Magnifica prova di Anastasi nella partita con l'Atalanta

Magnifica prova di Anastasi nella partita con l'Atalanta Battuto il record d'incasso: 48 milioni Magnifica prova di Anastasi nella partita con l'Atalanta (ma la difesa juventino ieri era fuori forma) DAL NOSTRO INVIATO Bergamo, lunedi mattina. Ecco che, subito, alla prima giornata di lotta, una di quelle sorprese che tanto temevamo ci capita fra capo e collo. Una delle squadre che vanno per la maggiore e sulle quali tutti ansiosamente concentrano l'attenzione, rischia di farsi battere da una compagine cui nessuno attribuisce soverchia importanza. Un risultato di parità arriva a risolvere a mala pena la situazione. La partita in sé è stata delle più strane. Nello spazio del primo tempo si sono registrate la bellezza di sei reti. La prima di esse — molto bella — è stata segnata, subito in apertura dell'incontro, da Anastasi. Si era al quarto minuto di gioco, ed il centravanti Juventino, non sorvegliato da nessuno, piombava sul primo centro che lo raggiungeva e,~ con tutta tranquillità, deviava la palla in rete. Uno a zero. Pareva essere la premessa di una ampia messe. Macché! Al 10° minuto Clerici approfittava di un malinteso fra due difensori bianconeri, e senza difficoltà alcuna pareggiava. Uno a uno. Un quarto d'ora di gioco veloce e spigliato — il migliore degli ospiti in tutta la partita — ed Anastasi segnava ancora: una rete che era uno splendore. Due a uno. Subito dopo l'ala destra Nastasio, passato temporaneamente all'ala sinistra, da due passi pareggiava nuovamente: due a due. E, poco dopo, una secca legnata di Clerici mandava i bergamaschi in vantaggio. Minuto finale. Un pallone stupido si sofferma nelle vicinanze della porta dell'Atalanta. Nessuno dei difensori interviene. Spunta allora Del Sol e mette d'accordo tutti quanti con un tocco basso che batte nettamente il portiere De Rossi. Sei reti in quarantacinque minuti. Trasecolano tutti. Cosa succederà ora? Nulla. Il sacco è stato vuotato. Non ci sono più munizioni da sparare. Grande lotta nel¬ la ripresa, colla Juventus che preme per un quarto d'ora e che poi si fa dominare dal bergamaschi che corrono più decisamente e lottano con estrema energia. L'incontro diventa duretto. Sacco sostituisce Salvadore poco prima della mezz'ora e Novellini prende il posto di Nastasio dieci minuti più tardi. La partita diventa scialba, ed il risultato si fa giusto. Una Juventus che gioca come questa non dà l'impressione di poter puntare con facilità allo scudetto. La difesa è ben lontana dalla granitica forma tecnica e materiale della stagione passata. A lavorare molto, come quantità, rimangono la mezz'ala Benetti ed il centravanti Anastasi. Il primo si trova dappertutto dove la sua opera è necessaria. Il secondo segna due reti che sono una più bella dell'altra: la prima delle due è forse stata il numero uno del campionato di quest'anno. Nel complesso, la squadra è stata confusionaria e non ha dato grande prova né di ordine né di disciplina. L'unità era incompleta, è vero. Ma la scusante non è sufficiente per la scadente prova fornita. L'Atalanta si è portata in modo gladiatorio. Superati i primi minuti di timor panico, si è gettata nella lotta con un coraggio leonino, e dal modo in cui sono andate le cose ha attinto un coraggio sorprendente, i bravi difensori Dotti e Nodari hanno bloccato completamente, nel secondo tempo, tutte le velleità della prima linea Juventina, ed il pubblico non ha lesinato loro gli applausi. Vittorio Pozzo ATALANTA — De Rossi; Dotti, Nodarl; Tiberi, Pelagatti, Bertuolo; Nastasio (Novellini al 38' del sepondo tempo), Milan, Clerici, Dell'Angelo, Incerti. JUVENTUS — AnzoUn; Pasctti, Salvadore (Sacco dal 28' del secondo tempo); Bercelllno, Castano, Leoncini; l'avalli. Del Sol, Anastasl, Benetti, Zlgonl. Arbitro Monti di Ancona. Reti: al 4' Anastasl, al 10' Clerici, al 19' Anastasi, al 28' Nastasio, al 31' Clerici, al 45' Del Sol, tutti nel primo tempo. Spettatori oltre 32 mila, di cui 21.333 paganti (+9 mila abbonati) per un incasso record di 48.2&8.000 lire. Il primo goal del bianconero Anastasl, ieri a Bergamo contro l'Atalanta (Foto Moisio)

Luoghi citati: Ancona, Bergamo