La lotta per la successione sta dilaniando il Portogallo di Sandro Viola

La lotta per la successione sta dilaniando il Portogallo SsklBLxaw* è iste ni j* jr»e più gestire La lotta per la successione sta dilaniando il Portogallo Si attende di momento in momento un decreto presidenziale con la nomina del nuovo Presidente del Consiglio - Militari ed estremisti di destra si oppongono alla designazione di un moderato come Marcelo Caètano DAL NOSTRO INVIATO Lisbona, lunedì mattina. Per un paio d'ore, nel pomeriggio di ieri, è parso che la crisi portoghese fosse vicina alla soluzione. I giornali della sera, Diario Popular. Diario de Lisboa e A Capital, sono.restati fino all'ultimo con la prima pagina « aperta », in attesa di una grossa notizia. La notizia, evidentemente, era quella di un decreto presidenziale con la nomina del successore di Salazar. Ma alle 17 lo stato d'all'erta è finito, e si è chiu¬ so così — senza alcuna novità — il settimo giorno della crisi. Salazar intanto è sempre gravissimo. Le sue condizioni erano peggiorate nella notte tra venerdì e sabato, poi si era ripreso, ma all'alba di ieri è parso di nuovo sul punto di spegnersi. L'unico a restare ottimista e a rilasciare dichiarazioni in questo senso (provocando violente reazioni nei medici curanti) è un vecchio amico dello statista, l'ottantaduenne fisiologo Bissaya Barreto. Tutti gli altri, i medici della clinica della Croce Rossa, i politici, gli osservatori stranieri, escludono qualsiasi possibilità di una ripresa. Quello che è certo, è che 10 scontro per la successione dura molto acceso. A far esitare il presidente della repubblica Thomaz non è più, come nei primi due o tre giorni, la difficoltà politica e psicologica di dimettere d'autorità Antonio Oliveira Salazar. Il Portogallo è senza presidente del Consiglio da ormai quindici giorni (Salazar venne infatti operato 11 7 scorso), il che equivale a una paralisi amministrativa. Ieri mattina, per esempio, erano stati portati da firmare al ministro di Stato alla presidenza del Consiglio, Motta Veiga, sei decreti-legge, ma egli ha potuto firmarne appena tre, dato che la Costituzione lo autorizza a varare soltanto provvedimenti d'ordinaria amministrazione. Se il presidente della repubblica Americo Thomaz esita, quindi, è perché intorno ai nome di Marcelo Caètano, che è il successore più probabile di Salazar, si sono formate opposizioni fortissime. Abbiamo elencato, ih ima corrispondenza precedente, i gruppi opposti a Caetano e le ragioni che li spingono a contrastarne la designazione come nuovo presidente del Consiglio. L'estrema destra del regime è preoccupata che Caetano possa decidere di rammodernare la facciata politica portoghese, creando così, oltre che uno spiraglio da cui potrebbero irrompere troppe e pericolose novità, seri disagi a chi aveva tenuto finora le posizioni « dure ». Sono gli uomini dell'apparato repressivo, i militari più anziani, i dirigenti del partito unico (l'Unione Nazionale), i gruppi più scopertamente fascisti. Alla loro testa ci sono il membro del Consiglio di Stato (ex ministro delle Corporazioni, ex presidente della Assemblea nazionale) Noares de Fondeca, e il vecchio generale Santos Costa. La decisione comunque non può tardare, e molti osservatori l'attendono d'ora in ora Le previsioni sono sempre per Caetano. Si tratta di vedere su quale base si raggiungerà un compromesso con i gruppi oltranzisti, il che fornirà sicure indicazioni sul futuro politico del Portogallo. Secondo alcune voci, Caetano avrebbe accettato di dirigere l'attuale governo (dove gli ultras tengono buone posizioni e altre, importan¬ tissime, ne tengono i militari), con una sola esclusione: quella del sottosegretario alla presidenza Venancio Paulo Rodriguez, che era l'uomo che controllava per Salazar la stampa, la radio e la televisione. Questa soluzione non sarebbe una vittoria ma neppure una sconfitta dei « moderati ». R>rsta tuttavia probabile la soluzione di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi, e cioè Caetano presidente del Consiglio, con due vice presidenti. Su queste ultime cariche le voci sono moltissime e contraddittorie, ma le più ricorrenti riguardano l'ex ministro della Giustizia Antunes Varela e il generale dell'aviazione Kaulza de Arriaga. Caetano si troverebbe in questo caso sorvegliato da vicino, e perfino le modifiche di facciata dovrebbero essere rinviate a tempi migliori. Sandro Viola «>

Luoghi citati: Capital, Lisbona, Noares De Fondeca, Portogallo