Soffiale svizzero esortai a eliminare l'isolamento dei lavoratori stranieri

Soffiale svizzero esortai a eliminare l'isolamento dei lavoratori stranieri (Dal nostro corrispondente) Berna, 14 ottobre. La Tribune de Lausanne pubblica oggi un'inchiesta, compiuta da sociologi, psicologi ed esperti di criminologia, sulla criminalità dei lavoratori stranieri in Svizzera (un milione, 600 mila dei quali italiani). La conclusione è che la responsabilità dei reati compiuti dagli immigrati ricade soprattutto sulla popolazione e sulle autorità elvetiche che non hanno fatto tutto quel che dovevano per inserire i lavoratori stranieri nella vita sociale svizzera. Come risulta da un rapporto di psichiatri di Losanna, l'isolamento sociale degli stra nieri è destinato a ripercuotersi in maniera negativa sul la formazione del loro carat tere. Ne è una riprova il fat to che nei cantoni rurali della Svizzera tedesca, dove gli immigrati si sentono particolarmente isolati, si registra un lieve aumento della criminalità. Per contro nelle grandi città, che offrono agli stranieri maggiori possibilità di contatto con la popolazio ne locale, 11 numero dei rea ti, soprattutto quelli a sfon do sessuale, è inferiore alla media generale di tutta la po polazione, svizzeri compresi Un noto psicanalista svizzero, il prof Villa, afferma che gli immigrati provenien ti dai paesi dell'Europa me ridionale. come gli italiani, gli spagnoli e i greci, incon¬ trano notevoli difficoltà nello stringere amicizie con le ragazze svizzere. Il prof. Villa è dell'opinione che sia indispensabile favorire il ricongiungimento delle famiglie degli immigrati (in partico lare degli italiani, che rappresentano la schiacciante maggioranza dei lavoratori stranieri in Svizzera). In tal modo potrà essere ridotto il numero di molti reati, soprattutto di quelli a sfondo sessuale. Assai frequenti sono state, in questi ultimi anni, le condanne di italiani che hanno avuto rapporti con ragazze minorenni. Nella maggior parte dei casi, gli accusati si sono detti disposti a sposa re la giovane sedotta e grande è stata la loro sorpresa quando hanno saputo che in base alla legislazione elvetica il matrimonio non comporta l'estinzione del procedimento penale. Di conseguenza numerosi giovanotti italiani e di altra nazionalità, pur avendo sposato le ragazze che all'ini zio dell'idillio non avevano ancora compiuto sedici anni, sono finiti in carcere. « Non solo gli svizzeri deb bona infrangere le barriere dell'isolamento sociale — ammonisce il diffuso quotidiano di Losanna — ma essi hanno pur l'obbligo di richia mare l'attenzione dei giovani provenienti da paesi stranieri sulle caratteristiche delle leg gi elvetiche. Tirando le som me, sarebbe assurdo volere attribuire agli immigrati una particolare tendenza alla criminalità. Al contrario, essi sono nella loro stragrande maggioranza individui molto onesti e insegnano molte cose agli svizzeri, come l'attaccamento che hanno per la propria famiglia ». Luigi Fascetti Anno 102 Numero 235 LA STAMPA Martedì 15 Ottohre 1968 Soffiale svizzero esortai a eliminare l'isolamento dei lavoratori stranieri E' la "Tribune de Lausanne" - La solitudine e l'incomprensione favoriscono la criminalità (soprattutto i reati a sfondo sessuale) « Gli immigrati — scrive il giornale — sono nella stragrande maggioranza onesti e hanno molto da insegnare agli svizzeri » SE1CENTOMILA ITALIANI VIVONO NELLA CONFEDERAZIONE

Persone citate: Luigi Fascetti

Luoghi citati: Berna, Europa, Svizzera