concreto dallo svi!uppteapitalistiòo dell'economia. Il suovolumijritrovato àapo tànt'auni tra il detrito d« rivendugliolo, avevo io letto con rapimeifco, varcando quello con idillica accoratezza Riamato 1 limitare di gioventù ». Discordinti esperienze simultanee, la grave fede élla femminista predicatrico e- l'arido dlinganno degli amori acerbi mi illumina-jino il oontrosoneo del femminismo. Più trdi conobbi essere quello il .oontrosonso -nide^ simo, unico, che incrina tutta la entità dell'individualismo ottimista, © che esfoso alfine '— a travolgerla,' io epero — nel *mpo della competizione tra nazioni, per .'"individualità — o come indispensabile al genere ■amano! — della nazione serba. ^'ardita e innocente aignora Ellen Key bandiva il diritto della donna non gi ài piacere, alla vanità, al lusso, bensì — nji in quale pianeta si trovava allora la Svìia? — alla maternità e all'amore. Diritto all'abnegazione, alla fedeltà — ultima narola dei diritti dell'Uomo 1 M4 fedeltà e abnegazione sono non volontà legale estensibile a una coppia di scimpaizè in calzoni di gabardina e tacchi alti: B^no grazia individuali, che chi per nascita o acquisto le possegga, da so le ripete e lòlo da se. Oggetti non di diritto umano e comune bensì di diritto partioolar» e divino. La logica dei riformatori sociali, allora in gran voga, reperibile tuttora légli scolatoi del pensiero morto, era per contro questa: l'uomo nasce dalla scimmia, Hunque ciascun uomo e un dio. La signora |lllen Key, voltava al femminile: ciascuna duina ò un» vergine madre, cui solo manca, aog1giungeva, il voto politico e amministrajf ivo. Al modo che i suoi maggiori spirituali] Lu¬ tero e Rousseau, avevano fantasticato quel libero cittadino ohe vediamo commerciarsi la propria personalità politica, quel libero cristiano che vediamo rimandare a dopo morte la salvazione dell'anima, a quel modo la svedese fantasticava della libera Eva. Questi moralisti riformatori misurano sempre la zoologia uniana al proprio cuore diverso, alto e solitario: e si ostinano a dimenticare le parole conchiusive del loro capostipite: n— Signore, Signore, perchè mi hai abbandonato? n. Il Cristianesimo essenziale è tutto in questo bollettino ili sconfitta. *"* Or ecco, tra i popoli e le classi preminenti, compiuta di fatto e parzialmente notata in diritto queìì'enuuicipazione femminile da cui Amore e Maternità tanto si ripromisero nel volume riarso dal sole e scabro di polvere che ritrovo dopo quasi trenta anni sul banco ambulante. A coloro che, nel linguaggio del tempo, si sarebbero chiamati gli evoluti, ne resta qdel tanto di maternità che non si potrebbe sottrarre al forcipe delle necessità ereditarie e patrimoniali: quel tanto di amore che compie sbrigativamente i balli in voga nei giardini oscuri degli alberghi d'estate, t x Tale la gento per cui s'affaticano gli itìiparadisatori della terra. Gli altri nonhanno bisogno di loro per scoprire il proprio paradiso entro se stessi. *''* t Per queste ragioni la donna del secolo ir ventesimo conferirà nuovo valore all'arte, a alla scienza, alla letteratura... ». Questo sì. Il nuovo valore dia le donne contribuisoono a conferire alla letteratura, all'arte e alla scienza è la commerciabilità. Grande divu gazione hanno infatti le opere dell'arte poiché conservatori musicali, accademie di pittura e facoltà di lettere rovesciano artiste e dottoresse a serie sul mercato. Da quando la Sistina e le Nove Sinfonie sono usate, insieme col tennis e col mah jon-t/f/ a mettere in valore le ragazze di buona famiglia, i tigli dei borghesi vi prendono intoreesc. Beethoven e Michelangelo, maltrattati e solitarii in vita, ne hanno popolarità grande tra i posteri. Ragione per la quale fermamente si trattengono dal rinascere lasciandosi rappresentare da pittori e musici che nascono, vivono e muoiono nello critiche dei giornalisti. Poco danno: artiprti che giungono alla moltitudine siplo qualche secolo dopo la perenzione dei diritti d'autore non gioverebbero al riassestamento dell'economia nazionale, vertice di tutj-i i nostri sospiri. E tra Je letterature moderne, quella che. mai ebbe nò avrà un Beethoven, un Goethe, uno Shakspearo, un Michelangelo, un Dante, quella appunto rende alla patria il massimo di simpatie e di quattrini, poiché le donne francesi che la governano, e foggiano a immagino propria, la serbano in quella perfecfion He. la. mediocrité. rilevata dai Goncourt a proposito nientemeno che di Molière, la quale è genio della loro stirpe e insieme della civiltà attuale. « La donna ventura di cui mi compongo i l'immagine ideale... possiede ricca pie« n.ezza e perfetta semplicità: raffinata cul« tura e naturalezza primitiva : individuai lità fortemente accentuata e femminità t purissima... •. O Ève future, che sareste poi voi dai capelli corti e il giunco da passeggio sotto l'ascella, perdonate a costei che certo portava tacchi bassi nò sapeva quello che si dicesse ! Non per malo animo di nuocervi vi attribuiva naturalezza, semplicità, femminità: ma ignorava i gusti degli nomini futuri. E' il proprio dei riformatori di ignorare i gusti, e quanto altro sia degli uomini, di tutti gli uomini, futuri, presenti e passati. Nonché di considerare in buona fede come uomo vero ogni bipede che non sia quadrumane antropoide. Vero che la ingenuità silvestre della buona signora svedese trascende le convenienze di buona società. Nei seguenti termini, ella vi ha, o donne contemporanee, annunziate: « ...Ella (l'Eva futura) sarà casta non per a freddezza ma per passione : risorbata non n per debolezza anzi per generosità di sanii gue: obbedirà ai sensi perchè l'anima trat boocherà di sentimento: sarà sincera per « orgoglio: esigerà amore grande perchè k immenso lo offrirà... ». Quali sconcezze! Perdonatele, e rassicurate i vostri genitori che il romanticismo è definitivamente superato, e voi siete diverse da questo funesto vaticinio, e però troverete marito e tutto quanto vi bisogna, BERGERET.

Persone citate: Beethoven, Ellen Key, Goethe, Goncourt, Rousseau, Schiller

Luoghi citati: America, Europa, Virginia