Scatta oggi la 24 Ore di Le Mans Bolidi a 320 all'ora sui rettilinei

Scatta oggi la 24 Ore di Le Mans Bolidi a 320 all'ora sui rettilinei Scatta oggi la 24 Ore di Le Mans Bolidi a 320 all'ora sui rettilinei Questa è la velocità che Luciano Bianchi e Pedro Rodriguez affermano di poter raggiungere - Ford, Porsche e Alpine-Renault in lotta per ii primato • Successo di categoria per le «Alfa Romeo 33»? I problemi della Howmet a turbina - Il via alle 15 sul celebre circuito automobilistico francese (Dal nostro inviato speciale) Le Mans, 27 settembre. Terminate ieri sera le prove, i piloti che domani scenderanno in pista nel circuito di Le Mans per dar vita alla «24 Ore» automobilistica si sono concessi oggi un giorno di riposo. Per i meccanici, l tecnici ed ì responsabili delle varie marche e scuderie è stata invece, come al solito, una giornata di lavoro più intenso, Bisogna soprattutto rimediare agli inconvenienti posti in evidenza dagli allenamenti. Nei garages di Le Mans c'erano soltanto cofani spalancati, motori smontati, parti meccaniche controllate e lubrificate. Siilla Ford «O.T. 40», costruita dall'Inglese John Wyer, che con le Porsche e le AlpineRenault di 3, litri saranno le protagoniste della «24 Ore», sono stati applicati rapporti più lunghi. « Penso — ha detto Luciano Bianchì, che si alternerà con Pedro Rodriguez al volante di una delle tre Ford — di poter toccare in rettilineo i 320 all'ora. Le Porsche pesano meno delle nostre "G.T.40", circa trecento chilogrammi, ma noi abbiamo 420 cavalli di potenza, cento in più. Inoltre, la tenuta di strada è diventata eccellente. E' una fortuna, perché quest'anno bisogna affrontare anche la "chicane Ford " ». Questa « chicane », ossia una curva ad esse, la cui costruzione è costata circa 10 milioni di lire ed è stata finanziata dalla Ford americana, preoccupa molti piloti. «L'ingresso della curva — sostiene Bianchi, che è alla sua tredicesima " 24 Ore " — non si distingue bene e la pista è troppo stretta. C'è il pericolo, nelle prime ore di gara, di giungere in molti nella "chicane". Per di più, chi vuole andare ai box, deve spostarsi a destra, mentre chi è in piena corsa esce dalla svolta sulla sinistra. Un piccolo errore, e si rischia uno scontro». La «chicane» ha portato la lunghezza del circuito da 13.461 metri a 13.469 metri. Otto metri in più che, secondo i tecnici, comporteranno uno sforzo supplementare del venti per cento per freni e trasmissioni, a parte il maggior impegno per i piloti. E' chiaro che le selezioni delle 55 vetture saranno più severe del solito. C'è chi fa osservare che le Ford « G. T. 40 » non hanno mai portato a termine una corsa di così lunga durata, ma a dare maggiore incertezza a questa ultima prova « mondiale » marche, risulta che nelle ultime prove il cambio a sei marce delle Porsche avrebbe denunciato qualche inconveniente. Per la Casa di Stoccarda è una vigilia d'ansia. Questo anno, con il regolamento che limita i prototipi a tre litri di cilindrata e le sport a cinque, la Porsche ha per la prima volta in diciotto anni la possibilità di vincere a Le Mans, dove finora ha ottenuto soltanto piazzamenti di rilievo, e di conquistare quindi il campionato. Infatti essa ha 42 punti, più della Ford di John Wyer. Rimane, a dare fiducia al « clan » tedesco, che si avvale degli equipaggi SiffertHerrman, Stommelen-Neerpasch, Elford-Mitter e Potrick-Buzzetta, il tempo stabilito In prova da Siffert; 3'35"4/10, alla media oraria di km 225.168. Sono 6" di meno di quello del caposquadra della Ford, David Hobbs. Hobbs sarà in coppia con Hawkìns; Bianchi, come detto, con Rodriguez; Oliver, la a seconda guida » della Lotus di Formula 1, avrà come « coéquipier » un giovane asso di Formula 3, l'australiano Muir. Anche i francesi, con la Alpine-Renault, sperano in un'affermazione. L'uUima volta fu nel 1950, con la TalbotRosier. Le Alpine montano motori otto cilindri costruiti dal preparatore italo-francese Amedeo Gordirìi. Hanno una potenza di circa 300 Cv e toccano i 310-315 all'ora. Pare che Gordini, per affaticarli di meno, abbia leggermente ridotto il regime massimo (da 7500 a 7000 giri). I piloti (Mauro -Bianchi-Depailler. De Costanze-Vinatier, Larousse-Grandsire, GuichetJabouille) si sono lamentati, ma Gordini non ha dato rilievo all'osservazione. Poche speranze invece, almeno in teoria, per le Matra, di Servoz-Gavin, e per le due vetture americane a turbina Howmet, di Heppenstall-Tullius e di Thompson-Dìbley. La Matra ha l'identico motore della monoposto di For¬ mula 1, un motore cioè calcolato per gare di un lue ore, mentre la Howmet ,ia seri problemi di frenata e di consumo. La turbina non può essere impiegata come «freno-motore » per aiutare: l'azione dei freni e l'autonomia è di appena 45-50 minuti (la macchina brucia un litro di cherosene per percorrere due chilometri). Le soste at box saranno quindi assai numerose. Restano le Alfa Romeo « 33 ». Con la rinuncia di. Ferrari, la Casa milanese è l'unìca a rappresentare ufficialmente il nostro automobilismo sportivo. Le quattro «33» in gara potranno aspirare soltanto al successo nella categoria delle 2 litri, in attesa che il prossimo anno esca l'annunciato modello di 3000 cmc. Quattro auto italiane, con nove giovani pilo: (Baghettl-Vaccarella, Case .Biscaldi, Facetti-Dini, GalliGiunti ed Enrico Pinto, come riserva), è per noi l'unico dato positivo di questa 37' edizione della «24 Ore». Il via sarà dato domani alle ore 15 dal presidente della Fiat, dott. Giovanni Agnelli, invitato d'onore. Scenderanno in pista 55 auto, pronte ad affrontare la «notte più lunga» nella storia delta corsa. Undici ore di marcia nottua na, sperando che pioggia a nebbia non rendano ai piloti disumana una fatica già tanto dura e pericolosa. Michele Fonti Danielle Dancel, l'unica donna iscritta a Le Mans