Ieri De Gaulle ha esaminato le trattative Fiat-Citroën di Loris Mannucci

Ieri De Gaulle ha esaminato le trattative Fiat-Citroën In una riunione ristretta all'Eliseo Ieri De Gaulle ha esaminato le trattative Fiat-Citroën Una « decisione d'orientamento » sarà sottoposta da Couve de Murville a Frangois Michelin - Secondo « Le Monde », il ministero dell'Industria sarebbe favorevole all'operazione, quello delle Finanze incerto - Si cita come esempio il recente accordo franco-tedesco nel settore chimico (Nostro servizio particolare) Parigi, 5 ottobre. Un Consiglio ristretto fra il generale De Gaulle, il primo ministro Maurice Couve de Murville, il ministro delle Finanze Francois Ortoli ed il ministro dell'Industria André Bettencourt ha esaminato stamane, per oltre un'ora, il problema della Citroen ed ha adottato una « decisione di orientamento » che verrà esposta dal primo ministro a Francois Michelin (principale azionista della Citroen) nel loro Imminente incontro. Nulla è stato comunicato per ora sulle decisioni prese. Uscendo dal Palazzo dell'Eliseo i ministri hanno rifiutato di fare la minima dichiarazione. Couve de Murville, accerchiato dai giornalisti che aspettavano nel cortile, ha pronunciato un «nulla da dire », affrettandosi a salire nell'automobile. Le opinioni del ministeri interessati, tuttavia, sono note, e « Le Monde » le riferisce: « Il ministero dell'Industria sembra favorevole all' operazione Fiat ■ Citroen e può citare a sostegno della sua tesi il recente accordo intervenuto tra il gruppo tedesco Hoechst e la società francese Roussel ■ Uclaf, che non sembra avere sollevato problemi. Il ministero dell'Economia e delle Finanze sembra, invece, diviso. Il suo riserbo si spiega meno con un riflesso nazionalistico che col timore dell'avvenire ». Il giornale non esclude che le esitazioni del ministro delle Finanze possano sparire se il governo di Bonn dà l'esemplo, accettando la creazione di un nuovo « pool » francotedesco del petrolio in cui la Francia sarebbe in posizione di vantaggio. La decisione definitiva, però, spetta al generale De Gaulle e prevale l'opinione che egli persista nella ricerca di una soluzione nazionale al problema OitroSn mediante un accordo fra essa, la Renault e la Peugeot. La sua decisione sarà resa nota tra qualche giorno, quando Francois Michelin avrà incontrato il primo ministro e sarà stato ricevuto al Palazzo dell'Eliseo. Una discussione alla Camera è prevista per venerdì prossimo. Il quotidiano gollista « Paris-presse » rivela che è stata la Renault, sostenuta da altri industriali che lavorano per l'automobile, a « tirare il campanello d'allarme » sentendosi direttamente minacciata dalla concorrenza della Fiat. Ed il giornale, evidentemente Ispirato, Ìndica la soluzione proposta: « Una formula teoricamente seducente è quella di unire i tre costruttori al 100 per 100 francesi in una "holding", nella quale le tre società conserverebbero la propria indipendenza ». C'è anche 11 timore che la Fiat, non potendosi intendere con la Citroen, cerchi un accordo con altri. «France Solr» osserva in proposito: « Le prospettive di un accordo Fiat-Volkswagen inquieterebbero di più il governo francese che le conseguenze eventuali di un'associazione FiatCitroen ». Perciò « Le Monde » pensa che « Parigi potrebbe proporre un nuovo accordo con la Fiat, a mezza strada fra la soluzione francese immaginata oggi e la soluzione italiana proposta ieri ». Loris Mannucci ♦:

Persone citate: André, Bettencourt, De Gaulle, Francois, Francois Michelin, Maurice Couve De Murville, Roussel

Luoghi citati: Bonn, Francia, Parigi