Rusk e Gromyko discutono per cinque ore a New York di Nicola Caracciolo

Rusk e Gromyko discutono per cinque ore a New York Americani e russi riprendono il dialogo Rusk e Gromyko discutono per cinque ore a New York Esaminati tutti i problemi internazionali: Vietnam, situazione europea, Medio Oriente, disarmo - Nessuna indiscrezione sui colloqui - Gromyko oggi torna a Mosca per riferire - Prima di partire incontrerebbe il ministro degli Esteri tedesco Brandt - Nuove voci che Johnson sospenderebbe i bombardamenti sul Vietnam (Dal nostro corrispondente) New York, 7 ottobre. Il segretario di Stato, Dean Rusk, sì è incontrato a New York per cinque ore con il ministro degli Esteri sovietico Gromyko. Si sa soltanto che hanno esaminato vari problemi: Vietnam, Medio Oriente, disarmo e situazione nell'Europa Centrale dopo l'invasione della Cecoslovacchia. Pare che Gromyko, che domani tornerà a Mosca, prima di partire voglia vedere il ministro degli Esteri della Repubblica Federale tedesca, Willy Brandt, che è giunto a New York per una riunione dei ministri degli Esteri della Nato che avrà luogo stanotte. E' ^difficile valutare l'importanza di questo incontro e in genere di tutto il lavorìo diplomatico che si sta svolgendo a lato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La domanda che si fa è in sostanza questa: è in grado l'amministrazione Johnson, alla quale restano poche settimane di vita, di prendere ancora decisioni di fondamentale importanza in politica estera? E d'altra parte, ci sì chiede anche, può oggi l'Unione Sovietica rispondere a precise propóste americane? Chi comanda a Mosca? ;. In passato, dopo una decisione tragica come quella di invadere la, Cecoslovacchia, ci sarebbe stata certamente una presa di posizione di tino dèi 'massimi leaders 'dell'Urte'.-- Questa volta.. invece niente: né Breznev, né Kossighin,, né il presidente della repubblica Podgorny hanno apiegato ai loro concittadini e all'opinione pubblica 'mondiale i motivi del l'intervento sovietico. Il discorso di Gromyko alle Nazioni Unite è sembrato voler rassicurare i tedeschi che qualche giorno prima erano stati invece esposti a un vero e proprio fuoco di fila di minacce. Come mai queste contraddizioni? E' possibile cioè che gli incontri di questi giorni abbiano1 soltanto lo scopo di evitare che il dialogo tra i sovietici e gli americani si interrompa del tutto in attesa che la situazione si chiarisca: che le elezioni in America decidano, cioè, chi sarà il prossimo presidente e che i contrasti, che secondo gli esperti americani sono oggi in corso a Mosca, si concludano. Va detto comunque che negli ambienti dell'Onu si ritiene possibile anche una clamorosa decisione da parte di Johnson: vi sono cioè indicazioni secondo le quali la Casa Bianca starebbe dì nuovo considerando la opportunità di interrompere completamente i bombardamenti contro il Nord Vietnam. Secondo indiscrezioni di varia fszcnplYSarnrssLrpzcdlvrflnJ fonte, un viaggio dell'inviato speciale di Johnson ai negoziati di Parigi, Cyrus Vanne, che venerdì scorso è tornato negli Stati Uniti, aveva appunto lo scopo di discutere la cosa. Vance ha visto a New York anche il segretario di Stato Dean Rusk. Mercoledì a Parigi la delegazione americana ai negoziati e quella nord-vietnamita si incontreranno di nuovo. Potrebbe essere l'ultima occasione per sbloccare i negoziati. Nicola Caracciolo Riisk ed II sovietico Gromyko durante il nuovo Incontro a New York (Telef. A. P.) ^