La rivincita di Albertosi di Nando Martellini
La rivincita di AlbertosiE diventalo l'idolo dei tifosi studi La rivincita di Albertosi Il portiere fino all'anno scorso giocava nella Fiorentina - Trasferito suo malgrado, difenderà il primato del Cagliari contro i suoi ex compagni di squadra (Nostro servizio particolare) Casliari, 11 ottobre. Domenica a Cagliari sarà in campo la Fiorentina. La rete della squadra sarda sarà difesa dal portiere Enrico Albertosi, che ha trascorso qua-, si tutta la sua carriera nella società toscana. Questa estate Albertosi non voleva trasferirsi in Sardegna; ora è uno degli idoli calcistici, si trova molto bene. Ma domani che cosa proverà nel giocare contro quelli che fino a pochi mesi or sono erano suoi compagni? « Sarà una partita come tutte le altre. Assolutamente». Cosi ha risposto Albertosi ad una domanda insidiosa, congelando ogni possibile polemica. E' il suo stile. Il personàggio Albertosi rimane tuttavia al centro di un quadro dal colori assai vivaci e che abbraccia la campagna acquisti recente, la attività del giocatore, addirittura questioni di costume del mondo del calcio. Enrico Albertosi è stato per nove anni a Firenze. Prima di sfondare, ha dovuto recitare a lungo la parte di apprendista, dietro il nazionale Giuliano Sarti. Albertosi ha assimilato lo stile di Sarti, anche se ne ha un poco umanizzato il ruolo che il neo-juventino interpreta come scienza esatta. Il grande lancio in campionato è arrivato soltanto tre anni fa. Per Albertosi ha avuto 11 significato della realizzazione di tutti i sogni: titolare in una grande squadra, la Nazionale, il matrimonio. L'età passa per tutti ed Enrico, ormài trentenne, s'aspettava prima o poi un trasferimento, tuttavia, nella scorsa estate, il passaggio al Cagliari lo ha scosso. Malgrado la pacata dichiarazione iniziale, possiamo quindi attendere una partita polemica di Albertosi nei confronti''dei' suoi ex compagni. Come quella di Brugnera, del resto. E come quella che, nell'opposto schieramento, disputerà Rizzo. L'incontro tra Cagliari e Fiorentina primi in classifica a pari merito con il Milan, è dominato, nell'ansia della vigilia, da quel particolare stato d'animo che i tifosi definiscono «animosità degli ex». Proprio Sul desiderio di rivalsa che animerà Albertosi e Brugnera contano molto gli sportivi sardi. Riva e Boninsegna hanno consumato a Varese, sette giorni fa, la loro vendetta per i fatti dello scorso anno che portarono alla squalifica del centravanti Boninsegna per nove turni e praticamente « distrussero » il campionato del Cagliari. Adesso tocca ancora a Brugnera e ad Albertosi fare il resto. Come ha fatto l'ex-giallorosso De Sisti a Roma. Come ha fatto l'ex-bolognese Tumburus a Vicenza contro il Bologna. Nel football si opera spesso più « contro » qualcuno che « a favore » della propria squadra. Per gli interessi della squadra sarda il momento è estrèmamente favorevole. Solo il naturale riserbo del carattere isolano e il fatto che il discorso del campionato sia stato appena posto, vietano qui di parlare apertamente di scudetto. La fiducia nelle possibilità dell'undici è tuttavia assoluta. Riva già si trova nelle condizioni ideali di forma e ripropóne autorevolmente la candidatura al posto di ala sinistra della Nazionale. Boninsegna, Greatti, Brugnera e Nené formano attorno a Riva quello che pub, senza téma di essere smentiti, definirsi il migliore attacco italiano. Ha segnato nove goals in due turni e, quel che più conta, ha messo in mostra affiatamento, regolarità di tenuta. In difesa c'è Albertosi che, a sua volta, rivuole il posto in Nazionale, queir Albertosi che ha risolto un problema tecnico del Cagliari, completando la solidità di una difesa potenzialmente già fortissima. Una squadra che per motivi geografici gioca come il Cagliari una settimana nell'isola e una settimana nel Continente, a molti chilometri di distanza, è soggetta, a lungo andare, ad un logorio nervoso sensibile. Ma questa è una questione da risolvere nella prossima primavera, semmai Ora in Sardegna vogliono che la squadra resti in vetta alla classifica, che batta la Fiorentina, un programma abba stanza realistico. Il destino di queste due società rimane unito anche dopo l'imminente gara, alla ripresa del campionato, dopo la sosta internazionale per Galles-Italia, la Fiorentiila ospiterà il Milan (interessante confronto indiretto anche per il Cagliari) mentre i sardi andranno a giocare a San Siro contro l'Inter. Per Albertosi, Riva ed i loro compagni, battere la Fiorentina significherebbe restare in testa alla classifica e sia pure quasi certamente a pari punti con il Milan, ma significherebbe soprattutto mettere le basi per un'avventura di cui i particolari sono ancora non ben definiti ma che in ogni caso si annuncia clamorosa.- Nando Martellini
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