Savona ha il nuovo sindaco però la crisi non è ancora finita

Savona ha il nuovo sindaco però la crisi non è ancora finita La città ha bisogno d'una giunta stabile Savona ha il nuovo sindaco però la crisi non è ancora finita Il neo-eletto è il socialista Zanelli - L'amministrazione di centro-sinistra dispone di 20 consiglieri su 40 - A novembre si vota il bilancio: potrà essere approvato se qualcuno dell'opposizione si asterrà (Dal nostro inviato speciale) Savona, 15 ottobre. « E' un'impresa non disperata ma certamente è un'impresa molto difficile», dice il nuovo sindaco di Savona, dott. Carlo Zanelli, arrivato alla carica dopo arruffate vicende, vicine ai limiti del litigio. Non si nasconde gli ostacoli che la sua amministrazione incontrerà dopo tante polemiche e dopo una crisi durata tre mesi, con profonde lacerazioni all'interno del suo partito, il psu. E' sintomatico un fatto: un consigliere socialista, Gerolamo Assereto, dopo aver votato ieri per Zanelli, si è dimesso da consigliere comunale. Ha spiegato di aver dato voto favorevole per disciplina di partito, ma di essere personalmente contrario alla formazione di una giunta priva di maggioranza. Venti anni di collaborazione con i comunisti non sono facilmente cancellabili a Savona, secondo i critici del nuovo schieramento psu-dc. Primo, grosso ostacolo è appunto questo: il centro-sinistra savonese dispone di venti voti, in consiglio comunale, contro venti dell'opposizione. Riuscirà la nuova giunta a far passare il bilancio e ad attuare un programma? Il neo-sindaco Zanelli non mostra affatto una sicurezza trionfante. E' un medico cardiologo, di aspetto riflessivo e maturo (ha cinquantasette anni), incline a diluire le asprezze delle polemiche nel gran fiume dell'esperienza. Dice: «Il bilancio sarà discusso a novembre. E' un rischio da correre. Potrà passare soltanto se i nòstri venti voti favorevoli non saranno bilanciati da altrettanti contrari. In altre parole, supereremo lo scoglio se qualcuno dell'opposizione si asterrà». Chi potrebbe astenersi? Ci sono intese su un programma? Prima di rispondere il sindaco Zanelli fa il quadro del Consiglio comunale: venti al centro-sinistra, sedici al pei, uno al psiup, tre alie destre. Poi dice: « Il programma dovrà essere definito dalla nuova giunta. Nessuna intesa esterna. La crisi ha scavato solchi fra i gruppi politici e c'è molto da fare_ per colmarli. Con i comunisti potremmo avere alcuni traguardi comuni, senza però dimenticare che il pei non è un partito democratico. E' però impensabile che alla votazione sul bilancio singoli consiglieri comunisti si astengano. Se il pei savonese deciderà per l'astensione lo farà in blocco, per compiere un gesto politico. Sarebbe un gesto apprezzato dalla cittadinanza. Un'altra crisi a novembre sarebbe disastrosa ». Il dott. Zanelli si dice molto preoccupato della situazione savonese dopo fallimenti e migrazioni di aziende che hanno impoverito la capacità di occupazione e il reddito. «La crisi di Savona è autentica, impossibile negarla. Do- po il graduale ridimensionamento della ex Uva, che dava lavoro a più di cinquemila operai, oggi ridotti a meno di mille, non c'è stato l'innesco di un robusto moto di ripresa. La " Servettaz " è stata riaperta, ma dà lavoro a un quarto dei suoi operai. La "Balbotin" è chiusa. Le vetrerie, che avevano una tradizione secolare, sono chiuse. Decine di officine minori smobilitano. Un'amministrazione comunale non può sanare direttamente queste situazioni, ma deve essere in piedi per aiutare la città nella ripresa, per agitare i problemi in sede politica, facilitare le intese e gli interventi». Quali sono i possibili impegni a lungo termine della giunta savonese? Il nuovo, sindaco risponde: « Azione decisa per il porto, prima dì tutto. E' il porto che dà ancora vita alla città. Vorrei arrivare a concludere le intese con Genova in modo concreto, dopo tante dichiarazioni platoniche. A forza di campanilismi e di perdite di tempo siamo arrivati a questo: le merci per Milano arrivano da Rotterdam e da Amburgo. Dobbiamo muoverci subito, con serietà, concretamente. E in campo industriale speriamo di avere maggior comprensione da Roma per le nostre richieste. Non vogliamo sussidi, ma lavoro», m. f. Il dott. Zanelli, rieletto sindaco di Savona (Tel.)

Persone citate: Balbotin, Carlo Zanelli, Gerolamo Assereto, Zanelli