Giovane non si ferma all'alt dei carabinieri inseguito spara ed è ucciso da una raffica

Giovane non si ferma all'alt dei carabinieri inseguito spara ed è ucciso da una raffica Drammatico conflitto a fuoco tra auto a Bergamo Giovane non si ferma all'alt dei carabinieri inseguito spara ed è ucciso da una raffica Aveva 19 anni - Era sposato da pochi mesi e padre di un bimbo • Arrestato l'amico che era con lui -1 due rincasavano dopo aver bevuto parecchio in una pizzeria con altri coetanei - Trovata sulla vettura della vittima una pistola - Il tragico episodio di notte (Dal nostro corrispondente). Bergamo, 28 ottobre. Un giovane alla guida della sua auto, sulla quale era con un amico, non si è fermato alV« ali » dei carabinieri ad un posto di blocco. Inseguito dalla vettura dei mìliti ha sparato. Gli agenti hanno risposto e il giovane è stato ucciso da una raffica dì mitra. La vittima è Claudio Orlandi; dì- 19 anni, sposato e padre di un bimbo, abitava ad Azzano San Paolo-dove è avvenuto il tragico conflitto a fuoco. L'amico, Emilio Moroni, anch'egli diciannovenne, residente in via'Zanica, a pochi chilometri da Azzano, è stato arrestato. Ieri sera l'Orlandi con la sua « 124 » era staio a Bergamo, che dista cinque chilometri dal paese, insieme con tre amici, tra i quali Emilio Moroni. Il gruppetto si era recato in una pizzeria cittadina. A quanto pare l'Orlandi e il Moroni avevano bevuto abbondantemente. Verso mezzanotte i quattro risalivano sull'auto, ma dopo un breve giro per là città i due amici dell'Orlandi e del Moroni scendevano, andandosene a casa a piedi. La vettura con i due giovani imboccava la via Paleocdpd a tutta velocità. La strada è spesso controllata da carabinieri e da agenti della questura, èssendo zona di convegno di diverse passeggiatrici. In sosta accanto al marciapiede vi erano appunto i carabineri, i quali, vedendo la « 124 » sopraggiungere a velocità eccessiva, le intimavano . l'« alt ». L'Orlandi rallentava fingendo di obbedire, ma quando giungeva vicino al carabiniere Cdpozzo, che gli aveva intimato di fermarsi, cercava a quanto risulta di investirlo. Quindi si allontanava a tutta velocità. . Il capopattuglia, carabiniere scelto Cornelio Spada, balzava sulla « Gazzella », sulla quale era già l'autista, e-iniziava così l'inseguiménto. L'auto dei fuggìaschi, giunta all'incrocio con via Quarengiti, si immetteva in questa strada senza rispettare il semaforo, che segnava rosso, e imboccava quindi, la provinciale per Crema. La « Giù? Uq.» dei ' carabinieri, lungo questa arteria abbastanza diritta e senza incroci importanti poteva guadagnare terreno, ma quando cercava di affiancare la « 124 » veniva urtata. ■ I carabinieri rischiavano così dì essere scaraventati nel fossato laterale, ma non desistevano per questo dall'inseguimento. L'Orlandi, giunto ad Azzano, svoltava sulla strada che porta verso il centro del paese e quindi imboccava una specie di viottolo dove i carabineri non potè- vano assolutamente superarlo. A questo punto, dalla «124» venivano sparati alcuni colpì di pistola: il capopattuglia Spada^ allora, imbracciava i\ moschetto automatico e rispondeva al fuoco: la raffica, a causa della strada sconnessa si alzava e invece di colpire le gomme dell'auto dei fuggiaschi raggiungeva la carrozzeria e il lunotto posteriore. La « 124 » sbandava e il Moroni balzava a terra sconvolto. L'Orlandi giaceva immobile sul volante. Veniva soccorso dagli stessi carabinieri e trasportato all'ospedale Maggiore di Bergamo, ma non appena giunto alla camera operatoria cessava di vivere. Un proiettile lo aveva colpito alla schiena. Sulla « 124 », che era stata raggiunta da 8 colpi, è stata ritrovata una pistola Beretta calibro 6,35 con un colpo in canna e tre nel caricatore. Due bossoli dello stesso calibro sono stati rinvenuti circa cinquecento metri prima del luogo in cui l'auto si è fermata. Il carabiniere Spada, che ha sparato, ha dichiarato che dalla « 124 » sono partiti alcuni colpi. Il Moroni dal canto suo ha detto di non avere mai visto la rivoltella che è stata trovata sulla vettura. Egli sfamane, dopo essere stato sottoposto ad un lungo interrogatorio, è stato trasferito alle carceri di Sant'Agata sotto l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Claudio Orlandi aveva compiuto diciannove anni nel giugno scorso. Si era sposato quattro mesi prima con una coetanea. Eugenia Lussano, e due giorni dopo le nozze la coppia aveva avuto un bimbo battezzato Roberto. Il giovane, che ostentava un atteggiamento sempre spavaldo, si era trasferito da Bergamo al vicino comune di Azzano San Paolo e lavorava in proprio come stuccatore. A quanto pare però cercava di arrotondare le modeste entrate con i furti. La vittima era stata infatti rinviata a giudizio assieme all'amico. Moroni perché accusata di essersi appropriata di auto e dì oggetti vari. u. g. Claudio Orlandi, 19 anni, ucciso presso Bergamo Il comandante dei carabinieri di Bergamo esamina l'automobile colpita: i proiettili hanno'ucciso,un giovarle in fuga che non s'era fermato all'alt (Tel. Ansa)