Si vota nella notte a Sanremo per l'assegnazione del Casinò

Si vota nella notte a Sanremo per l'assegnazione del Casinò Si vota nella notte a Sanremo per l'assegnazione del Casinò I comunisti hanno ritirato la mozione di sfiducia alla Giunta, che il sindaco aveva già posto in discussione - Presenti tutti i consiglieri della maggioranza, larghi vuoti fra le opposizioni (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 3 ottobre. Il Consiglio comunale di Sanremo è ancora riunito a tarda sera per deciderò siili' eventuale assegnazione all'Ata della gestione provvisoria del Casinò fino al 15 febbraio. Si prevede che la votazione avrà luogo nelle prime ore del mattino. , Quello di stasera è l'ultimo atto di una vicenda cominciata il 4 aprile scorso, quando lo stesso Consiglio comunale accordò una proroga quinquennale alla società Ata, concessionaria della casa da gioco sanremese fino al 9 ottobre. La delibera fu però respinta dal ministero dell'Inte-io, che lasciò alla discrezione del Consiglio comunale di gestire in proprio il Casinò o di concedere all'Ata una « proroga tecnica » di cinque mesi, necessari a predisporre (secondo le disposizioni ministeriali) il bando d'asta e il capitolato d'appalto per una nuova concessione della casa da gioco. Fatta salva l'approvazione del Consiglio, tra l'Ata e la civica amministrazione intervenne un accordo: la società, in cambio della conces- sione provvisoria, avrebbe rinunciato ad ogni rivendicazione economica nei confronti del Comune, ed anche alla vantata proprietà del Festival della Canzone. Questa sera si trattava di decidere. I consiglieri di maggioranza erano al gran completo, mentre l'assenza di due liberali, un missino, due comunisti e un indipendente («Sole e fiori»), indeboliva l'opposizione. Questa era decisa a troncare ogni rapporto con l'Ata fin dal 9 ottobre prossimo (giorno di scadenza dell'attuale concessione) auspicando, in attesa dell'asta, una gestione provvisoria del Comune o la nomina di un commissario prefettizio. Tra il folto pubblico c'era anche questa sera Ezio Radaelli, il « patron » del Cantagiro che è anche il maggiore azionista dell'Afa. Il Sindaco, in apertura di seduta, ha chiesto che la mozione di sfiducia presentata dal comunisti contro la Giunta e inserita nell'ordine del giorno venisse discussa immediatamente. La proposta è stata messa ai voti ed approvata. I comunisti, però, hanno ritirato la mozione, evitando il dibattito, che si è acceso allora sul problema centrale del Casinò. Non sono mancati gli spunti polemici fra alcuni consiglieri di maggioranza e di minoranza. Ma i capi-gruppo delle opposizioni, consci della loro inferiorità numerica, hanno preferito mettere in guardia l'Amministrazione comunale sulla possibilità che anche la « proroga tecnica » all'attuale concessionaria del Casinò venisse respinta dal ministero: « / motivi contrari all'Ata, sia di ordine economico sia di strutturazione societaria, che hanno provocato il rifiuto del Ministero alla proroga quinquennale sono sempre gli stessi — hanno ammonito — e non subiscono alcun mutamento, ovviamente, quando la proroga viene ridotta a soli cinque mesi». r. o.

Persone citate: Ezio Radaelli, Fatta

Luoghi citati: Sanremo