In un clima di burrasca si apre il congresso del partito laburista di Mario Ciriello

In un clima di burrasca si apre il congresso del partito laburista Giorni di battaglia per Wilson ed I suol collaboratori In un clima di burrasca si apre il congresso del partito laburista I punti salienti in discussione: alta disoccupazione, controllo dei redditi, crescente indebitamento britannico verso l'estero Dal nostro corrispondente LONDRA, lunedì mattina. E' la stagione dei congressi politici. Finito U convegno liberale, s'apre oggi a Blackpool queUo del partito laburista, cui seguirà queUo del partito conservatore. Le elezioni generali sono ancora lontane, non saranno indette prima del '70 o del '71: ma ciò non diminuisce l'interesse verso queste « conferences ». n congresso laburista è, per tradizione, il più animato, il più burrascoso, con gli inevitabili scontri delle varie correnti e le impetuose offensive dei potenti sin¬ dacati. Quest'anno, l'atmosfera sarà più rovente che mai. Il premier Harold Wilson e i suoi collaboratori nel governo sono sotto il fuoco di parecchie batterie. Vi è l'alta disoccupazione, vi è U rigoroso controllo del redditi, vi sono le continue incertezze economiche e il crescente indebitamento britannico verso l'estero, vi è la diffusa insoddisfazione del pubblico, immalinconito da quello ebe considera un «declino nazionale», vi è la sempre più battagliera irrequietezza del Galles e della Scozia che chiedono vaste autonomie regionali. Accese battaglie esploderan¬ no su quasi tutti questi punti. Ma un eccessivo allarmismo sarebbe ingiustificato, per tre motivi. Anzitutto, perché qualche luce ha cominciato ad accendersi sul grigio panorama economico (miglioramento della bilancia commerciale, rafforzamento della sterlina, incoraggianti prospettive a lungo termine) e il governo non mancherà di porre in rilievo questi progressi. In secondo luogo, perché il partito «Tory» è in difficoltà, minacciato dalla comparsa di un'aggressiva «ala destra ». Infine, perché, da qualche anno, i congressi laburisti hanno minore Influenza di un tempo sulla politica governativa. Da quando è andato ■ al potere nel '64, Harold Wilson non ha mai tenuto conto deUe mozioni di sfiducia o deUe proposte approvate dalla maggioranza, usualmente per effetto di voluminosi voti sindacali. Ieri, la direzione del « Labour party » ha pubblicato il suo « manifesto » precongressuale. Fra le varie idee per il futuro ve ne sono tre di particolare interesse: una « imposta sulla ricchezza» (cioè una più forte tassa sui beni mobili e immobili), un «codice di condotta » per prevenire «abusi di potere» da parte deUe grandi società, e qualche riforma in Scozia e GaUes. Il «manifesto» — e questo per desiderio del ministro deUa Tecnologia Wedgwood Benn — riconosce inoltre gli errori commessi. «Pensavamo che 1 problemi economici nazionali potessero essere risolti più rapidamente di quanto si sia dimostrato possibile. Abbiamo sottovalutato U tempo necessario per creare nuove risorse economiche e per correggere le debolezze delle nostre strutture economiche». Mario Ciriello

Persone citate: Benn, Harold Wilson, Wedgwood

Luoghi citati: Galles, Londra, Scozia