«Mio marito vuol fare uccidere l'uomo che crede mio amante»

«Mio marito vuol fare uccidere l'uomo che crede mio amante» Piacente signora al centro di una misteriosa vii «Mio marito vuol fare uccidere l'uomo che crede mio amante» I due presunti sicari armati di pistola e coltello affrontano l'uomo - I carabinieri intervengono mentre stanno litigando davanti al bar della donna - Arrestati - Ricercato anche il marito geloso Altro latto: assalito da teppisti con spranga di ferro Una giovane e piacente signora è al centro di una vicenda misteriosa che 11 ten. Formato del carabinieri sta cercando di chiarire. Si chiama Maria Dezanl, ha 27 anni, abita con due figlie presso il bar di cui è proprietaria in corso Giulio Cesare 157. Da circa un anno è separata dal marito, Giuliano Buzzegoli, 29 anni. Questi è ancora molto Innamorato di lei ed è tormentato dalla gelosia: nella notte tra sabato e domenica avrebbe addirittura incaricato due amici di « far fuori » il presunto rivale, il carbonaio Enzo Di Costa, 31 anni. Grazie al servizio preventivo e repressivo coordinato dal col. Dellucca, tra le stazioni dei carabinieri, 11 Nucleo investigativo ed 11 « pronto Intervento », il ten. Formato ed 1 suol uomini sono riusciti ad intervenire tempestivamente. I due presunti sicari sono stati bloccati quando già avevano affrontato la « vittima » e sono stati arrestati. In auto avevano una pistola ed un coltello. Sono Mauro Brescia, 31 anni, da Nichelino, via Cagliari 30, e Francesco Nicastro, 21 anni, abitante in via Santa Chiara. Il primo ad essere notato da una pattuglia è stato Mauro Brescia: era al volante di una « 1500 » targata Lecce, In una stradella laterale di corso Giulio Cesare. Alla vista dell'autoradio, egli è fuggito facendo perdere le tracce, ma la targa ha .consentito, pochi minuti dopo, di rintracciare la « 1500 » davanti al bar della Dezanl. Sul marciapiede, a qualche passo di distanza, Mauro Brescia discuteva animatamente con Enzo Di Costa. Quando 1 carabinieri si sono avvicinati, 1 due sono am- mut oliti ed hanno consegnato 1 documenti per il controllo. Frattanto dal caffè è uscito furtivamente Francesco Nlcastro. Si è avvicinata alla « 1500 », ha preso qualcosa dai sedili, ed ha cercato di allontanarsi. E' stato bloccato. In una tasca aveva una pistola cai. 7,65 (dal caricatore mancavano due colpi sparati di recente) nell'altra c'era un coltello a serramanico. A questo punto 1 carabinieri sono disorientati, pensano di aver troncato un « regolamento di conti », ma Maria Dezanl Buzzegoli esce dal bar esclamando: « Lo sapevo che sarebbe finita cosi... Meno male che siete arrivati in tempo, altrimenti finiva male. Mio marito vuole ammazzare il Di Costa ed ha incaricato Mauro Brescia che è suo amico ». Mentre 1 carabinieri interrogano la donna, nel caffè squilla il telefono: è proprio il marito: a Hai visto il Brescia? » domanda. « L'hanno preso i carabinieri > risponde la donna e subito 11 marito toglie la comunicazione. In caserma, durante gli Interrogatori, la vicenda ridiventa oscura. Mauro Brescia proclama la sua innocenza, Francesco Nlcastro dice di aver preso le armi solo per fare un favore all'amico, Enzo DI Costa si mostra sbalordito. E' l'unico ad essere rilasciato, gli altri due vengono chiusi in carcere per porto abusivo d'armi. Dal canto suo Maria Dezanl cambia la versione del fatti. « Ero agitata — dice —. Non so nulla della lite tra quei due che conosco solo di vista. Il Di Costa non è il mio amante: io voglio ancora bene -a mio marito; spero di fare la pace con lui. Dobbiamo mettere la testa a posto tutt'e due, soprattutto per le nostre bambine ». I carabinieri però non sono soddisfatti e ricercano Giuliano Buzzegoli, 11 marito geloso. •k Ieri sera alle dieci un operalo è stato aggredito e brutalmente picchiato da due teppisti che hanno oercato di strappargli 11 portafogli. SI chiama Rocco Ernia, 25 anni, via Principe Amedeo 44. Era con 11 cugino Francesco, diciannovenne. In corso Tortona, sul lato del contro¬ viale che non è Illuminato, su una « Vespa » vistosamente decorata, sono giunti alle loro spalle due sconosciuti. Indossavano giubbotti di pelle nera, avevano 1 capelli molto lunghi. Il giovane sul sedile posteriore è balzato a terra all'Improvviso ed ha colpito l'operaio alla nuca con un manganello, o forse un sacchetto di sabbia. Rocco Ernia è caduto in avanti. Quando si è rialzato lo fronteggiava l'altro teppista. « MI ha colpito al viso con una spranga di ferro » racconta l'operaio. Due o tre colpi violenti che gli hanno aperto una ferita al naso. Lo sventurato è caduto a terra e mentre il nipote correva terrorl7zato in cerca di aiuto, gli aggressori hanno ancora Infierito con calci e pugni. Dal vicino deposito dell'ATM, sono accorsi alcuni tranvieri. I teppisti, chini sulla loro vittima, cercavano di strapparle il portafogli dalla tasca posteriore del pantaloni, ma alla vista dei soccorritori sono fuggiti passando con la motoretta sulla banchina del corso. -♦- Farmacie: durante il periodo di ferie è sospeso il turno di riposo del lunedi mattina. L'aggredito Rocco Ernia

Luoghi citati: Lecce, Nichelino