Longo colpito da trombosi Si è temuto per la sua vita

Longo colpito da trombosi Si è temuto per la sua vita Ima notizia tenuta segreta nei» duo giorni Longo colpito da trombosi Si è temuto per la sua vita La crisi risale a giovedì pomeriggio - Ieri un consulto con i professori Valdoni, Frugoni, Spallone e il neurologo sovietico Salazkin - Escluso per ora un intervento chirurgico - Il capo del pei va migliorando - Ha ricevuto Nenni in clinica - Gli auguri di Saragat e l'interessamento del Papa (Nostro servizio particolare) Roma, 26 ottobre. Le condizioni del leader comunista, on. Luigi Longo, ricoverato segretamente in una clinica romana due giorni fa per un'improvvisa crisi circolatoria, sembrano stasera meno drammatiche di quanto facessero supporre le prime indicazioni e, soprattutto, la muraglia di riserbo eretta dal pei. Da mesi Longo, che ha 68 anni, accusava stanchezza che si è fortemente accentuata ultimamente per lo « stress » causatogli dagli avvenimenti cecoslovacchi e dalle conseguenti decisioni che s'è trovato ad assumere. Già prostrato, il segretario del pei è stato colpito da un grave attacco giovedì pomeriggio mentre era in casa con la sua compagna e segretaria, Bruna Conti (Longo è separato dalla moglie, Teresa Noce). Prima, lievi capogiri, poi vertigini sempre crescenti, accompagnate da una fitta acuta alla spalla sinistra e da difficoltà respiratorie. Immediatamente convocato, il professor Mario Spallone, che fu medico di fiducia di Togliatti tanto da assisterlo anche a Yalta, ha visitato l'infermo ordinandone il ricovero nella sua clinica « Villa Gina », una lussuosa casa di cura dell*Eur. La situazione appariva preoccupante e le ansie sono aumentate nella notte fra giovedì e venerdì, che l'onorevole Longo ha trascorso con agitazione. I curanti decisero, dopo esami clinici e radiografie, di tenere un consulto ad altissimo livello chiamandovi non solo luminari italiani, ma anche il prof. Salazkin, celebre neurologo sovietico. Il consulto si è tenuto ieri sera nella camera 229, al secondo piano della clinica. Vi hanno partecipato i professori Frugoni (clinico medico), Valdoni (chirurgo), Filipo (specialista in otorinolaringoiatria), Alemà (primario neurologo al « S. Camillo » di Roma), il prof. Salazkin e 11 prof. Spallone. A quanto si sa, il consulto doveva stabilire la esatta natura della malattia e l'eventuale opportunità di un delicato intervento chirurgico per rimuovere possibili blocchi dei condotti sanguigni. L'intervento, almeno per ora, è stato escluso e i risultati del consulto devono essere stati relativamen¬ te tranquillizzanti se, stamane, il pei ha diffuso il primo e sinora unico comunicato ufficiale. Vi è detto che le celebrità consultate hanno riscontrato a Longo « circoscritti disturbi vascolari » e che il leader « riceve quotidianamente i suoi collaboratori ». Per quanto generica, la diagnosi pubblicata indica che si tratta di una forma probabilmente lieve di trombosi o emorragia limitata ad una zona, forse del sistema nervoso centrale. Longo, si assicura, non è impedito neanche parzialmente nella parola e nei movimenti: quindi non vi è paresi, né paralisi. A questo chiarimento mira la precisazione ufficiale che egli intrattiene i suoi collaboratori; la positiva circostanza è confermata dal segretario particolare de! leader, dott. Segre, e dall'addetto stampa, dott. Farkas. Essi ci hanno riferito che stanotte Longo ha riposato tranquillamente, oggi ha letto i quotidiani « divertendosi delle esagerazioni relative alla sua malattia », a mezzogiorno ha consumato una leggera colazione « decantando la bontà del bro¬ do, con l'unica lagnanza di non potervi mescolare un po' di barbera, secondo l'uso piemontese » (Longo è nato a Fubine Monferrato, in provincia di Alessandria). L'on. Nenni, che si è recato alle 13,15 a visitarlo per venti minuti, ha mostrato sorpresa per le condizioni del paziente, assai diverse da quelle che temeva. Il presidente Saragat ha fatto giungere a Longo gli auguri di rapida guarigione con una telefonata del segretario generale del Quirinale, avv. Picella. Anche i presidenti della Camera, Pertini, e del Consiglio, Leone, hanno inviato messaggi augurali. Longo ha risposto di persona a Leone ringraziandolo dei voti rivoltigli « per la lieve indisposizione che mi ha colpito ». In Vaticano si segue con vivo interesse il decorso della malattia e stamane un prelato, da noi interpellato, ha risposto di non sapere se Paolo VI abbia mandato gli auguri a Longo, ma che « certamente il Papa rrega». La malattia del leader pone problemi all'interno del partito impegnato in un vivace dibattito precongressuale. Lamberto Fumo L'on. Luigi Longo

Luoghi citati: Alessandria, Fubine, Roma, Yalta