Il Torino attacca ma non riesce a segnare con il Vicenza: 0-0

Il Torino attacca ma non riesce a segnare con il Vicenza: 0-0 I granata, privi di Ferrini Poìetti e Cereser, non hanno convinto Il Torino attacca ma non riesce a segnare con il Vicenza: 0-0 Un'acrobatica rovesciata del portiere Loison salva i veneti da un autogoal - Discutibile l'arbitraggio di Acernese - Confuse manovre della squadra di Fabbri - Promettente esordio fra i torinesi di Unere Una buona dose di confusione, oltre ad un po' di sfortuna, hanno impedito al Torino di superare l'accanita difesa del Lanerossi Vicenza, ed i veneti hanno conquistato così uno zero a zero che, tutto sommato, finisce con l'esser accettato sia dai granata che dai biancorossi come il risultato più logico. La squadra torinese non ha giocato bene, non ha soddisfatto i suoi tifosi, ma, come ha voluto giustamente mettere in risalto il trainer Fabbri, mancava di tre calciatori del valore di Ferrini, Poletti e Cereser. In queste condizioni è difficile pretendere una manovra piacevole e ordinata, tantopiù se ci si trova dinnanzi, a sbarrare il passo, una formazione decisa — come appunto quella vicentina — a non cedere se non dopo dura lotta, una for- mazione capace di non limitarsi solo ad una rinunciataria difesa, ma di portare a sua volta attacchi abbastanza insidiosi. In questo contesto generale della partita, con un Torino impegnato con l'animo di sempre ma senza la stessa fruttuosa lucidità, e con un Vicenza per nulla disposto a lasciarsi sopraffare, vanno ricordate le discutibili decisioni dell'arbitro Acernese. Il signor Acernese certo non « patisce » alcun complesso favorevole alle squadre di casa; tutto il contrario, anzi: perché in tre occasioni i tifosi granata hanno gridato al rigore, e sempre l'arbitro ha fatto cenno di continuare il gioco anche quando, come nel caso di un atterramento di Agroppi e poi di una successiva « carica » a Mondonico (avvenuti ambedue in area vicentina), gli estremi della massima punizione probabilmente c'erano. Il risultato, comunque, è sostanzialmente esatto. Fabbri ha schierato un Torino d'attacco, un Torino molto giovane con l'esordiente Unere in difesa a rimpiazzare Cereser, con la coppia Mondonico-Carelli in attacco, ed i granata hanno palesato pregi e difetti derivanti da una impostazione del genere: accanimento e vibrante « carica » offensiva all'inizio, e poi, quando l'andamento dell'incontro si è fatto più difficile, una sorta di scoramento e di confusione che ha bloccato parecchi dei torinesi. Non era facile, in queste condizioni, superare un avversario come il Vicenza, che in precedenza aveva messo in dura difficoltà l'Inter e che poi aveva battuto il Bologna. Cinesinho, il trentatreenne centrocampista che la Juventus ha ceduto quest'anno, è stato ancora una volta l'ordinato ispiratore del gioco biancorosso, da lui son partiti i più pericolosi passaggi sfruttati volta a volta dal vivace Reif o dal centravanti Vitali. Le intenzioni tutt'altro che rinunciatarie del Vicenza si vedevano sin dall'inizio. Reif e Biasiolo impegnavano a turno Vieri, ed il Torino controbatteva con un paio di punizioni calciate da Moschino e dall'esordiente Unere. Al 13' si registrava la prima bella manovra del Torino, con un'intesa Mondonico-Moschino - Mondonico-Combin, conclusa con un tiro alto del centravanti, che strappava i primi applausi ai tifosi granata. Il Lanerossi ribatteva con decisione: e su un traversone teso di Cinesinho, Reif si proiettava per colpire di testa ma sfiorava solo la palla e Vieri parava in tuffo. In apertura di ripresa, Fabbri ovviava ad un certo sbilanciamento della squadra sostituendo Carelli con Corni, elemento più adatto al lavoro di interdizione, ma lasciava sempre troppa libertà a Cinesinho, mantenendo sul brasiliano Moschino. Al 21' Luison si esibiva in una acrobatica rovesciata di piede, proprio sulla linea di porta, che impediva un autogoal di Calosi, ma sulla palla si avventava ancora Agroppi. duramente ostacolato e messo a terra da Biasiolo. Niente rigore, per Acernese. Al 25', dopo uno scontro con Vieri, Reif rimaneva doloran¬ te a terra ed il portiere granata con una certa rudezza lo trascinava fuori campo: l'attaccante vicentino, colpito alla gola, veniva portato semisvenuto in barella negli spogliatoi ed era sostituito da De Petri. Le battute finali erano convulse, il Torino attaccava in massa. Rossetti deviava con un braccio, in area, un cross di Facchin e al 35' Mondonico veniva atterrato da Volpato un paio di metri entro l'area. Ma anche questa volta l'arbitro non concedeva il rigore e spostava la palla fuori dell'area per far battere la punizione. Paolo Patruno Torino: Vieri; Fossati, Unere; Puja, Trebbi, Agroppi; Mondonlco, Carelli (Corni nel 2° tempo) Combin, Moschino, Facchin. Portiere di riserva Sattolo. Lanerossi Vicenza: Luison; Volpato, Rossetti; Tumbùrus, Carantini, Calosi; Fontana, Cinesinho, Vitali Biasiolo, Reif (dal 28' della ripresa De Petri). Portiere di riserva Ciaschini. L'attimo più emozionante della partita al 21' della ripresa: il portiere Luison, con un'ardita rovesciata, rinvia sulla linea della porta II pallone deviato di testa dal proprio compagno Calosl salvando II pareggio del Vicenza a Torino (f. Molslo)

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